In teoria tutte le arti marziali sono efficaci e tutte le cinture colorate sono "forti"...in teoria.
In pratica il 70 % forse + dei cinturati che ammorbano palestre, strade e materassine è composta da scappati di casa, gente che si "allena" - il virgolettato è d'obbligo - una/due volte a settimana (quando va bene!!!), e che, con buona probabilità, non ha mai gareggiato in vita propria oppure ha un'esperienza miserrima che spaccia come immensa al fine di costruirsi un curriculum da sfoggiare.
Non è compito mio dire questo funziona e questo no (non sono in grado ne è quello che trasmetto in palestra), però visto il proliferare di professori forgiatisi su Blog e Youtube anziché materassine o ring, un paio di sassolini li tolgo volentieri dalle scarpe:
1 Mentre il teorico si riempie la bocca di filosofia, strategia tecnica e "strada", il pratico è in palestra a sudare, sputando lacrime e sangue.
2 Il teorico se va a fare una garetta la chiama combattere, il pratico la chiama garetta (perché gareggiare è il dovere di un marzialista specialmente se lottatore).
3 Quando un teorico lotta con un principiante il più delle volte passa buona parte del tempo a spiegare.... devi fare questo, devi fare quello etc etc..., morale non si suda manco e il novizio non capisce una sega per le troppe informazioni…però il teorico fa una gran figura. Il pratico invece lo fa muovere e lo punisce quando sbaglia.
4 Nella denegata ipotesi in cui un teorico si "muove" con un pratico, il teorico dirà sempre per sminuire tecnicamente lo sparring ma che forza che ha!!!...il pratico si limiterà a dire (forse è fuori forma).
5 Quando un teorico insegna, le tecniche sono mirabolanti e grazie all'uke accondiscendente fanno brillare l’occhio degli astanti, il pratico dedica molto tempo a tecniche basiche e pochi istanti alle mirabilie, meno appariscente alla vista molto + sostanzioso al tatto (dovere di cronaca non considero tornado, rubber spiral e inverted mirabilie...perchè entrano anche se un poco mi gira!!!).
6 Le tecniche basiche entrano su avversari forti non accondiscendenti, le tecniche da lunapark entrano su scappati di casa ed una volta ogni morte di Papa su altri.
7 Il pratico tende ad accogliere con moderata curiosità novità tecniche e di preparazione atletica, come san Tommaso "non crede se non vede", il teorico si entusiasma facilmente su ogni novità tecnica e di preparazione atletica, sfoggia conoscenze in ogni settore ed ambito, il pratico si limita a testare.
8 I teorici sono autoreferenziali e amano ricercare l'approvazione altrui, che ovviamente è data da altri teorici o da scappati di casa facilmente influenzabili. Il pratico approva solamente altri pratici le opinioni degli “altri” non le prende manco in considerazione.
9 Il pratico è spesso infortunato, ma non salta un allenamento neanche sotto tortura, il teorico raramente ha un capello fuoriposto.
10 Il pratico fa sparring con tutti e + sono duri più li cerca, il teorico naviga in acque dolci e salta regolarmente sparring che lo bastonano.
11 I teorici amano farsi chiamare maestri, i pratici sono intimiditi dal titolo, perchè lo stesso comporta maturare un'esperienza sempre lontana.
Questo è solo un misero elenco di pensieri sull'argomento, affiorati mentre abbozzavo un post su agonisti ed amatori (che posterò + avanti), argomento a me caro soprattutto negli ultimi tempi in cui ho aumentato i carichi di lavori in relazione agli apputamenti agonistici e mi sono visto pervenire messaggi giustificativi dagli assenteisti a dir poco esilaranti.
Sono una persona pragmatica, ne ho piene le tasche di Ninja e via discorrendo, non ho in quasi 20 anni di arti marziali e sport da combattimento conosciuto un teorico realmente efficace, mentre caso strano le persone che hanno segnato il mio cammino marziale, specialmente negli ultimi due lustri sono tutti tecnici pratici.
Essere un pratico non significa non studiare, significa approfondire ed applicare empiricamente quello che si è imparato. Penso al mio maestro di lotta (che avrei voluto conoscere da bambino... ora sarei un lottatore migliore) che ha 63 anni, due placche di titanio alle anche e tira tecniche che un ventenne non è in grado di fare, avvicinarsi con curiosità a discipline diverse come la nostra, ed osserverle dispensando consigli secondo il proprio punto di vista, quello di un uomo con un'esperienza cinquantennale (forse maggiore ehehehhe). Dall'altra sento di "Ninja" che approcciano con supponenza verso questo o quello.
Augurando un 2012 on the Mat a tutti... Ninja copresi, resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento. Adesso a partire dal 14 ore 14:00 anche al sabato "open Mat ed agonisti".
Rgc Sestri perchè belli si nasce ignoranti si diventa.
Brazilian Jiu Jitsu, Luta livre e Grappling a Genova http://spartamma.blogspot.it/
mercoledì 28 dicembre 2011
martedì 27 dicembre 2011
11° Memorial Canova - Ovvero Calcio Lotta alla Chiavari Ring
Di seguito il succulento report del Presidente Stefano Braschi:
"Come da tradizione ormai più che decennale anche questo 26 dicembre nella nostra palestra di Via Gastaldi si è svolta l’11° edizione del memorial Canova … con la gradita presenza del “ de cuius”.
Naturalmente alla più importante kermesse calcistica del Levante hanno partecipato i migliori esponenti dell’arte della pedata (nel culo).
Ben 16 sono stati i facinorosi ke, dopo una contestata estrazione a sorte, sono stati divisi in 4 squadre per aggiudicarsi la vittoria finale.
Al termine del girone di andata e di quello di ritorno il successo è andato al Sing Sing Footbal Club, capitanato dal principe dei mariuoli Paolo Pavel Cordano; al secondo posto a pari punti i Ladrones e il President Team, al quarto posto si è classificato il Lokomotiv Banny.
Sottolineamo come il nome di 2 delle 4 squadre è stato assegnato in base alle peculiarità dei componenti delle stesse.
Alla manifestazione ha presenziato anche la “Madama” rappresentata da Gin “Bomber” Falcone, uno dei più forti pedatori della storia del Memorial Canova, famoso per la sua freddezza sotto porta e per il “macchialooo”, suo terribile urlo di battaglia.
Di seguito un breve commento sulla prestazione di ogni partecipante.
Sing Sing Football Club
Paolo Pavel Cordano, guida la squadra a suon di goals fantasma e di piedi nel culo degli avversari. Condottiero
Nicola Nico Delongis, da buon politico tesse una trama di relazioni discutibili e poco pulite con gli arbitri lasciando il lavoro sporco ai compagni. Intrallazzatore
Andrea Washes Lavaggi, predica nel deserto, classe superiore al servizio dei compagni ke invece seguono altre strade. Sprecato
Daniele Forrest Mistrangelo, abbina corsa ed impegno a due piedi imbarazzanti. Generoso
Ladrones
Thomas Around the World Coppola, nonostante gli allenamenti in giro per il mondo rimane fumoso e inconcludente quando è in possesso di palla;in compenso riesce a rubare decine di goals negando l’evidenza. Spudorato
Slave Coach Iliev, abbina all’estro balcanico la furbizia italica, spalleggia il compagno nel protestare in occasione dei goals avversari e inventandone altri a suo favore. Fantasioso
Marcello La Marsela Cevasco, ricompare in occasione del memorial, sopporta e supporta i compagni nelle proteste e nei furti di goals. Ghost
Marco Azerbaigiano Rinosi, gioca il girone di apertura con i Ladrones trovandosi a suo agio con la filosofia aziendale, il girone di clausura con il President Team senza incidere. Confuso
President Team
Stefano The President Braschi, patisce le libagioni natalizie mostrando una condizione fisica precaria, costretto a polemizzare con gli avversari per difendere gli interessi della sua squadra anziché punirli a suon di pere. Gatto di marmo
Antonio Toninho Rugiano, anche lui accusa gli eccessi delle feste natalizie e non mostra i numeri che gli sono valsi il soprannome. Timido
Riccardo La Mezza Valle, combatte da solo contro tutti tenendo a galla la baracca. Gladiatore
Marco La Marchina Canova, il “de cuius” probabilmente sente l’emozione della gara e sfodera una prestazione al di sotto delle aspettative. Sensibile
Lokomotiv Banny
Roberto Bambino Bannino, al rientro dopo una lunga assenza mostra la solita cattiveria agonistica riuscendo a segnare un paio di goals. Agonista
Marco La Legge Sarteschi, mette il fisico al servizio dei compagni poiché la tecnica è primitiva. Ciclopico
Giovanni John Cademartori, conosce poco i compagni e questo lo penalizza durante il gioco. Timido
Mauro Lingotto Roncoli, partecipa per la prima volta al memorial e paga lo scotto del noviziato, sfiora l’infarto ma combatte su ogni pallone. New entry
La presidenza augura a tutti voi un grande 2012 e vi aspetta l’anno prossimo per la dodicesima edizione del Memorial Marco Canova, trofeo di calci e molto altro…"
Che dire oramai sono due anni che vinco questa durissima manifestazione ...che di calcistico ha ben poco. La prima regola del memorial è che non ci sono regole...tranne prendere la palla co le mani, è gradito rubare, picchiare, schienare e protestare...ma soprattutto è meraviglioso dileggiare chi perde ihihihi. . Viva La Rosa o Marchina o De Cuius, Viva il Memorial e Viva il Sing Sing Football Club.
venerdì 23 dicembre 2011
venerdì 16 dicembre 2011
Solidarietà alla Polisportiva Affori
Ho appreso dal sito della federazione che dei mentecatti ‘ndranghetisti hanno incendiato il centro sportivo dove si allenavano i ragazzi della Polisportiva Affori.
Cito le parole del presidente della federazione Saverio Longo
"Solo degli infami potevano eliminare in questo modo uno spazio per le attività sportive così importante per tanti ragazzi; solo degli infami potevano colpire in questo modo lo sport dilettantistico che, in tanti quartieri di periferia, rappresenta l’unica sana alternativa ai pericoli della droga e della criminalità e che, quasi sempre, riesce a sopravvivere grazie all’impegno e ai grandi sacrifici personali ed economici di persone che dedicano la loro vita allo sviluppo psico-fisico dei nostri giovani"
Conosco Tumazzo da vari anni io ed i miei allievi abbiamo lottato con i suoi, persone dure e corrette. Il Rio Grappling Sestri si unisce alla Federazione nell'esprimere la massima solidarietà ad atleti, insegnanti e dirigenti della Polisportiva Affori.
Come la fenice risorgerete dalle ceneri.
Rgc Sestri Levante
Andrea Lavaggi
Cito le parole del presidente della federazione Saverio Longo
"Solo degli infami potevano eliminare in questo modo uno spazio per le attività sportive così importante per tanti ragazzi; solo degli infami potevano colpire in questo modo lo sport dilettantistico che, in tanti quartieri di periferia, rappresenta l’unica sana alternativa ai pericoli della droga e della criminalità e che, quasi sempre, riesce a sopravvivere grazie all’impegno e ai grandi sacrifici personali ed economici di persone che dedicano la loro vita allo sviluppo psico-fisico dei nostri giovani"
Conosco Tumazzo da vari anni io ed i miei allievi abbiamo lottato con i suoi, persone dure e corrette. Il Rio Grappling Sestri si unisce alla Federazione nell'esprimere la massima solidarietà ad atleti, insegnanti e dirigenti della Polisportiva Affori.
Come la fenice risorgerete dalle ceneri.
Rgc Sestri Levante
Andrea Lavaggi
martedì 13 dicembre 2011
Coppa Italia di Grappling 2011 - Fiat Lux...ma ga ri
Ultima gara dell’anno per noi RGCSestresi (forse!!!) e nonostante le numerose defezioni si parte in tre da Sestri, io (75 kg Cl A), Ale “russo come un alpino ubriaco” Giannotti (nuovo del gruppo ed alla prima esperienza dopo un par di mesi di allenamento – 80 clD) ed Enrico “BigBro” Romanelli (anch’egli nuovo del gruppo ed alla prima gara di grappling – 70 clD). Alla trasferta si aggiunge l’amico Gianluca “mi piace vincere facile” Radaelli (atleta in forza all’RGC La Spezia, da me ribattezzato così perché autoiscrittosi nella 75 clD).
Il viaggio è uno spasso si beve nulla tranne il caffè e si fa il peso alla hung Mun il giorno prima. Tutti ok tranne il sottoscritto che si barda e perde altri 4 etti in loco (poca roba), dopodiché albergo (che ficata) e cena loculliana. La mattina dopo la consueta riga di madonne tirate ai miei compari russatori (Ale e Gianlu) . Si va a gareggiare.
Il primo a scendere sulla materassina è BigBro pronti via entra proietta staccando dal suolo l’avversario senza stabilizzare poi un vorticoso gioco di ribaltamenti ignoranti, non consolida manco un punto finisce sotto in guardia. Poco male il "ragazzo" tiene carattere, lavora immediatamente di highguard, isola la spalla e via di armbar che termina invertendo a pancia sotto. Ma che bello, bravo Enri.
Visto che in programma non c’era nessuno cui fare angolo vado a mangiucchiare e… c.v.d. chiamano anticipatamente Ale, sono dall’altra parte del palazzetto. Mi vengono a chiamare ma arrivo che Ale ha già finito, perde 1 a zero (con all’angolo Gianlu Radaelli e Berna) ma mi dicono comportandosi benino.
Ale per fortuna viene ripescato ed in cat sono pochi, salta un turno e si spara una finalina per il bronzo (questa volta sono presente …scusa ancora!!!) entra bene, tranquillo proietta e va in monta, poi viene messo in guardia ma vince 5 a 1 (o 2 non ricordo). Bravo fratello hai passato i 40 e ti metti in gioco sei un esempio.
Enri fa il suo secondo match trova un avversario assolutamete passivo, ancora una volta ceffa l’entrata, perde un punto si rialza e poi spara un Jujigatame al volo rovesciato (roba da applauso e carrozzella), l’avversario ha le bacchette e tiene la finalizzazione sino all’ultimo (perde 1 a zero ma che gesto atletico…sticazzi!!!).
Anche lui ripescato e questa volta chiude agilmente l’incontro per il bronzo con un ottimo Jujigatame. Ottima prestazione autoritaria…pure troppo un filo di strategia in più e l’oro era tranquillamente in tasca.
Bravi entrambi e salto di categoria per tutti e due.
Gianluca “Mi piace vincere facile” Radaelli vince in scioltezza la categoria finalizzando tutti e quattro i suoi avversari, ben fatto fratellino, però come ti ho detto non sono quelli i tuoi avversari, quindi salta una o due categorie…a mio parere puoi fare molto bene comunque oss (bravo Lui ed Erik suo istruttore).
Il sottoscritto gareggia come al solito a fine serata, la categoria a detta di tutti è la + tosta, i nomi ci sono tutti o quasi, sono carico come una molla nonostante la notte insonne a causa dei due scappati di casa russatori con cui ho condiviso la camera.
Al primo incontro mi attende l’amico Omar Barioni Shooteam Modena (è la quarta volta che ci incontriamo…la prossima volta ci si trova in un autogrill e ci meniamo nel piazzale!!!ihihihi). L’ultima volta mi fregò mentre ero avanti ai punti le due precedenti andò meglio a me, quindi decido di non concedere nulla e rischiare il minimo indispensabile. Omar è uno che lavora bene di schiena e prova sottomissioni da ogni zona (vinco 6 (o 4 Boh!!!) a 0 ma che fatica…il mio collo ha ancora qualche postumo). Non faccio in tempo ad uscire dalla materassina dopo che l’arbitro mi ha alzato il braccio che boom!!! salta tutta la luminaria. Si rimane tutti al buio, rimango sudato nel palazzetto per un’ora e mezza sperando di ritornare a lottare. Poi sbotto e vado (5 ore di macchina sono tante se fatte da stanchi e a notte fonda). La gara poi sarà annullata perché la luce non è + tornata (Azz ero già a podio con la possibilità di incontrare il vincente tra Fabio Anacoreta o Fogà. battaglia garantita) .
Un pensiero... la federazione ovviamente non centra nulla con tutto questo casino, però chi gestisce il “palafijkam”, la struttura più rinomata per la lotta/Judo/Grappling in Italia, deve farsi un bell’esame di coscienza, non si stava a fare una garetta di briscola, si era 300 atleti incazzati ed affamati, che hanno preparato la gara facendo sacrifici (lasciando moglie e figli a casa), spendendo tempo e denaro per partecipare. In ballo oltre al risultato in se c’era la possibilità di guadagnarsi un posto in nazionale (parlo per i cl A) quindi è comprensibile che si sia furenti per non dire altro. Personalmente ho saltato Milano Challenge per tirarmi a lucido e credo che chi mi ha visto lottare lo abbia notato (si avevo molti acciacchi…ma a 34 anni sono compagni di avventura quasi necessari), cmq sia, inutile deprimersi addesso sotto a far legna.
Saluto tutti i miei fratelli RGC presenti alla competizione belli (solo le fanciulle) brutti (tutti i restanti). Un abbraccio fraterno a Simone Drunken Hobbit Baldi, che sopra ai punti in finale si deve arrendere a causa di uno strappo alla spalla sinistra (fa stretcing!!! brutto cazzone quando pompi con i pesi), la gara era tua e vedertela sfumare mi fa piangere il cuore specialmente perché indossavi la maglia 100%ignoranza. Un abbraccio a Gianluca Boni (mi sarebbe piaciuta una finale con te fratello) e Bernardo Serrini.
Rgc Sestri presente anche nell'oscurità.
Il viaggio è uno spasso si beve nulla tranne il caffè e si fa il peso alla hung Mun il giorno prima. Tutti ok tranne il sottoscritto che si barda e perde altri 4 etti in loco (poca roba), dopodiché albergo (che ficata) e cena loculliana. La mattina dopo la consueta riga di madonne tirate ai miei compari russatori (Ale e Gianlu) . Si va a gareggiare.
Il primo a scendere sulla materassina è BigBro pronti via entra proietta staccando dal suolo l’avversario senza stabilizzare poi un vorticoso gioco di ribaltamenti ignoranti, non consolida manco un punto finisce sotto in guardia. Poco male il "ragazzo" tiene carattere, lavora immediatamente di highguard, isola la spalla e via di armbar che termina invertendo a pancia sotto. Ma che bello, bravo Enri.
Visto che in programma non c’era nessuno cui fare angolo vado a mangiucchiare e… c.v.d. chiamano anticipatamente Ale, sono dall’altra parte del palazzetto. Mi vengono a chiamare ma arrivo che Ale ha già finito, perde 1 a zero (con all’angolo Gianlu Radaelli e Berna) ma mi dicono comportandosi benino.
Ale per fortuna viene ripescato ed in cat sono pochi, salta un turno e si spara una finalina per il bronzo (questa volta sono presente …scusa ancora!!!) entra bene, tranquillo proietta e va in monta, poi viene messo in guardia ma vince 5 a 1 (o 2 non ricordo). Bravo fratello hai passato i 40 e ti metti in gioco sei un esempio.
Enri fa il suo secondo match trova un avversario assolutamete passivo, ancora una volta ceffa l’entrata, perde un punto si rialza e poi spara un Jujigatame al volo rovesciato (roba da applauso e carrozzella), l’avversario ha le bacchette e tiene la finalizzazione sino all’ultimo (perde 1 a zero ma che gesto atletico…sticazzi!!!).
Anche lui ripescato e questa volta chiude agilmente l’incontro per il bronzo con un ottimo Jujigatame. Ottima prestazione autoritaria…pure troppo un filo di strategia in più e l’oro era tranquillamente in tasca.
Bravi entrambi e salto di categoria per tutti e due.
Gianluca “Mi piace vincere facile” Radaelli vince in scioltezza la categoria finalizzando tutti e quattro i suoi avversari, ben fatto fratellino, però come ti ho detto non sono quelli i tuoi avversari, quindi salta una o due categorie…a mio parere puoi fare molto bene comunque oss (bravo Lui ed Erik suo istruttore).
Il sottoscritto gareggia come al solito a fine serata, la categoria a detta di tutti è la + tosta, i nomi ci sono tutti o quasi, sono carico come una molla nonostante la notte insonne a causa dei due scappati di casa russatori con cui ho condiviso la camera.
Al primo incontro mi attende l’amico Omar Barioni Shooteam Modena (è la quarta volta che ci incontriamo…la prossima volta ci si trova in un autogrill e ci meniamo nel piazzale!!!ihihihi). L’ultima volta mi fregò mentre ero avanti ai punti le due precedenti andò meglio a me, quindi decido di non concedere nulla e rischiare il minimo indispensabile. Omar è uno che lavora bene di schiena e prova sottomissioni da ogni zona (vinco 6 (o 4 Boh!!!) a 0 ma che fatica…il mio collo ha ancora qualche postumo). Non faccio in tempo ad uscire dalla materassina dopo che l’arbitro mi ha alzato il braccio che boom!!! salta tutta la luminaria. Si rimane tutti al buio, rimango sudato nel palazzetto per un’ora e mezza sperando di ritornare a lottare. Poi sbotto e vado (5 ore di macchina sono tante se fatte da stanchi e a notte fonda). La gara poi sarà annullata perché la luce non è + tornata (Azz ero già a podio con la possibilità di incontrare il vincente tra Fabio Anacoreta o Fogà. battaglia garantita) .
Un pensiero... la federazione ovviamente non centra nulla con tutto questo casino, però chi gestisce il “palafijkam”, la struttura più rinomata per la lotta/Judo/Grappling in Italia, deve farsi un bell’esame di coscienza, non si stava a fare una garetta di briscola, si era 300 atleti incazzati ed affamati, che hanno preparato la gara facendo sacrifici (lasciando moglie e figli a casa), spendendo tempo e denaro per partecipare. In ballo oltre al risultato in se c’era la possibilità di guadagnarsi un posto in nazionale (parlo per i cl A) quindi è comprensibile che si sia furenti per non dire altro. Personalmente ho saltato Milano Challenge per tirarmi a lucido e credo che chi mi ha visto lottare lo abbia notato (si avevo molti acciacchi…ma a 34 anni sono compagni di avventura quasi necessari), cmq sia, inutile deprimersi addesso sotto a far legna.
Saluto tutti i miei fratelli RGC presenti alla competizione belli (solo le fanciulle) brutti (tutti i restanti). Un abbraccio fraterno a Simone Drunken Hobbit Baldi, che sopra ai punti in finale si deve arrendere a causa di uno strappo alla spalla sinistra (fa stretcing!!! brutto cazzone quando pompi con i pesi), la gara era tua e vedertela sfumare mi fa piangere il cuore specialmente perché indossavi la maglia 100%ignoranza. Un abbraccio a Gianluca Boni (mi sarebbe piaciuta una finale con te fratello) e Bernardo Serrini.
Rgc Sestri presente anche nell'oscurità.
mercoledì 30 novembre 2011
Andre Derizans all'RGC Sestri - 2011
10 giorni in compagnia del Mestre Andre Derizans
Da venerdì 11 novembre a lunedì 21 il Rio Grappling Sestri Levante ha avuto l’onore di ospitare il mestre Andre Derizans cintura nera terzo grado sotto Relson e Royler Gracie.
5 lezioni svoltesi in maniera ordinata e tutte concatenate, cui hanno partecipato anche amici provenienti da La Spezia e Genova. Il lavoro di Andre è stato prevalentemente tecnico, poco spazio alla preparazione atletica, ma drill orientati a postura ed elasticità, ritagliando quindi più tempo per lo studio della tecnica e di un metodo atto a sviluppare i principi del Jiu Jitsu, controllo postura escape, sottomissioni, il tutto condito da un umorismo mai sopra le righe.
Andre tutt’ora è uno dei top surfer di longboard al mondo, gestisce la prestigiosa Relson Gracie Academy di Honolulu ed è anche un eccellente musicista. Arte, natura e sport, un fisico invidiabile ed una vita atletica più che longeva (l’età non si dice...), fanno di quest’uomo un esempio per passione e stile di vita, parlando con lui, oltre alla profonda fede religiosa, si evince uno stato di continua felicità per quello che fa, nonché un’autentica passione e devozione nel trasmettere Jiu jitsu (il Gracie jiu jitsu come sottolinea lui). Il suo è un j.j. basico in puro stile Gracie (old school per gli anglofoni), fatto di posizioni e sottomissioni, adatto sia a difendersi che a competere. Nessuna posizione “compromettente” (ovvero inapplicabile in un contesto reale) ma tecniche facilmente adattabili ad un contesto con i colpi, fatte di leveraggi, squilibri, distribuzione del peso ed angolazioni. Come insegna il mio maestro e come piace a me.
Vedere la sua didattica mi ha fatto conoscere un distinto stile di insegnamento, dettagliato, scrupoloso, a tratti formale ed estremamente produttivo. Sono rimasto stregato dal carisma di quest’uomo, dalla semplicità con cui ha comunicato ed insegnato dettagli fondamentali anche a persone che non conoscevano un’acca di inglese e portoghese.
Ai miei dico: abbiamo la fortuna di avere un Maestre come Roberto Atalla, uno di quelli che apre le porte alle novità ed agli scambi, forte del proprio valore e della propria personalità, ringrazio Roberto per avermi consigliato Andre, spero di aver onorato entrambi Oss.
Chiudo auspicando un presto ritorno nella nostra accademia al mestre Derizans (in concomitanza col mondiale di surf dell’anno prossimo).
Ps: dal suo arrivo l’accademia ha anche avuto un inaspettato (perché non faccio pubblicità) quanto gradito aumento degli iscritti, questo mi ha fatto propendere per l’acquisto di ulteriori 42 mq di tatame, cui si andranno ad aggiungersi altri 36 acquistati dagli amici del Judo, complessivamente si arriverà a più di 150 mq di tatame. Che altro dire RGC Sestri evolution.
mercoledì 23 novembre 2011
1st International GRAPPLING -MMA-ITALY WAPSAC
Genova domenica 20 dicembre 2011 First International GRAPPLING & Free Fight Light Cup MMA-ITALY WAPSAC.
L'RGC Sestri schiera "solo" due alfieri entrambi new entry del team, entrambi ancora desiderosi di dimostrare sul campo il proprio valore: Giobatta "Tuttolo" Ragni e Simone "Lilliput" Mina (il soprannome è ancora da definire per entrambi ihihih...ragazzi non aspettatevi soprannomi tipo "dominatore dell'aria" "supermen" o cose del genere perchè il vademecum è non prendersi troppo sul serio). Simo fa l'open in Cl A, Gioba è schierato nella 80 cl B e nell'open. Sarò sintetico come consueto, entrambi i ragazzi hanno lottato molto bene e conquistato il primo l'argento nella 80, il secondo l'oro nell'open.
Il torneo forse per la concomitanza di altre importanti gare che si terranno prossimamente (i ragazzi faranno qs w.e. Milano Challenge) non era molto affollato, ciò non toglie che il risultato è stato eccellente, simone purtroppo fa solo un match contro l'ottimo Pispico (chiuso con una Kimura), Giobatta dopo aver vinto per strangolamento il primo match (avendo dominato largamente), perde ai punti il secondo (mi dicono per una monta non consolidata...anche se non è questa la sede per recriminare).
Sono molto felice fratelli e dei vostri progressu, avete scelto di andare in prima linea e gareggiare il + possibile, ciò vi fa onore e mi fa ben sperare per il futuro. Nuove battaglie ci aspettano Oss.
Ps: due parole per Leonardo Moscatelli che mi ha sostituito in veste di angolo (o "palo" come dice mia moglie)... ancora una volta hai dimostrato un enorme attaccamento al gruppo, venendo da Spezia in treno per sostenere i nostri fratelli Genovesi. Grazie Leo sono orgoglioso di averti come compagno e come amico.
RGC Sestri al solito presente
L'RGC Sestri schiera "solo" due alfieri entrambi new entry del team, entrambi ancora desiderosi di dimostrare sul campo il proprio valore: Giobatta "Tuttolo" Ragni e Simone "Lilliput" Mina (il soprannome è ancora da definire per entrambi ihihih...ragazzi non aspettatevi soprannomi tipo "dominatore dell'aria" "supermen" o cose del genere perchè il vademecum è non prendersi troppo sul serio). Simo fa l'open in Cl A, Gioba è schierato nella 80 cl B e nell'open. Sarò sintetico come consueto, entrambi i ragazzi hanno lottato molto bene e conquistato il primo l'argento nella 80, il secondo l'oro nell'open.
Il torneo forse per la concomitanza di altre importanti gare che si terranno prossimamente (i ragazzi faranno qs w.e. Milano Challenge) non era molto affollato, ciò non toglie che il risultato è stato eccellente, simone purtroppo fa solo un match contro l'ottimo Pispico (chiuso con una Kimura), Giobatta dopo aver vinto per strangolamento il primo match (avendo dominato largamente), perde ai punti il secondo (mi dicono per una monta non consolidata...anche se non è questa la sede per recriminare).
Sono molto felice fratelli e dei vostri progressu, avete scelto di andare in prima linea e gareggiare il + possibile, ciò vi fa onore e mi fa ben sperare per il futuro. Nuove battaglie ci aspettano Oss.
Ps: due parole per Leonardo Moscatelli che mi ha sostituito in veste di angolo (o "palo" come dice mia moglie)... ancora una volta hai dimostrato un enorme attaccamento al gruppo, venendo da Spezia in treno per sostenere i nostri fratelli Genovesi. Grazie Leo sono orgoglioso di averti come compagno e come amico.
RGC Sestri al solito presente
martedì 15 novembre 2011
Andre Derizans
Dallo scorso lunedì, grazie alla concomitanza del trofeo internazionale di Longboard che si svolge a Levanto abbiamo l'onore di ospitare tra noi il mestre Andre Derizans, Cintura nera terzo grando sotto Royler e Relson Gracie, headcoach della Relson Gracie Honolulu (nonchè surfista professionista).
Non farò anticipazioni, visto che scriverò prossimamente un report su lezioni e sull'entusiasmante esperienza di aver avuto Andre tra noi.
Consiglio agli amanti del vero Jiu Jitsu di venirci a trovare, rimarrete esterrefatti dal carisma di quest'uomo e dalla sua capacità di dettagliare ogni posizione ed analizzare i principi.
Mestre Derizans si fermerà a Sestri sino a lunedì.
Il costo delle lezioni è per gli appartenenti RGC di € 10,00 e 15,00 per tutti gli altri.
RGC Sestri Levante SE ENTRI TI ALLENI
lunedì 7 novembre 2011
Un po' di RGC Bologna a Sestri
Questo w.e. nonostante le condizioni metereologiche estreme ( gruppo genovesi e gruppo Spezzini assenti giustificati),abbiamo avuto la fortuna di ospitare all'RGC Sestri i nostri fratelli bolognesi Pierandrea Petazzi e Caterina Bettin, atleti in forza all'RGC Bologna, team magistralmente guidato da Gianluca Boni.
E' stata una due giorni di pioggia e Brazilian Jiu Jitsu,il venerdì dedicato all'apprendimento di nuovi effervescenti giochi sotto la sapiente guida di "Pier" (cintura viola di bjj e funambolico classe A di grappling, ricco dell'esperienza maturata allenandosi diversi mesi alla Atos San Diego corte di nientepopodimenochè Andrè Galvao, - nonchè palestra abitualmente frequentata da atleti del calibro dei fratelli Mendes, Frazzato, Ramos etc etc- ...insomma una fucina di fenomeni), il sabato doppio allenamento dedicato prevalentemente allo sparring (con però un paio di chicche tecniche che perfezionerò con scrupolo), ospitati presso la Thailand Academy di Rapallo, grazie al nostro fratello Alessandro Giannotti (grazie Ale, grazie Sergio, grazie Ago, grazie Amantini) e al rapporto di solida amicizia che ci lega alla loro accademia.
Spendo due parole, ma ne meriterebbe molte di più, per Caterina katia Bettin, la ragazza si allena con costanza da circa un anno sotto le amorevoli cure di Gianluca Boni e ora anche di Matteino, migliora a vista d'occhio ed ha un coraggio da leone; per il suo compleanno ha deciso di competere agli Swedish BJJ Open, affronterà la trasferta ad uno dei tornei più selettivi in Europa da sola, in compagnia della sua forza di volontà e della sua determinazione, sei un esempio per me e quegli scappati di casa che alleno, siamo tutti con te. DISTRUGGI.
RGC SESTRI World Wide
martedì 25 ottobre 2011
Nella lotta usare il cervello talvolta equivale a non usarlo
Pubblico in virgolettato una bella riflessione scritta dal Fratello, con la F maiuscola, Luca "Uomo Batuffolo" Onorato.
"Parto dal presupposto che per lotta intendo ogni confronto che può vedere impegnato il singolo individuo durante il suo cammino. Quello che succede su una materassina o su un tatami non è altro che un frammento, un microcosmo di quello che è la vita, con le sue frustrazioni, i suoi picchi verso l'alto, le sue sconfitte, i suoi momenti di riflessione. Io nel mio breve excursus di lottatore di momenti così ne ho avuti parecchi, anzi diciamo che le mie cene post allenamento spesso sono contornate da pensieri attinenti solo alla lotta, a quello che ho imparato, a quello che ho da migliorare, ai discorsi che spesso facciamo dopo ogni sessione col mio fratellone Andrea Lavaggi. E devo dire che imparare a vivere per vie traverse come può succedere a chi si confronta con un avversario è assolutamente propedeutico, soprattutto se un individuo ha il desiderio forte di migliorarsi e di completarsi. Mens sana in corpore sano è un detto che personalmente si addice al mio cammino in questi 33 anni...
Ma c'è un fattore... Presente... Anche troppo in alcuni casi... Che può essere un'arma a doppio taglio se non la si usa con dovizia... La mente, che spesso si traduce con insicurezze (umane tra l’altro...), paure, complessi... e non solo come guida per poter risolvere problemi o uscire da situazioni vischiose e apparentemente compromettenti (quante volte nella propria esistenza si rischia di finire "ghigliottinati"...). Talvolta questa può essere un ostacolo per ogni azione umana, e io da bagnino con una certa esperienza sul campo lo so bene, basti pensare a certe situazioni nelle quali ho messo a repentaglio la mia incolumità. Quando sei lì, da solo a volte, in un elemento che non è il tuo, con una persona che si affida a te per salvarsi la pelle... Che fai??? Ti butti e non pensi a niente, altrimenti sei fottuto... ti scorre tutto davanti ma vai dritto come un fuso... e questo lo impari sul campo, con l'esperienza...
Sulla materassina è lo stesso... solo che mi manca l'esperienza... e allora ben vengano le botte, se serve a svuotare la mente e non pensare a niente mentre combatti... A chi ti guarda, a cosa ti giochi, per chi combatti, contro chi combatti... Sono pronto a offrire il mio collo su un piatto d'argento ai miei fratelli se mi serve a uscire dalla merda... Perché il vero amico, il fratello, ti ci mette per insegnarti a vivere... Per uscirne da solo... Da uomo... da lottatore... che poi è la stessa cosa se vivi a testa alta... senza paura... col coraggio di ammettere di provarla quella sensazione di impotenza che ti spinge ad alzare l'asticella..." L.O.
"Parto dal presupposto che per lotta intendo ogni confronto che può vedere impegnato il singolo individuo durante il suo cammino. Quello che succede su una materassina o su un tatami non è altro che un frammento, un microcosmo di quello che è la vita, con le sue frustrazioni, i suoi picchi verso l'alto, le sue sconfitte, i suoi momenti di riflessione. Io nel mio breve excursus di lottatore di momenti così ne ho avuti parecchi, anzi diciamo che le mie cene post allenamento spesso sono contornate da pensieri attinenti solo alla lotta, a quello che ho imparato, a quello che ho da migliorare, ai discorsi che spesso facciamo dopo ogni sessione col mio fratellone Andrea Lavaggi. E devo dire che imparare a vivere per vie traverse come può succedere a chi si confronta con un avversario è assolutamente propedeutico, soprattutto se un individuo ha il desiderio forte di migliorarsi e di completarsi. Mens sana in corpore sano è un detto che personalmente si addice al mio cammino in questi 33 anni...
Ma c'è un fattore... Presente... Anche troppo in alcuni casi... Che può essere un'arma a doppio taglio se non la si usa con dovizia... La mente, che spesso si traduce con insicurezze (umane tra l’altro...), paure, complessi... e non solo come guida per poter risolvere problemi o uscire da situazioni vischiose e apparentemente compromettenti (quante volte nella propria esistenza si rischia di finire "ghigliottinati"...). Talvolta questa può essere un ostacolo per ogni azione umana, e io da bagnino con una certa esperienza sul campo lo so bene, basti pensare a certe situazioni nelle quali ho messo a repentaglio la mia incolumità. Quando sei lì, da solo a volte, in un elemento che non è il tuo, con una persona che si affida a te per salvarsi la pelle... Che fai??? Ti butti e non pensi a niente, altrimenti sei fottuto... ti scorre tutto davanti ma vai dritto come un fuso... e questo lo impari sul campo, con l'esperienza...
Sulla materassina è lo stesso... solo che mi manca l'esperienza... e allora ben vengano le botte, se serve a svuotare la mente e non pensare a niente mentre combatti... A chi ti guarda, a cosa ti giochi, per chi combatti, contro chi combatti... Sono pronto a offrire il mio collo su un piatto d'argento ai miei fratelli se mi serve a uscire dalla merda... Perché il vero amico, il fratello, ti ci mette per insegnarti a vivere... Per uscirne da solo... Da uomo... da lottatore... che poi è la stessa cosa se vivi a testa alta... senza paura... col coraggio di ammettere di provarla quella sensazione di impotenza che ti spinge ad alzare l'asticella..." L.O.
lunedì 24 ottobre 2011
Livorno Grappling Challenge 2011
Viaggio dell'ignoranza alle volte di Livorno.
Rgc Sestri partecipa all'evento con 5 atleti + due supersupporters (L’incus e Jessica).
Si arriva all’alba, il tatame non è ancora montato il caso mi vuole primo a fare la pesa, poi tutti a fare colazione, cornetto e caffè a gogò.
Via al resoconto che sarà volutamente breve: giornata estenuante (saranno passate 10 ore dalla pesa prima della mia lotta) rinchiusi in un palazzetto colmo di lottatori tiriamo le somme:- Simo Mina oro +110 kg cl B una vera e propria macchina da guerra, una sorta di danny the dog di 118 kg, ha letteralmente trattorizzato il forte e corretto avversario una volta tolto il limitatore (cambio di categoria per lui), - Gioba "tuttolo" Ragni , "Audaces fortuna iuvat" esordio di peso e argento - 80 cl C (buone lotte, in finale un po' troppo attendista anche se ho molto apprezzato il tentativo di armbar al volo), Luca "uomo batuffolo" Onorato, parte bene “batuffolando” l'avversario, ma finendo a fare una simonecontata ovvero il mitico autostrangolamento (tecnica segreta del duro scoppiato con ernia di Lavagna) sic!!!, Leo "Grisù" Croxatto pareggia un incontro già vinto e sul finire non capitalizza il vantaggio di penalità su un avversario dalle dimensioni mastodontiche (come faceva ad essere 75 kg è un mistero) . - Andrea Lavaggi argento - 75 cl A (primo a fare la pesa ed ultimo della giornata ad uscire dal tatame sic!) girone all’italiana, che dire sono un cazzone/diesel disattento e dolorante …una lotta persa per triangolo mentre ero in vantaggio 4 a zero e tre vinte prima del limite. Finiamo in tre a pari punti ma per la classifica avulsa vince l’amico Omar Barioni Shoot Team Modena. (smacco finale mi mollano la medaglia della – 65 cl B invece che della -75 clA sic!!! Valerino ti strangolo ihihih). Argento c’est la vie, sotto a far legna.
Ringrazio e saluto i miei fratelli Leonardo Moscatelli, Erik Tornabuoni, Simone Baldi, Mattia Macchelli,Gianluca Boni, la mitica Caterina Bettin, Sara Giacchetti, Bernardo Serrini, Michele Cipriani, Luigino, Mimmo, i ragazzi RGC di tutte le filiali vecchie e nuove.
Finisco con un interrogativo postomi dal mio medico sportivo dopo l’ennesima seduta di infiltrazioni questo mercoledì (sta volta: ginocchio, spalla, avambraccio e costa). Quando un’atleta passa più tempo dal fisioterapista che sulla materassina qualche conto deve farlo!!!?. Una risposta me la sono data, lo sport non fa bene, picchiare duro ad ogni allenamento di certo non aiuta, fare l’agonista da tanti anni manco, tirare il peso men che meno, lottare aggressivo e da passador non ne parliamo, idem prepararsi per vincere ed allenarsi sull’esplosività…però sino a quando la mia voglia di vincere sarà superiore alla paura di perdere o al timore di farsi male, sino a quando sarò competitivo continuerò, dopodichè se il mio corpo non ne potrà più appenderò gi, scarpette e rash al chiodo, non mi metterò a fare tornei mi piace vincere facile contro pseudoatleti (al max qualche torneo di livello per coetanei). Amo il mio sport ed amo competere, la competizione può venir meno ma la passione per l’arte non morirà mai. Rgc Sestri al solito presente.
P.S.:le foto saranno allegate appena mi perverranno.
mercoledì 12 ottobre 2011
martedì 4 ottobre 2011
Acrobatica estrema.
Vedendo il canale Youtube di un vecchio amico che ho avuto il piacere di allenare una decina di anni fa, http://www.youtube.com/user/GTO85
,mi sono intrippato con l'acrobatica. Gustatevi questa clip (alcune evoluzioni sono realmente estreme) ed andate a favi un giro sul canale sopraindicato.
giovedì 29 settembre 2011
mercoledì 14 settembre 2011
GOOD MORNING VIETNAM
Posto un articolo scritto dal nostro fratello Leonardo "Incus" Moscatelli che ha passato gli ultimi mesi in Vietnam a fare volontariato in un orfanotrofio di Saigon.
"E’ forse impossibile descrivere ciò che sto vivendo in questi mesi qui in Vietnam.
Si dovrebbe vedere il sorriso dei volontari che sono tornati, la luminosità dei loro occhi e la felicità che emanano per capire cosa vuol dire vivere un’esperienza simile.
Sono partito un mese fa da solo, inconsapevole di ciò che avrei trovato ma con la determinazione di voler accettare tutto con un sorriso. Beh non nascondo che i giorni precedenti alla partenza ero un po’ agitato, mi spaventava il fatto di non sapere cosa mi aspettava, di non essere in grado di poter fare tutto questo.
I miei dubbi, le mie paure sono svaniti al mio arrivo in Vietnam, nell’orfanotrofio dove per i successivi due mesi avrei dovuto lavorare.Ti avvolge un'aria di gioia e di accoglienza indescrivibile, ti sembra di essere sempre stato lì, di conoscere queste persone da una vita. Trascorro molto tempo con i bambini, i loro sorrisi e la loro felicità sono il regalo più grande per chi come me ha molto da imparare da questi piccoli grandi uomini. Ogni tanto mi fermo a guardarli, il mio cuore si riempe di gioia nel vederli giocare contenti con una palla di stracci,si perchè qui per divertirsi non serve il pallone della Nike dei mondiali o l’ultima barbie rosa splendente. Basta un abbraccio, un sorriso,un carezza per farli felici,è pazzesco da dirsi ma è così.
I giorni passano e come tutte le cose belle, prima o poi devono finire. Sento che lascerò qui il mio cuore, tra i miei bimbi e la gente di questa magnifica terra. Mi mancheranno i momenti di pura felicità in cui ci sente utili e soddisfatti solo per aver giocato un’ora a pallone, per aver decorato una stanza. Si semplici cose ma che per i bimbi hanno un valore particolare, e ti dimostrano questo abbracciandoti e ringraziandoti. Oggi in un mondo a volte egoista e superficiale, la generosità, la semplicità e la gioia di vivere di questi bimbi mi hanno ricordato quali sono le cose essenziali della vita. Si i problemi ci sono, a volte andare avanti è dura ma loro non smettono mai di sorridere alla vita. Allora cari bimbi oltre a ringraziarvi di quello che mi avete dato vi prometto che quando tornerò in Italia inizierò anch' io a sorridere alla vita come mi avete insegnato voi.
CAM ON VIETNAM"
Fieri di te fratello
RGC Sestri arround the world
"E’ forse impossibile descrivere ciò che sto vivendo in questi mesi qui in Vietnam.
Si dovrebbe vedere il sorriso dei volontari che sono tornati, la luminosità dei loro occhi e la felicità che emanano per capire cosa vuol dire vivere un’esperienza simile.
Sono partito un mese fa da solo, inconsapevole di ciò che avrei trovato ma con la determinazione di voler accettare tutto con un sorriso. Beh non nascondo che i giorni precedenti alla partenza ero un po’ agitato, mi spaventava il fatto di non sapere cosa mi aspettava, di non essere in grado di poter fare tutto questo.
I miei dubbi, le mie paure sono svaniti al mio arrivo in Vietnam, nell’orfanotrofio dove per i successivi due mesi avrei dovuto lavorare.Ti avvolge un'aria di gioia e di accoglienza indescrivibile, ti sembra di essere sempre stato lì, di conoscere queste persone da una vita. Trascorro molto tempo con i bambini, i loro sorrisi e la loro felicità sono il regalo più grande per chi come me ha molto da imparare da questi piccoli grandi uomini. Ogni tanto mi fermo a guardarli, il mio cuore si riempe di gioia nel vederli giocare contenti con una palla di stracci,si perchè qui per divertirsi non serve il pallone della Nike dei mondiali o l’ultima barbie rosa splendente. Basta un abbraccio, un sorriso,un carezza per farli felici,è pazzesco da dirsi ma è così.
I giorni passano e come tutte le cose belle, prima o poi devono finire. Sento che lascerò qui il mio cuore, tra i miei bimbi e la gente di questa magnifica terra. Mi mancheranno i momenti di pura felicità in cui ci sente utili e soddisfatti solo per aver giocato un’ora a pallone, per aver decorato una stanza. Si semplici cose ma che per i bimbi hanno un valore particolare, e ti dimostrano questo abbracciandoti e ringraziandoti. Oggi in un mondo a volte egoista e superficiale, la generosità, la semplicità e la gioia di vivere di questi bimbi mi hanno ricordato quali sono le cose essenziali della vita. Si i problemi ci sono, a volte andare avanti è dura ma loro non smettono mai di sorridere alla vita. Allora cari bimbi oltre a ringraziarvi di quello che mi avete dato vi prometto che quando tornerò in Italia inizierò anch' io a sorridere alla vita come mi avete insegnato voi.
CAM ON VIETNAM"
Fieri di te fratello
RGC Sestri arround the world
giovedì 25 agosto 2011
APERTURA CORSI RIO GRAPPLING SESTRI LEVANTE
I CORSI RIO GRAPPLING SESTRI INIZIERANNO LUNEDI' 12 SETTEMBRE
la prima settimana per motivi burocratici (concernenti l'assegnazione degli spazi dal comune di Sestri) ci alleneremo a Chiavari presso la Palestra di lotta libera in via Gastaldi, sede degli amici della Chiavari Ring (telefonatemi per qualsiasi chiarimento al 3401745376).
Gli orari saranno i soliti
Lun. 20:00 - 22:00 (otto e trenta sul tatame, prima si fa roadwork).
Merc. 20:00 - 22:00 (chi arriva prima fa potenziamento con me o roadwork)
Ven. 20:00 - 22:00 (come sopra).
La location di Sestri Levante la palestra di Via Val Di Canepa 53 (c/o scuola media Descalzo) sarà disponibile dal 19 settembre in poi.
La stagione dura 10 mesi al solito, coloro che hanno intenzione di fare gare potranno fruire di ulteriori giorni di allenamento Lotta o Judo grazie allo spirito di fattiva collaborazione che oramai da anni lega la nostra società alla Chiavari Ring ed alla kodokan Judo Sestri Levante. Nella stagione estiva ci dedichiamo alla lotta libera e partecipiamo all'RGC Camp.
Infine in accordo con il sottoscritto potrete godere di allenamenti privati la domenica (se iscritti anch'essi gratuiti (richiederemo al comune di Sestri ulteriori ore presso la palestra di Via Val Di Canepa).
Ogni mese ci alleniamo open mat e frequentiamo i raduni rgc (solitamente organizzati presso l'RGC Firenze), tutti coloro che hanno intenzione di fare sparring, crescere tecnicamente e testarsi in un ambiente goliardico ma agonistico sono i benvenuti (da qualsiasi team essi provengano - se siete in zona fate il viaggio con noi...il BJJ è condivisione, non abbiamo segreti ma solo sudore, sacrificio, abnegazione/volontà e divertimento).
Lo scopo è chiaro dare priorità all'agonismo cercando di non schiacciare con ritmi folli coloro che abbracciano la nostra arte per passione e stile di vita (siamo brutti ma cortesi) per tale ragione gli agonisti (specialmente nei mesi densi di impegni) saranno sotto la mia completa tutela, mentre i novizi/principianti seguiranno il programma concordato con l'ausilio delle cinture blu che frequentano la nostra accademia.
Durante l'anno grazie all'amicizia che mi lega con alcuni dei più forti agonisti italiani riceveremo ospiti provenienti da tutta italia, i quali condivideranno con noi sudore ed esperienza. Così come è prassi per il sottoscritto essere ospitato presso altre accademie.
Non ci sono divieti per allenarsi altrove in qualsiasi disciplina (leggere filosofia rgc sestri). Solo in quest'anno abbiamo avuto l'onore di ospitare i fratelli Matteo Menna (splendida neocintura marrone dell'RGC Ferrara -altro livello -), Mattia Macchelli (cintura viola e funambolo del Bjj RGC Firenze), Erik Tornabuoni (grande agonista di Sambo Judo, Bjj cintura viola istruttore RGC La Spezia), Riccardo Bennati (uno dei + forti jutsuka italiani in assoluto, Viola RGC Firenze), Simone Baldi (fratello cintura Viola RGC Bologna l'agonismo condensato in 62 kg di goliardia) e molti altri amici provenienti ad altre accademie sparse per l'italia(amici di lotta libera e Judo). Tutti loro hanno condiviso esperienza e sudore con noi, senza alcun tornaconto economico per il solo piacere di allenarsi assieme.
Già a fine settembre (credo domenica 25) avremo l'occasione di ospitare il nostro fondatore Roberto De Moraes Atalla, maestro e fratello, pluricampione mondiale di BJJ che con la consueta preparazione ci fornirà preziose indicazioni che ci accompagneranno durante la stagione. Stay tuned
RGC Sestri Levante colpirne 100 per colpirne 100.
ps:
Prossimamente pubblicherò il resoconto (con esilaranti chicche fotografiche) dell'RGC Camp, al solito esperienza mistica, Phe ci ha consentito di progredire in maniera esponeziale godendo delle attenzione e amorevoli cure di una fucina di animali da competizione e due splendidi Mestri supervisori fratelli Roberto Atalla e Mariusz koziej (che spero di ospitare prima o poi nella nostra umile accademia).
la prima settimana per motivi burocratici (concernenti l'assegnazione degli spazi dal comune di Sestri) ci alleneremo a Chiavari presso la Palestra di lotta libera in via Gastaldi, sede degli amici della Chiavari Ring (telefonatemi per qualsiasi chiarimento al 3401745376).
Gli orari saranno i soliti
Lun. 20:00 - 22:00 (otto e trenta sul tatame, prima si fa roadwork).
Merc. 20:00 - 22:00 (chi arriva prima fa potenziamento con me o roadwork)
Ven. 20:00 - 22:00 (come sopra).
La location di Sestri Levante la palestra di Via Val Di Canepa 53 (c/o scuola media Descalzo) sarà disponibile dal 19 settembre in poi.
La stagione dura 10 mesi al solito, coloro che hanno intenzione di fare gare potranno fruire di ulteriori giorni di allenamento Lotta o Judo grazie allo spirito di fattiva collaborazione che oramai da anni lega la nostra società alla Chiavari Ring ed alla kodokan Judo Sestri Levante. Nella stagione estiva ci dedichiamo alla lotta libera e partecipiamo all'RGC Camp.
Infine in accordo con il sottoscritto potrete godere di allenamenti privati la domenica (se iscritti anch'essi gratuiti (richiederemo al comune di Sestri ulteriori ore presso la palestra di Via Val Di Canepa).
Ogni mese ci alleniamo open mat e frequentiamo i raduni rgc (solitamente organizzati presso l'RGC Firenze), tutti coloro che hanno intenzione di fare sparring, crescere tecnicamente e testarsi in un ambiente goliardico ma agonistico sono i benvenuti (da qualsiasi team essi provengano - se siete in zona fate il viaggio con noi...il BJJ è condivisione, non abbiamo segreti ma solo sudore, sacrificio, abnegazione/volontà e divertimento).
Lo scopo è chiaro dare priorità all'agonismo cercando di non schiacciare con ritmi folli coloro che abbracciano la nostra arte per passione e stile di vita (siamo brutti ma cortesi) per tale ragione gli agonisti (specialmente nei mesi densi di impegni) saranno sotto la mia completa tutela, mentre i novizi/principianti seguiranno il programma concordato con l'ausilio delle cinture blu che frequentano la nostra accademia.
Durante l'anno grazie all'amicizia che mi lega con alcuni dei più forti agonisti italiani riceveremo ospiti provenienti da tutta italia, i quali condivideranno con noi sudore ed esperienza. Così come è prassi per il sottoscritto essere ospitato presso altre accademie.
Non ci sono divieti per allenarsi altrove in qualsiasi disciplina (leggere filosofia rgc sestri). Solo in quest'anno abbiamo avuto l'onore di ospitare i fratelli Matteo Menna (splendida neocintura marrone dell'RGC Ferrara -altro livello -), Mattia Macchelli (cintura viola e funambolo del Bjj RGC Firenze), Erik Tornabuoni (grande agonista di Sambo Judo, Bjj cintura viola istruttore RGC La Spezia), Riccardo Bennati (uno dei + forti jutsuka italiani in assoluto, Viola RGC Firenze), Simone Baldi (fratello cintura Viola RGC Bologna l'agonismo condensato in 62 kg di goliardia) e molti altri amici provenienti ad altre accademie sparse per l'italia(amici di lotta libera e Judo). Tutti loro hanno condiviso esperienza e sudore con noi, senza alcun tornaconto economico per il solo piacere di allenarsi assieme.
Già a fine settembre (credo domenica 25) avremo l'occasione di ospitare il nostro fondatore Roberto De Moraes Atalla, maestro e fratello, pluricampione mondiale di BJJ che con la consueta preparazione ci fornirà preziose indicazioni che ci accompagneranno durante la stagione. Stay tuned
RGC Sestri Levante colpirne 100 per colpirne 100.
ps:
Prossimamente pubblicherò il resoconto (con esilaranti chicche fotografiche) dell'RGC Camp, al solito esperienza mistica, Phe ci ha consentito di progredire in maniera esponeziale godendo delle attenzione e amorevoli cure di una fucina di animali da competizione e due splendidi Mestri supervisori fratelli Roberto Atalla e Mariusz koziej (che spero di ospitare prima o poi nella nostra umile accademia).
lunedì 22 agosto 2011
Forza Toquinho
Guardate la maglia dello sparring di Toquinho al minuto 3.37 e poi al minuto 6.19 (per qualche secondo) ihihi è la nostra. Lui è Choco Noguera e la maglia gliel'ho regalata io 3 anni fa, quando andammo ad allenarci con lui a Liverpool presso la Wolfslaier Gym.
Non si può non tifare per lui al prossimo Ufc in Rio forza Toquinho
Tracce di RGC Sestri alla BTT
martedì 9 agosto 2011
Goliardia ed arti marziali. Spirito e principi.
Il nostro gruppo, per chi non lo avesse capito, oltre ad una spiccata autoironia è portatore di un forte spirito goliardico, l'atmosfera agli allenamenti è rilassata ed è assai distante dagli atteggiamenti superomistici che spesso si incontrano in taluni ambienti marziali.
Non prendersi troppo sul serio, affrontare lo sport e l'arte marziale col sorriso, è, a parer mio, eccellente modo per tenere ben saldi i piedi per terra e mantenere un ambiente sano e disilluso, nonché, metodo perfetto per far digerire, anche ai meno portati, allenamenti duri e faticosi, tradotto: venire in palestra, vomitare dalla fatica, ma non vedere l'ora di tornarci.
Chiaro non siamo a Zelig la nostra impronta è marcatamente agonistica, quindi c'è un momento per il sorriso ed uno per la serietà, quando si è in gara, si fa tecnica o sparring il silenzio e la serietà sono requisito necessario ed imprescindibile.
Gareggiare non deve essere una pratica per soli guerrieri come molti pensano, ma il dovere del marzialista (altrimenti tanto vale giocare a biglie), quindi perché atteggiarsi da superuomini, combattere è normale, e più entra nella testa dell'agonista meno paturnie, ripensamenti, fobie e nemesi varie, attanaglieranno la sua mente. Da un lato la tensione favorisce la prestazione, però l'eccesso è assolutamente controproducente e una sana ironia coadiuva a stemperare gli eccessi. Chi crea ambienti pesanti, ipercompetitivi, parauniversitari o militari molto probabilmente ha avuto breve carriera agonistica od è innamorato di se stesso e del controllo (che spesso non ha in altri campi).
La palestra è un luogo dove sono bandite negatività malessere ed apatia, dove lo stress e la pesantezza dell'agere quotidiano devono restare fuori, dove si suda a mente sgombra, ed anche in questo caso l'ambiente è il giunto cardanico che consente questo risultato.
Per tale ragione difficilmente saremo mai in tanti ... un numero eccessivo di persone così, come scritto nella sezione "Filosofia RGC Sestri", porta dispersione di energie e limita l’individualismo, è, inoltre, molto più difficile da aggregare, e nel tentativo di fare ciò inevitabilmente si giunge spesso a compromessi sui principi (ed è questa la morte dell'ambiente) con la conseguente trasformazione di una famiglia in un'attività meramente commerciale.
Una volta che le linee guida sono dettate queste devono essere condivise, spetta a noi anziani (di appartenenza ihih) far si che i nuovi si sentano parte integrante del gruppo ed elemento indispensabile dello stesso. Un singolo tassello in più consente a tutti di crescere (teoria dell'aggregoro), purché sia un tassello omogeneo (per omogeneo non si intende una persona con idee simili o uguali - non vogliamo pecore - bensì con principi comuni). Valori come l'onore, il rispetto, la solidarietà e perché no, la probità, sono dogmi oltreché mete che un Uomo si deve porre nel proprio percorso (Per aspera sic itur ad astra).
Chiudo dicendo che rispettare una persona non significa non scherzarci, deriderla od offenderla, ma esserci quando è il momento. Riempirsi di botte e poi abbracciarsi appena finisce la ripresa è un’ottima palestra di vita e ci rende uomini migliori, libera le negatività e rafforza la nostra coscienza, condividendo qualcosa di unico con persone che rispetti.
Rio Grappling Club Sestri Levante Volksgeist.
Non prendersi troppo sul serio, affrontare lo sport e l'arte marziale col sorriso, è, a parer mio, eccellente modo per tenere ben saldi i piedi per terra e mantenere un ambiente sano e disilluso, nonché, metodo perfetto per far digerire, anche ai meno portati, allenamenti duri e faticosi, tradotto: venire in palestra, vomitare dalla fatica, ma non vedere l'ora di tornarci.
Chiaro non siamo a Zelig la nostra impronta è marcatamente agonistica, quindi c'è un momento per il sorriso ed uno per la serietà, quando si è in gara, si fa tecnica o sparring il silenzio e la serietà sono requisito necessario ed imprescindibile.
Gareggiare non deve essere una pratica per soli guerrieri come molti pensano, ma il dovere del marzialista (altrimenti tanto vale giocare a biglie), quindi perché atteggiarsi da superuomini, combattere è normale, e più entra nella testa dell'agonista meno paturnie, ripensamenti, fobie e nemesi varie, attanaglieranno la sua mente. Da un lato la tensione favorisce la prestazione, però l'eccesso è assolutamente controproducente e una sana ironia coadiuva a stemperare gli eccessi. Chi crea ambienti pesanti, ipercompetitivi, parauniversitari o militari molto probabilmente ha avuto breve carriera agonistica od è innamorato di se stesso e del controllo (che spesso non ha in altri campi).
La palestra è un luogo dove sono bandite negatività malessere ed apatia, dove lo stress e la pesantezza dell'agere quotidiano devono restare fuori, dove si suda a mente sgombra, ed anche in questo caso l'ambiente è il giunto cardanico che consente questo risultato.
Per tale ragione difficilmente saremo mai in tanti ... un numero eccessivo di persone così, come scritto nella sezione "Filosofia RGC Sestri", porta dispersione di energie e limita l’individualismo, è, inoltre, molto più difficile da aggregare, e nel tentativo di fare ciò inevitabilmente si giunge spesso a compromessi sui principi (ed è questa la morte dell'ambiente) con la conseguente trasformazione di una famiglia in un'attività meramente commerciale.
Una volta che le linee guida sono dettate queste devono essere condivise, spetta a noi anziani (di appartenenza ihih) far si che i nuovi si sentano parte integrante del gruppo ed elemento indispensabile dello stesso. Un singolo tassello in più consente a tutti di crescere (teoria dell'aggregoro), purché sia un tassello omogeneo (per omogeneo non si intende una persona con idee simili o uguali - non vogliamo pecore - bensì con principi comuni). Valori come l'onore, il rispetto, la solidarietà e perché no, la probità, sono dogmi oltreché mete che un Uomo si deve porre nel proprio percorso (Per aspera sic itur ad astra).
Chiudo dicendo che rispettare una persona non significa non scherzarci, deriderla od offenderla, ma esserci quando è il momento. Riempirsi di botte e poi abbracciarsi appena finisce la ripresa è un’ottima palestra di vita e ci rende uomini migliori, libera le negatività e rafforza la nostra coscienza, condividendo qualcosa di unico con persone che rispetti.
Rio Grappling Club Sestri Levante Volksgeist.
lunedì 8 agosto 2011
Un bella pubblicità per il grappling: The UA Highlights
Alcuni dei migliori in un prestigioso torneo no gi
lunedì 1 agosto 2011
PROSSIMAMENTE ON-LINE e ON THE MAT...Corso di "Offesa Personale"
IL PRIMO CORSO AL MONDO DI "OFFESA PERSONALE" EDITO DAL RIO GRAPPLING CLUB SESTRI LEVANTE.
Basta con corsi di autodifesa fatti per scappati di casa e donnicciole, basta con il buonismo a tutti i costi, basta lezioni prendi uno paghi 3 e poi esci di casa e il primo gabibbo ti fa due occhi come un panda, basta difesa contro aggressori multipli e belinate energetiche...è ora di inziare il primo corso di Offesa personale. Il corso non è rivolto verso coloro che si identificano nelle prede bensì ai gabibbi, nei predatori. Se siete sotto i 70 kg e non fate almeno cento kg di panca piana nn siete ben accetti.
Percorsi formativi in Bullismo, Bullismo Comparato (prof Andrea "O frigideiro" Lavaggi), Vessazioni 1 e 2 Simone "duro scoppiato con ernia" Conti, Vilipendio (coloro che non ne conoscono il significato guadagnano un credito formativo) prof. Davide "La pazza" Locatelli, teoria e pratica della violenza di gruppo (chi fa da se fa per tre, ma se si va in 4 o 5 è meglio) Riccardo "Uomo credenza" Garaventa, tecniche di scippo rapido e "minchia faccio superman al punciboll del luna park" a cura del Prof. "Chuck" Moris Presutto.
Durante l'anno saranno tenuti seminari di varia natura con professori fuorisede provenienti dalla Toscana (seminario di ingiurie ed offese personali a cura del Prof.Mario Puccioni) e dalla Campania (seminario di guida arrogantemente pericolosa a cura del Prof. Giulio Candiloro).
Anticipazioni sui corsi pratici.
- Anti antigrappling
- Violenza di gruppo
- Schiaffi a catena
- HeadBut (l'argomento merita un corso a se stante, viste le innumerevoli applicazioni di questa tecnica antica e sopraffina).
- Manrovescio (utilissimo strumento per dirimere controversie animate).
I nostri motti sono "la ragione non ce l'ho...me la prendo"
e "uno per tutti e tutti contro uno".
RGC SESTRI IL TEMPIO DELL'IGNORANZA.
Uno per tutti e tutti contro uno.
venerdì 29 luglio 2011
lunedì 25 luglio 2011
L'India e la lotta. Kumar Sushil ed il KUSHTI
Giunto agli onori della cronaca con il bronzo olimpico nel 2008 in Cina. Kumar ha replicato nel 2010 vincendo il mondiale nella 66 (più che mai categoria di ferro). Sono curioso di rivedere alle Olimpiadi di Londra Hasanov Vs Kumar (un regolamento di conti tra due fenomeni).
Per l'india credo che il bronzo vinto a Pechino sia stata la prima medaglia olimpica nella lotta di questo stato/continente, dalla tradizione marziale millenaria, rammento per in non avvezzi che il KUSHTI la tradizionale lotta indiana ha origini antichissime.
Sopra la semifinale mondiali 2010 cat. 66.
Due lottatori di KUSHTI
E' mia intenzione scrivere un articoletto su questa splendida e dura disciplina, su coloro che la praticano nonchè sulla lotta in genere, disciplina che si è sviluppata in tutti i continenti in forme disparate ma similari, è lo sport ed il metodo di combattimento + antico del mondo, indissolubilmente legato alla natura dell'uomo (e di buona parte del mondo animale).
martedì 19 luglio 2011
IF
Questo scritto di kipling (autore tra gli altri del "libro della Giungla", "Kim" e "Capitani Coraggiosi" ) mi fu fatto conoscere da mio padre anni orsono, rileggerlo mi commuove anche se alcuni passaggi non li condivido, lo ripubblico oggi sul nostro blog per il ricordo ed il nuovo significato che ha per me, perdonatemi l'uso personale del mezzo... ben arrivato figlio mio.
"Letter to the son"
by
Rudyard Kipling
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don't give way to hating,
And yet don't look too good, nor talk too wise:
If you can dream - and not make dreams your master;
If you can think - and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings - nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run:
Yours is the Earth and everything that's in it,
And - which is more - you'll be a Man, my son!
traduzione
Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi ti dubita;
se sai aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la calunnia ti circonda
e non odiare se sei odiato,
senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;
se sai fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarlo in un colpo solo a testa e croce
e sai perdere e ricominciare da capo
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere finchè non vi sia altro in te
oltreché la volontà che dice loro: "Resistete!";
se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,
se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,
e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio!
"Letter to the son"
by
Rudyard Kipling
If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don't give way to hating,
And yet don't look too good, nor talk too wise:
If you can dream - and not make dreams your master;
If you can think - and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings - nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run:
Yours is the Earth and everything that's in it,
And - which is more - you'll be a Man, my son!
traduzione
Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi ti dubita;
se sai aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la calunnia ti circonda
e non odiare se sei odiato,
senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;
se sai fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarlo in un colpo solo a testa e croce
e sai perdere e ricominciare da capo
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere finchè non vi sia altro in te
oltreché la volontà che dice loro: "Resistete!";
se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,
se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,
e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio!
lunedì 11 luglio 2011
CRONACHE DI UNO SCOPPIATO ( 2 - secondo atto)
Mattina,Lunedi, luglio, ufficio…quattro cose che tutte in fila mettono di malumore a prescindere; cerco un attimo di sollievo mentale dalle problematiche lavorative e mi sparo un paio di video di lotta libera…aaaahhh che relax!...poi i video finiscono e io cazzeggiando sono già in ritardo sul lavoro…ritardo per ritardo decido così di rispondere a quel omofobico di andre che gentilmente, poco tempo fa, mi ha scritto una dolce missiva con affettuoso rimprovero finale sulla mia attualissima condizione di scoppiato.
“Ciao omofobico! Non ti chiedo come stai perché lo so bene, visto che sabato ti ho trascinato con me nella trappola viziosa dello scoppiato doc …alcool e casino!"
Eheheheh ripensando alla seratina mi sovviene il tipico inizio, cenetta, birretta e un paio d’ore di discussione su temi vari: lotta, grappling, mma, brazilian e affini con sfoggio di guantini nuovi finale e un po’ di vuoto davanti allo specchio…. Cacchio passano gli anni ma noi non cambiamo mai!
L’arrivo di quel pazzo da ricovero di morris non ha di certo migliorato la situazione e cosi fra schiaffetti ( e schiaffoni) qualche presa e i cocktail che sostituivano le birrette la serata è diventata mattino.
Oggi naturalmente il tutto pesa nel fisico e il senso di colpa opprime un po’ la soddisfazione di aver fatto una seratina come si deve…posso solo immaginare il TUO di senso di colpa e un ghignetto, l’ammetto, mi scappa…stasera sulla materassina la seratina di bagordi la pagheremo entrambi!!
Comunque ti anticipo un abbraccio ( sul tappeto sarà meno affettuoso ma ugualmente “sentito” da parte mia… e spero anche da parte tua hehehehe) ci vediamo dopo fratello.”
Adesso torno a lavorare agognando il momento in cui arriverò a casa, farò la borsa e correrò a sudare, faticare e divertirmi con quella banda di pazzi… è proprio vero, ogni tanto la vita ti dà delle soddisfazioni!
Simo c. duro/ernia/scoppiato
martedì 5 luglio 2011
Mavlet Baritov Alieno di 60 kg made in Russia
Visto che un caro amico preferisce Baritov postiamo anche quello. Trattasi di altro alieno già due volte campione olimpico e mondiale, mica pizza e fichi!!!
Un puma di 60 kg. L'highlight non è nitidissimo ma è il contenuto che conta.
Un puma di 60 kg. L'highlight non è nitidissimo ma è il contenuto che conta.
giovedì 30 giugno 2011
Est Est Est..
Giusto per confermare che da quelle parti ci sono gli alieni: highlights Campionati Russi del 2009. Godetene.
mercoledì 29 giugno 2011
Il presente ed il futuro della Lotta libera Europea.L'azero Hasanov
Qui l'azero Hasanov a soli vent'anni nella finale Europea dell'anno scorso (podio bissato quest'anno).
Se si cercava un talento alla Saitiev (tutt'ora il meglio), Hasanov può essere considerato un degno erede seppur nella 66. Sia chiaro Buvaisar Saitiev rimane e rimarrà per molto il migliore di sempre (il Bubka della lotta), ma atleti come Hasanov dimostrano, se c'era ancora da dimostrare qualcosa, che l'est rimane la migliore fucina di talenti al mondo.
RGC Sestri est est est.
venerdì 17 giugno 2011
Tempi di rimpasti marziali ed espansione
Ultimamente iniziano a brulicare in ogni dove ristoranti giapponesi, ma di Giapponesi in giro (almeno di residenti) non se ne vede manco l'ombra, che succede?
Ebbene i cinesi abili commercianti (sin dai tempi antichi) cavalcando l’onda del momento e sfruttando una certa somiglianza, si sono reinventati giapponesi riqualificando le loro attività (con metodi ingannevoli aggiungo).
L'occhio ed il palato consapevole ovviamente non sono suggestionabili da tali sofisticazioni, però i poveri neofiti cominciano col cadere in errore e rimangono profondamente delusi, con conseguente screditamento della mirabile cultura culinaria nipponica.
Nelle arti marziali sta succedendo la stessa cosa, fior di istruttori W.T.,KS, K.M., M.K.,HPK, AK,KD... etc. etc. etc. negli ultimi tempi si stanno riconvertendo in maestri di MMA, BJJ o Grappling.
Qual'è l'origine di tale migrazione, le ragioni sono molteplici, occorre però fare una premessa.
Non tutti sti signori sono cazzari chiaramente... anche se buona parte di costoro però non ha mai fatto agonismo in vita propria. Hanno ottenuto gradi, stellette, cinture, riconoscimenti, partecipando a corsi, corsettini, stage, pagando questo e quello e a loro volta, viste le spese sono costretti ad effettuare lo stesso metodo con altri pur di rientrare dei costi, quindi passaggi di grado a pagamento, corsi di 20 ore per diventare istruttori di questo o quello, vere e proprie catene di Sant’Antonio.
Poco importa se si fanno quelle arti (magari funzionano anche, il mio non è un approccio celodurista, non mi occupo di autodifesa), il problema è che i nostri sport, sono forgiati sulle competizioni e quivi l'arte del trasformismo oltre ad essere facilmente smascherabile può comportare anche gravi conseguenze.
Tutti gli insegnanti di prima e seconda generazione italiana provengono dalle esperienze marziali + disparate e tutti, o quasi, sulla materassina ci hanno messo la faccia oltre che le chiappe.
Reinventarsi a 40/50 anni gran maestri di bjj, è veramente una puttanata che trascende il ridicolo. Il rischio principale è vedere le materassine invase da cinture nere prese pagando corsi di 2 mesi mordi e fuggi, quando a noi altri, comuni mortali, ci è stato spiegato che requisito minimo sono un centinaio di incontri e 10 anni di pratica nonchè un livello tecnico confacente.
Ma anche questo potrebbe andare bene mi dicono che alla lunga la qualità paga...la mia domanda però è altra, quanto tempo ci vorrà prima che le persone si accorgano di queste mistificazioni? E quando se ne accorgeranno non sarà troppo tardi?
Credo che ci si debba fare un bel esame di coscienza, soprattutto per chi fa parte dei team più blasonati. Personalmente penso che crescere quantitativamente in stile franchising seppur a prima vista possa sembrare un grande successo sia un’emerita puttanata. Nel mio piccolo credo che nella quantità si perdano radici e qualità, rischiando di andare incontro ad una progressiva spersonalizzazione dei nostri gruppi ed ad un degradamento tecnico globale.
A monte di questa smania espansiva possono esserci anche nobili principi divulgativi, non è detto che ci sia la vile pecunia, però l’immagine che si da all'esterno è proprio quella dell’avidità... da amministratore di società pongo la crescita come obiettivo primario, ma vari sono gli step da percorrere per una espansione solida e duratura, in primis l’investire in risorse tecnologiche ed umane (bruttissima parola) con formazione e ricerca.
Allo stesso modo nei gruppi strutturati come i nostri la crescita può essere proficua ma solo se controllata. Allargarsi a macchia d’olio è un grande errore, gli ingressi devono essere centellinati, garantendo ai gruppi nuovi supporti tecnici costanti e pretendendo in cambio condivisione di principi e valori, solo così non si degrada una splendida realtà.
Nel nostro piccolo vediamo ogni anno arrivare nuove reclute presso la nostra provinciale realtà, alcune tramite il blog, la maggioranza per passaparola, e come ogni anno solo i più volitivi e simili a noi rimangono diventando parte integrante del nostro familistico gruppo. E’ chiaro le porte rimangono aperte così come le idee, ma i principi sono rigidi e devono rimanere quelli condivisi, per questo non abbiamo mai fatto marchette al fine di aumentare numericamente svilendo la nostra natura. Guardandoci da fuori forse l’immagine è quella di un gruppo di persone antiestetiche (Adone ci è nemico) chiuso ed ermetico, assolutamente falso, le nostre porte sono aperte a tutti, il nostro sport è comunicazione,
Rgc Sestri brutti ma accoglienti.
mercoledì 1 giugno 2011
Hitler e il Jiu Jitsu
(è un po' che gira...ho voluto proporlo sul blog). Esilarante con argomentazioni che in gran parte condivido ihihih. (A parte il discorso sull'autodifesa stile metodo Bianchi).
mercoledì 18 maggio 2011
Frase del giorno - Gandi
"First they ignore you, then they laugh at you, then they fight you, then you win."
Mohandas Gandhi
Non credo che abbia bisogno di presentazione.
Mohandas Gandhi
Non credo che abbia bisogno di presentazione.
lunedì 16 maggio 2011
Resoconto: lezione con Roberto "risada" Atalla
Dallo scorso lunedì 9 maggio per tre giorni è stato nostro ospite il Mestre Roberto de Moraes Atalla fondatore RGC e pluricampione mondiale di Bjj. Assieme a lui ed ospiti nella mia dimora per tutti e tre i giorni i fratelli Simone “Drunken Hobbit” Baldi e Mattia “Muttley” Macchelli tecnicissime cinture viola in forza rispettivamente all’Rgc Bologna e Firenze (Mattia è anche istruttore in una delle sezioni RGC della città gigliata), due ragazzacci che sono orgoglioso di avere come amici (nonostante la pessima estetica di entrambi).
Ne sono sortite 3 lezioni serali di altissimo livello, la prima NoGi il lunedì, in cui ci siamo concentrati sul riprendere guardia dalla laterale e su alcune variazioni dalla Kimura, il martedì con gli amici della Kodokan Judo Sestri Levante (BJJ for Judo), ed il mercoledì di Brazilian jiu jitsu, lezione in cui il mestre ha fatto vedere una serie di sweeps dalla guardia.
In tutti e tre i giorni il Mestre ha fatto sparring con tutti noi senza lesinare consigli (non so quanti maestri della sua caratura lo fanno, specialmente nelle altre discipline), mostrandoci la sua eccezionale tecnica e assoluta modestia.
Sempre il mercoledì abbiamo avuto ospiti dall’RGC La Spezia altre due splendide cinture viola Erik “Cerotto” Tornabuoni e Max De Michelis grazie fratelli per essere venuti. E dulcis in fundo tre passaggi di grado Leonardo “L’incu” Moscatelli, Alessio “Mono” Azzara e Jack “Messner” Oliva (cui si deve aggiungere un mandato ad apporre due Grau sulla cintura di Alessio Maggiani). E’ un piacere allenare questi ragazzi, condividere con loro le gioie ed i dolori di questa faticosa ed appagante disciplina, questo è solo l’inizio fratelli, il futuro è Vostro, portate i nostri colori con onore sono convinto che non mi deluderete.
Ringrazio il Mestre per la consueta disponibilità ci si vede al camp quest’estate. Un grande abbraccio
RGC Sestri Brutti ma Becci
ps: Avere i tre folli in casa mi ha fatto regredire ad uno stato adolescenziale ci voleva proprio!!! Grazie ancora fratelli
venerdì 6 maggio 2011
Lezione con Roberto Atalla.
Da lunedì 9 a mercoledì 11 sarà nostro ospite il mestre Roberto De Moraes Atalla pluricampione mondiale di Bjj e fondatore dell'RGC (nonchè mio maestro). Gli allenamenti si svolgeranno presso la sede RGC Sestri in Via Val di Canepa.
Per coloro che volessero partecipare è necessaria previa richiesta (la disponibilità di posti è ridotta) quindi contatemi, il mio recapito telefonico è in calce al Blog. Non si tratta di seminario bensì di lezioni di due ore circa.
Gli iscritti sono precettati.
mercoledì 27 aprile 2011
Lettere di un Omofobico
27 aprile 2011
Caro scoppiato
....anche questa mattina - come da diversi anni ormai - mi sono risvegliato in pieno mataleao al cuscino...pure mia moglie se ne è fatta una ragione!!!
Sai credo sia un male comune a molti justuka quello di lottare nel sonno, ogni notte chiudi gli occhi pensando agli avvenimenti e preoccupazioni quotidiane e con una certa cadenza ti risvegli come uscito da un campo di battaglia (una volta mi sono addirittura destato triangolando un cuscino).
Lasciato il mataleao e con il piede a mo di guardia coi ganci ho tolto le coperta e con un escape di bacino a gomiti stretti sono sceso dal letto.
Ho riscontrato tali anomali comportamenti in buona parte di quei deviati che frequento...sai ogni volta che mi ritrovo con costoro il saluto da stretta di mano o abbraccio, diventa una ludica lotta sulle prese, schermaglia e cinture come se piovessero. Il saluto del lottatore., ginocchio dentro testa sulla faccia una finta e via di cintura (devo scriverci un post per il nostro blog prima o poi, ed un altro intitolato il sonno del lottatore ahahh).
E’ inutile lottare è un qualcosa di primordiale che quando si risveglia diventa parte integrante del tuo modo di essere, il tuo corpo muta ( come le tue orecchie) così come la tua sensibilità, una persona con cui lotti diventa per te libro aperto e sembra di conoscerla da sempre.
Come ti è noto, non do molta confidenza alla gente, anche a quella che conosco da anni, però con costoro anche se appartenenti ad altre realtà, a volte distanti km dalla nostra, allargo le maglie e la dialettica diventa un continuo scherno, irriverente e goliardico. C'è una sorta di patto non scritto, ci offendiamo un po' ovunque e nei modi più disparati ghignando come matti, sappiamo perfettamente quando fermarci - Similia similibus curantur - un genere di confidenza che se venisse da altri provocherebbe reazioni iraconde, ma quando arriva da costoro strappa sempre un sorriso anche nei giorni bui.
Persone con curricula di tutto rispetto e degne di sofismi eruditi che si dileggiano come ragazzini delle elementari, ghigno come un matto.
Hai già visto come con una certa cadenza e nei momenti più inadatti ricevo filastrocche grottesche sul cellulare, da rispettabilissime cinture nere, ne cito uno ad es: "C'è poco di che dire, si era andato ad allenare, un dì giornata stramba, su un passaggio lui si arresta, sarà il ginocchio della gamba ... o quello che c'ha in testa?". Che poeta. Sarà la passione tutta livornese per la prosa, sarà un talento naturale, ma me la rido come un ebete da solo ogni volta che ne ricevo una.
A lottare si torna bambini, e ci si tratta come tali ...gente che a 40 anni suonati si intrufola nella palestra, mentre siamo negli spogliatoi, mi frega macchina e portafogli facendosi 500 metri a piedi solo per goliardico gusto del menaggio; tu ben sai quanto sia portato all’ira, eppure nella reciprocità e nel pactum tra simili ogni occasione è lecita e giustificata per la goliardia.
E’ un continuo amici Miei con risvolti esilaranti quindi chiudo questa mia lettera con una frase del Perozzi: “Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!”. Dovresti saperlo perché sei spesso oggetto dei miei machiavellici menaggi .
Ps: Caro il mio scoppiato ho pensato molto alla tua teoria e condivido ad ogni modo piantala di gingillarti ed allenati altrimenti non diventerai mai un omofobico.
Omofobico
Caro scoppiato
....anche questa mattina - come da diversi anni ormai - mi sono risvegliato in pieno mataleao al cuscino...pure mia moglie se ne è fatta una ragione!!!
Sai credo sia un male comune a molti justuka quello di lottare nel sonno, ogni notte chiudi gli occhi pensando agli avvenimenti e preoccupazioni quotidiane e con una certa cadenza ti risvegli come uscito da un campo di battaglia (una volta mi sono addirittura destato triangolando un cuscino).
Lasciato il mataleao e con il piede a mo di guardia coi ganci ho tolto le coperta e con un escape di bacino a gomiti stretti sono sceso dal letto.
Ho riscontrato tali anomali comportamenti in buona parte di quei deviati che frequento...sai ogni volta che mi ritrovo con costoro il saluto da stretta di mano o abbraccio, diventa una ludica lotta sulle prese, schermaglia e cinture come se piovessero. Il saluto del lottatore., ginocchio dentro testa sulla faccia una finta e via di cintura (devo scriverci un post per il nostro blog prima o poi, ed un altro intitolato il sonno del lottatore ahahh).
E’ inutile lottare è un qualcosa di primordiale che quando si risveglia diventa parte integrante del tuo modo di essere, il tuo corpo muta ( come le tue orecchie) così come la tua sensibilità, una persona con cui lotti diventa per te libro aperto e sembra di conoscerla da sempre.
Come ti è noto, non do molta confidenza alla gente, anche a quella che conosco da anni, però con costoro anche se appartenenti ad altre realtà, a volte distanti km dalla nostra, allargo le maglie e la dialettica diventa un continuo scherno, irriverente e goliardico. C'è una sorta di patto non scritto, ci offendiamo un po' ovunque e nei modi più disparati ghignando come matti, sappiamo perfettamente quando fermarci - Similia similibus curantur - un genere di confidenza che se venisse da altri provocherebbe reazioni iraconde, ma quando arriva da costoro strappa sempre un sorriso anche nei giorni bui.
Persone con curricula di tutto rispetto e degne di sofismi eruditi che si dileggiano come ragazzini delle elementari, ghigno come un matto.
Hai già visto come con una certa cadenza e nei momenti più inadatti ricevo filastrocche grottesche sul cellulare, da rispettabilissime cinture nere, ne cito uno ad es: "C'è poco di che dire, si era andato ad allenare, un dì giornata stramba, su un passaggio lui si arresta, sarà il ginocchio della gamba ... o quello che c'ha in testa?". Che poeta. Sarà la passione tutta livornese per la prosa, sarà un talento naturale, ma me la rido come un ebete da solo ogni volta che ne ricevo una.
A lottare si torna bambini, e ci si tratta come tali ...gente che a 40 anni suonati si intrufola nella palestra, mentre siamo negli spogliatoi, mi frega macchina e portafogli facendosi 500 metri a piedi solo per goliardico gusto del menaggio; tu ben sai quanto sia portato all’ira, eppure nella reciprocità e nel pactum tra simili ogni occasione è lecita e giustificata per la goliardia.
E’ un continuo amici Miei con risvolti esilaranti quindi chiudo questa mia lettera con una frase del Perozzi: “Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!”. Dovresti saperlo perché sei spesso oggetto dei miei machiavellici menaggi .
Ps: Caro il mio scoppiato ho pensato molto alla tua teoria e condivido ad ogni modo piantala di gingillarti ed allenati altrimenti non diventerai mai un omofobico.
Omofobico
mercoledì 20 aprile 2011
Col bjj non quaglia...però il primo tempo di questo film era e rimane eccezionale (peccato per il secondo) ecco l'intro
Il primo tempo è puro Tarantino nel secondo eccede e diventa splatter (anche se ci sono alcune chicche)
Dal tramonto all'alba (1996) (Titolo originale From Dusk till Dawn)
Regia Robert Rodríguez
Soggetto Robert Kurtzman
Sceneggiatura Quentin Tarantino (the best)
Un monologo Random
Io ho sempre detto che di Dio non me ne è mai fregato un cazzo, ma ho appena cambiato idea. E mi è successo circa mezz'ora fa, perché so che qualunque forma abbia la cosa là fuori che vuole entrare, è male puro e viene dall'inferno. E se esiste l'inferno, e quei figli di puttana vengono dall'inferno, allora ci deve essere anche un paradiso, Jacob. (Seth, rivolto a Jacob)
Un altra molto fine (ihihihih)
Seth: Io l'ho capito. La fuori c'è un branco di vampiri del cazzo che vogliono entrare qui per succhiarci un bel po' di sangue, e questo è tutto. Chiaro e semplice. E non voglio sentir dire da nessuno: "Ma io non ci credo ai vampiri del cazzo!", perché io non ho mai creduto ai vampiri del cazzo, ma credo a quello che vedono i miei occhi e quello che ho visto erano dei vampiri del cazzo. Allora, siamo tutti d'accordo nell'affermare che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?
Non vedrete mai su questo blog uno spezzone di film di Nanni Moretti (siamo dei beceri ignoranti) e ce ne vantiamo.
RGC Sestri Pussy addicted
venerdì 15 aprile 2011
Involuzione
Nella gionata di ieri mentre mi preparavo per salire sulla materassina di lotta, ho assistito ad una scena a dir poco esilarante, due fratellini sugli 8/10 anni stavano lottando (come due leoni aggiungo)... uno di questi di colpo si è messo a gridare, il suo sparring (il fratello minore) lo aveva morso, al che l'altro fratellino con una scenata alla Gasman ha risposto: Mi stava strangolandooo!!! Il tutto condito con qualche lacrimuccia...Slave è arrivato e li ha costretti a guardarsi in faccia e darsi la mano. Mi sono guardato con le mezze che si stavano cambiando a bordo materassina e ci siamo messi a ridere sguaiatamente, era una sceneggiata pari pari a quella che facciamo io ed il mio amico fraterno Paolo Cordano...ogni nostra lotta finisce sempre con scenate del genere, io lo strangolo lui mi morde, lui mi da uno schiaffo io gli mollo un calcio, io sanguino lui dice che non ho un belino, gli dico che ha una scarpa slacciata e mentre la allaccia gli entro come un treno alle gambe. Lottiamo assieme da diversi anni almeno due volte a settimana, io conosco lui e lui conosce me, ci pestiamo a sangue senza concederci nulla ma sempre con allegria, stima, e soprattutto un grande rispetto reciproco, pochi sono gli sport che trasmettono realmente questi valori. A 34 anni mi diverto come se ne avessi 10 e calo regolarmente di 2 kg peso ad ogni sessione di allenamento, sono pieno di acciacchi ma non riesco a stare fermo. Lottare vuol dire anche tornare bambini, vuol dire fratellanza, vuol dire lasciare fuori dalla materassina tutte i problemi che ci circondano, vuol dire non mollare mai ... Rgc Sestri evviva l'involuzione
sabato 9 aprile 2011
Workout
Nel nostro sport il workout è fondamentale. Si sente parlare molto di functional training, di raw training etc (frizzi lazzi e rampazzi). Noi dell'Rgc Sestri per differenziarci seguiamo lo Spears System (ihihih). Gustatevi il video
STO CERCANDO DI CONTATTARLA PER ORGANIZZARE UN SEMINARIO
STO CERCANDO DI CONTATTARLA PER ORGANIZZARE UN SEMINARIO
giovedì 7 aprile 2011
I pensieri dell' Uomo batuffolo ...(ho edulcorato il titolo se poi lo vuole come prima lo modifico)
Pubblico un bell'articolo del "Lemure" alias "Uomo Batuffolo" neoacquisto RGC Sestri e amico di vecchia data nonchè noto vitellone da spiaggia.
"Era un giugno di un paio di anni fa... nella favolosa Baia del silenzio a Sestri, dove lavoro come baywatch, mi apprestavo a concludere l'ennesima giornata di culo assurdo, riponendo i lettini sul muraglione.... quando all'improvviso si è stagliata la figura di un caro amico che non vedevo da troppo tempo... il nostro, al secolo Andrea Lavaggi, detto Battistacca oppure (assai più gradito a entrambi...) "o frigideiro", dopo esserci salutati ha iniziato a raccontarmi le sue vicissitudini marziali degli ultimi tempi... ho notato un grandissimo entusiasmo da parte sua, che per certi versi mi ha molto incuriosito. Ma schiavo com'ero dei formalismi un po' manichei delle arti marziali tradizionali che mi hanno condizionato per più di un decennio, tra forme di kung fu e allenamenti troppo "filosofici" di aikido, non riuscivo ad abbandonare questa sorta di crisalide...
L'anno scorso finalmente, dopo che mi aveva più volte invitato a provare, mi sono deciso e a fine Luglio ho messo piede in quella sorta di tempio che reputo essere la palestra di lotta di Chiavari... Lì, pur senza foto di Ueshiba e senza ideogrammi a ogni lato, ho respirato LA STORIA...
E grazie ad Andrea ho fatto questo primo step, subendo i suoi continui maltrattamenti per tutta la durata degli allenamenti, quasi come fosse una forma di benvenuto...
Entrando a far parte di questo team strepitoso posso dire, dopo appena sei mesi di pratica, di avere fatto la scelta migliore. Il sudore, le botte (sto pagando con un dito rotto la meravigliosa casualità di un impatto poco piacevole con la materassina...), le incazzature, le soddisfazioni, i progressi, le frustrazioni... ho provato davvero di tutto in questo lasso di tempo...
Ma quello che ho provato con maggior gioia è il sentirmi davvero parte di una squadra, di una famiglia, al contrario di alcune scuole che millantano unità di intenti mentre invece regnano invidie ed egoismi malsani... e purtroppo di quel mondo ho fatto parte per quasi un decennio....
Il ritorno alle gare, quelle serie però, dove ti metti in gioco per davvero, è stata una conseguenza... come per inerzia.
Il viaggio a Roma per i miei primi Campionati Italiani è stato semplicemente strepitoso, per tutto quello che ho vissuto... la mia vittoria all'esordio per Vomigatame, la sconfitta per mano di un atleta sicuramente bravo ma troppo carino per fare questo sport (per mataleao...)... le autocritiche, la mia voglia di rivalsa nonostante un terzo posto che mi rende orgoglioso soprattutto (se non solamente...) per il team... Spesso penso alle urla di Andrea e Leo dall'angolo... e mi sento da dio.... RGC semper brutus pelatusque"
venerdì 1 aprile 2011
Lo sport agonistico fa bene alla salute?
No.
Il post potrebbe finire qui, qualsiasi agonista anche degli sport più disparati potrebbe mostrare svariate ferite di guerra, dal ciclista, al pallavolista, i traumi, le contusioni, sono all’ordine del giorno. La dove si richiede velocità e preparazioni atletica l’infortunio è sempre in agguato. Se qualcuno dice il contrario o è un cazzaro o non ha mai fatto agonismo in vita sua (diverso è il discorso amatoriale chiaro).
Quindi che fare per non avere infortuni? diventare agonista di cirulla? Se vuoi competere ed essere sicuro di non farti male forse, anche se ho visto troppe partite di cirulla finite a schiaffi per poter consigliare questa temibile disciplina (dovrebbe entrare nel Coni!!!Non so se l'alcool nel sangue in dosi massicce venga considerato dopping ihihih). Fattene una ragione l’infortunio capita però fa di tutto per limitarne il numero e l’entità.
Lo stesso assioma vale a fortiori per le arti marziali, laddove c’è agonismo, dove si spinge il proprio corpo al limite le conseguenze traumatiche sono assolutamente da preventivare.
Ogni atleta agonista salvo rare e geneticamente dotate persone, è soggetto a traumi + o - gravi, l’infortunio è parte integrante dello sport e ci accompagna nel nostro percorso, scrissi tempo addietro un post sull’argomento in una situazione buia della mia carriera agonistica (quella volta i mesi di stop furono tre da me tramutati in due non senza strascichi che ancora pago) e da allora le mie idee pessimistiche non sono cambiate (così come la situazione attuale di infortunato in via di ripresa).
Crescendo ho capito, anche se non sono ancora del tutto convertito, che l’elisir di lunga vita è una grande elasticità, spesso molti atleti io in primis ci siamo affidati alla forza quale elemento fondante della nostra preparazione atletica, ancora adesso credo che una potenza fisica superiore sia un vantaggio enorme nelle dinamiche del combattimento, la forza ti consente di colmare lacune tecniche con azioni brutali (la santa ignoranza), questa però non deve essere la nostra prima arma, un marzialista che basa tutta la sua strategia sulla superiorità fisica nel tempo diventerà un depresso, gli anni passano per tutti ed i picchi di forza e preparazione capitano solo in alcuni periodi dell’anno, inoltre il mantenimento costa molti sacrifici.
Al solito il giusto binomio è un compendio tra le due strade, un corpo forte (non necessariamente erculeo) ma estremamente elastico, l’elasticità è facile da mantenere e differentemente della forza non ha controindicazioni (se non quella di farti sembrare sospetto ihihihh).
Inoltre attenti ai compagni di allenamento. Più mi alleno più capisco come sia importante, specialmente al rientro da uno stop, muoversi con persone che hanno dimestichezza e controllo nel combattimento, se uno ha acciacchi e si sente fragile deve muoversi con compagni “educati” nei movimenti, più tecnici e soprattutto meno bruschi. Ho notato ad esempio che ci sono persone che attraverso una naturale conoscenza del proprio corpo riescono a svolgere movimenti anche repentini e d’impatto, senza nocumento altrui, altri invece che anche nel semplice rolling fanno e si fanno male.
Altro consiglio che do è non allenarsi con sufficienza, né allenarsi sopra le proprie possibilità fisiche (incrementate i carichi gradualmente), un sovrallenamento è pericoloso quanto un infortunio, in entrambi i casi le possibilità di incorrere in una lesione sono molto alte. Allenatevi duramente, ma rispettate sempre il vostro compagno (la sua integrità e crescita permetteranno a voi di crescere di conseguenza).
Detto questo se siete infortunati e vi sognate in continuazione di lottare, non sentitevi pazzi, siete semplicemente dei lottatori … pregate semplicemente Iddio che nessuno vi molesti in queste crisi di astinenza (pregate per il bene del malcapitato ovviamente).
“Durabo” direbbe il mio fratello - scoppiato di Lavagna - “resisterò (nel tempo) ”, ovvero nonostante le avversità, gli infortuni, le rotture di coglioni io ci sarò, questo è il mio modo di affrontare gli infortunii e credo che le “belle” persone con cui ho l’onore di condividere la materassina la pensino come me.
RGC Sestri diversamente belli.
Il post potrebbe finire qui, qualsiasi agonista anche degli sport più disparati potrebbe mostrare svariate ferite di guerra, dal ciclista, al pallavolista, i traumi, le contusioni, sono all’ordine del giorno. La dove si richiede velocità e preparazioni atletica l’infortunio è sempre in agguato. Se qualcuno dice il contrario o è un cazzaro o non ha mai fatto agonismo in vita sua (diverso è il discorso amatoriale chiaro).
Quindi che fare per non avere infortuni? diventare agonista di cirulla? Se vuoi competere ed essere sicuro di non farti male forse, anche se ho visto troppe partite di cirulla finite a schiaffi per poter consigliare questa temibile disciplina (dovrebbe entrare nel Coni!!!Non so se l'alcool nel sangue in dosi massicce venga considerato dopping ihihih). Fattene una ragione l’infortunio capita però fa di tutto per limitarne il numero e l’entità.
Lo stesso assioma vale a fortiori per le arti marziali, laddove c’è agonismo, dove si spinge il proprio corpo al limite le conseguenze traumatiche sono assolutamente da preventivare.
Ogni atleta agonista salvo rare e geneticamente dotate persone, è soggetto a traumi + o - gravi, l’infortunio è parte integrante dello sport e ci accompagna nel nostro percorso, scrissi tempo addietro un post sull’argomento in una situazione buia della mia carriera agonistica (quella volta i mesi di stop furono tre da me tramutati in due non senza strascichi che ancora pago) e da allora le mie idee pessimistiche non sono cambiate (così come la situazione attuale di infortunato in via di ripresa).
Crescendo ho capito, anche se non sono ancora del tutto convertito, che l’elisir di lunga vita è una grande elasticità, spesso molti atleti io in primis ci siamo affidati alla forza quale elemento fondante della nostra preparazione atletica, ancora adesso credo che una potenza fisica superiore sia un vantaggio enorme nelle dinamiche del combattimento, la forza ti consente di colmare lacune tecniche con azioni brutali (la santa ignoranza), questa però non deve essere la nostra prima arma, un marzialista che basa tutta la sua strategia sulla superiorità fisica nel tempo diventerà un depresso, gli anni passano per tutti ed i picchi di forza e preparazione capitano solo in alcuni periodi dell’anno, inoltre il mantenimento costa molti sacrifici.
Al solito il giusto binomio è un compendio tra le due strade, un corpo forte (non necessariamente erculeo) ma estremamente elastico, l’elasticità è facile da mantenere e differentemente della forza non ha controindicazioni (se non quella di farti sembrare sospetto ihihihh).
Inoltre attenti ai compagni di allenamento. Più mi alleno più capisco come sia importante, specialmente al rientro da uno stop, muoversi con persone che hanno dimestichezza e controllo nel combattimento, se uno ha acciacchi e si sente fragile deve muoversi con compagni “educati” nei movimenti, più tecnici e soprattutto meno bruschi. Ho notato ad esempio che ci sono persone che attraverso una naturale conoscenza del proprio corpo riescono a svolgere movimenti anche repentini e d’impatto, senza nocumento altrui, altri invece che anche nel semplice rolling fanno e si fanno male.
Altro consiglio che do è non allenarsi con sufficienza, né allenarsi sopra le proprie possibilità fisiche (incrementate i carichi gradualmente), un sovrallenamento è pericoloso quanto un infortunio, in entrambi i casi le possibilità di incorrere in una lesione sono molto alte. Allenatevi duramente, ma rispettate sempre il vostro compagno (la sua integrità e crescita permetteranno a voi di crescere di conseguenza).
Detto questo se siete infortunati e vi sognate in continuazione di lottare, non sentitevi pazzi, siete semplicemente dei lottatori … pregate semplicemente Iddio che nessuno vi molesti in queste crisi di astinenza (pregate per il bene del malcapitato ovviamente).
“Durabo” direbbe il mio fratello - scoppiato di Lavagna - “resisterò (nel tempo) ”, ovvero nonostante le avversità, gli infortuni, le rotture di coglioni io ci sarò, questo è il mio modo di affrontare gli infortunii e credo che le “belle” persone con cui ho l’onore di condividere la materassina la pensino come me.
RGC Sestri diversamente belli.
venerdì 25 marzo 2011
Yu: Eroico Coraggio (a cura di Gianfranco Glielmi)
Pubblico paro paro un articolo che ho letto sul sito della Nova Invicta (team a cui sono particolarmente legato stante gli ottimi rapporti che mi legano a Giulio Candiloro ed i suoi ragazzi). L'articolo è Gianfranco Glielmi (medico louco) godetevelo http://novainvictabjj.blogspot.com/2011/03/yu-eroico-coraggio.html
Meglio ancora se sul loro blog con foto annesse.
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire. Nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere!
Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
Mi è capitato molte volte quando sono stato in Brasile di vedere scritto quasi ovunque una frase:"Tudo posso naquele que me fortalece" ( tutto posso in colui che mi fortifica) un passo biblico della lettera ai Filippesi del nuovo testamento, la trovavi dappertutto dalla parete di una chiesa in costruzione in un quartiere povero, sulla maglietta di una venditrice ambulante finanche tatuata sulla schiena di un lottatore di jiu jitsu brasiliano.
La prima volta pensai tra me e me sarà fanatismo religioso o una sorta di frase magica come superstizione popolare nostrana alla "Gesù proteggimi"scritta su un magnete per auto, invece nei giorni seguenti mano a mano che scoprivo il Brasile e specialmente il jiu jitsu mi sono dovuto ricredere e ho capito che andava al di là della semplice scritta su un muro o sulla pelle ed era qualcosa di più profondo.
Erano le mie prime lezioni mattutine di jiujitsu nella terra verdeoro giunsi in palestra e salii per le scale che portano in cima alla sala del tatami sita su una veranda con il panorama tra i più belli del mondo.
Mentre salivo passai di fianco un signore che arrancava con delle stampelle fino in cima aiutato da un ragazzino notai che oltre ad essere diversamente abile era anche non vedente.
Mi ero appena allacciato male la cintura bianca e aspettavo il nostro istruttore di bjj per la lezione delle 9:00, ad un certo punto mentre mi riscaldavo liberamente sul tatami vidi la stessa persona diversamente abile che si presenta impeccabile con il suo kimono e la sua faxa preta.
Iniziammo la lezione e ci divisero le cinture colorate con la faxa marron e noi bianche con il professor faxa preta.
Ancora adesso ricordo bene i suoi insegnamenti sullo strangolamento di bavero una sensibilità nelle mani straordinaria ...non c'era scampo ai suoi strangolamenti.
Dopo mi inizio a correggere su molti particolari dell'armlock da montada e facemmo un pò di rolling e capì perchè era faxa preta .
Quella fu una delle più belle lezioni che abbia mai fatto in Brasile.
Si potrebbe pensare che questo sia un episodio isolato di una accademia o il modo magari di venire incontro a persone diversamente abili che non hanno avuto la fortuna di essere in grado di lottare con persone che consideriamo istintivamente "normali".
Nulla di più sbagliato e lontano nella realtà.
Non sono episodi isolati è lo spirito del guerriero , il bushido che si incarna in persone come loro.
Pensiamo ad Antonio Tenorio judoka brasiliano non vedente campione paraolimpionico per 4 volte consecutive e pensiamo a Anthony Robles campione di wrestling americano delle 125 libbre.
Se vogliamo prendere come esempio qualcuno forse più famoso lo stesso Antonio Minotauro Nogueira che ha una parte di fegato e una costa mancante per l'incidente che l'ha tenuto tra la vita e la morte per 11 mesi quando era poco meno che adolescente!
Cosa ha portato queste persone ad andare avanti?
Cosa spinge queste persone al confronto?
Che cosa prova una persona che parte non da zero ma da -100 rispetto a te?
Non credo che queste persone abbiano incontrato la luce alla "blues brothers" e siano diventati lottatori da un momento all'altro.
Loro hanno semplicemente iniziato ad allenarsi hanno avuto il coraggio di agire nonostante il loro -100.
Ogni giorno lottano con il loro demone interiore che dice: "non ce la farai mai.", "sei diverso...", "non puoi farcela!".
E' un demone che in maniera diversa si presenta a noi ogni giorno ogni momento sul tatami e fuori anche se noi non siamo a -100 di partenza.
Cari amici sono le nostre difficoltà... è la vita!!
La nostra esistenza è stata descritta in migliaia di modi : bella , brutta , fantastica, da vivere , da non vivere , da cambiare , da non cambiare mai, ma nessun filosofo , religioso o vecchio nonno contadino potrà mai dirti che la vita è facile.
E' una cazzata!
Queste persone sono i veri Eroi al pari di una mamma ed un padre che fa sacrifici per i figli lavorando.
Loro sono l'emblema del superamento del modello spartano e reincarnano il genuino spirito del samurai.
Loro ai tempi di Sparta sarebbero stati buttati giù per la rupe Tarpea invece sono qui davanti ai nostri occhi a darci l'esempio.
L'esempio è che partendo svantaggiati si può lottare e si può vincere...ma soprattutto che si DEVE lottare!
ho imparato molte cose lottando
ho imparato a perdere, ma non ad arrendermi
ho imparato a vincere , e non a sopraffare.
ho imparato che i miei fratelli sul tatami sono i miei fratelli nella vita.
Ed è forse quest'ultimo aspetto che mi affascina di più nel mondo della lotta.
Ognuno di noi ha la responsabilità dell'altro, ci siamo allenati insieme e anche se non gareggi ci sei lo stesso sul tatami in un modo o nell'altro.
Se sei in difficoltà c'è l'altro che ti sprona, se sei in difficoltà pensi devo dare l'esempio ..sono il fratello maggiore, sono quello che non molla e deve dimostrare che si deve andare fino alla fine; sembrerà strano ma la lotta pur essendo uno sport individuale ha forse il più alto senso di coesione e senso di squadra.
Questo senso di fratellanza inconsapevolmente te lo porti anche al di fuori del tatami anche con persone che di lotta ne sanno meno che io di meccanica quantistica.
"la virtù marcisce senza il confronto"
Questo è un aspetto tipico dello spirito del lottatore, ecco perchè si parla di applicare il jiu jitsu alla vita e non la vita al jiu jitsu!
il jiu jitsu non è tutto; ma la vita è jiu jitsu...
è la lotta
è la via
Meglio ancora se sul loro blog con foto annesse.
Elevati al di sopra delle masse che hanno paura di agire. Nascondersi come una tartaruga nel guscio non è vivere!
Un Samurai deve possedere un eroico coraggio, ciò è assolutamente rischioso e pericoloso, ciò significa vivere in modo completo, pieno, meraviglioso. L'eroico coraggio non è cieco ma intelligente e forte.
Mi è capitato molte volte quando sono stato in Brasile di vedere scritto quasi ovunque una frase:"Tudo posso naquele que me fortalece" ( tutto posso in colui che mi fortifica) un passo biblico della lettera ai Filippesi del nuovo testamento, la trovavi dappertutto dalla parete di una chiesa in costruzione in un quartiere povero, sulla maglietta di una venditrice ambulante finanche tatuata sulla schiena di un lottatore di jiu jitsu brasiliano.
La prima volta pensai tra me e me sarà fanatismo religioso o una sorta di frase magica come superstizione popolare nostrana alla "Gesù proteggimi"scritta su un magnete per auto, invece nei giorni seguenti mano a mano che scoprivo il Brasile e specialmente il jiu jitsu mi sono dovuto ricredere e ho capito che andava al di là della semplice scritta su un muro o sulla pelle ed era qualcosa di più profondo.
Erano le mie prime lezioni mattutine di jiujitsu nella terra verdeoro giunsi in palestra e salii per le scale che portano in cima alla sala del tatami sita su una veranda con il panorama tra i più belli del mondo.
Mentre salivo passai di fianco un signore che arrancava con delle stampelle fino in cima aiutato da un ragazzino notai che oltre ad essere diversamente abile era anche non vedente.
Mi ero appena allacciato male la cintura bianca e aspettavo il nostro istruttore di bjj per la lezione delle 9:00, ad un certo punto mentre mi riscaldavo liberamente sul tatami vidi la stessa persona diversamente abile che si presenta impeccabile con il suo kimono e la sua faxa preta.
Iniziammo la lezione e ci divisero le cinture colorate con la faxa marron e noi bianche con il professor faxa preta.
Ancora adesso ricordo bene i suoi insegnamenti sullo strangolamento di bavero una sensibilità nelle mani straordinaria ...non c'era scampo ai suoi strangolamenti.
Dopo mi inizio a correggere su molti particolari dell'armlock da montada e facemmo un pò di rolling e capì perchè era faxa preta .
Quella fu una delle più belle lezioni che abbia mai fatto in Brasile.
Si potrebbe pensare che questo sia un episodio isolato di una accademia o il modo magari di venire incontro a persone diversamente abili che non hanno avuto la fortuna di essere in grado di lottare con persone che consideriamo istintivamente "normali".
Nulla di più sbagliato e lontano nella realtà.
Non sono episodi isolati è lo spirito del guerriero , il bushido che si incarna in persone come loro.
Pensiamo ad Antonio Tenorio judoka brasiliano non vedente campione paraolimpionico per 4 volte consecutive e pensiamo a Anthony Robles campione di wrestling americano delle 125 libbre.
Se vogliamo prendere come esempio qualcuno forse più famoso lo stesso Antonio Minotauro Nogueira che ha una parte di fegato e una costa mancante per l'incidente che l'ha tenuto tra la vita e la morte per 11 mesi quando era poco meno che adolescente!
Cosa ha portato queste persone ad andare avanti?
Cosa spinge queste persone al confronto?
Che cosa prova una persona che parte non da zero ma da -100 rispetto a te?
Non credo che queste persone abbiano incontrato la luce alla "blues brothers" e siano diventati lottatori da un momento all'altro.
Loro hanno semplicemente iniziato ad allenarsi hanno avuto il coraggio di agire nonostante il loro -100.
Ogni giorno lottano con il loro demone interiore che dice: "non ce la farai mai.", "sei diverso...", "non puoi farcela!".
E' un demone che in maniera diversa si presenta a noi ogni giorno ogni momento sul tatami e fuori anche se noi non siamo a -100 di partenza.
Cari amici sono le nostre difficoltà... è la vita!!
La nostra esistenza è stata descritta in migliaia di modi : bella , brutta , fantastica, da vivere , da non vivere , da cambiare , da non cambiare mai, ma nessun filosofo , religioso o vecchio nonno contadino potrà mai dirti che la vita è facile.
E' una cazzata!
Queste persone sono i veri Eroi al pari di una mamma ed un padre che fa sacrifici per i figli lavorando.
Loro sono l'emblema del superamento del modello spartano e reincarnano il genuino spirito del samurai.
Loro ai tempi di Sparta sarebbero stati buttati giù per la rupe Tarpea invece sono qui davanti ai nostri occhi a darci l'esempio.
L'esempio è che partendo svantaggiati si può lottare e si può vincere...ma soprattutto che si DEVE lottare!
ho imparato molte cose lottando
ho imparato a perdere, ma non ad arrendermi
ho imparato a vincere , e non a sopraffare.
ho imparato che i miei fratelli sul tatami sono i miei fratelli nella vita.
Ed è forse quest'ultimo aspetto che mi affascina di più nel mondo della lotta.
Ognuno di noi ha la responsabilità dell'altro, ci siamo allenati insieme e anche se non gareggi ci sei lo stesso sul tatami in un modo o nell'altro.
Se sei in difficoltà c'è l'altro che ti sprona, se sei in difficoltà pensi devo dare l'esempio ..sono il fratello maggiore, sono quello che non molla e deve dimostrare che si deve andare fino alla fine; sembrerà strano ma la lotta pur essendo uno sport individuale ha forse il più alto senso di coesione e senso di squadra.
Questo senso di fratellanza inconsapevolmente te lo porti anche al di fuori del tatami anche con persone che di lotta ne sanno meno che io di meccanica quantistica.
"la virtù marcisce senza il confronto"
Questo è un aspetto tipico dello spirito del lottatore, ecco perchè si parla di applicare il jiu jitsu alla vita e non la vita al jiu jitsu!
il jiu jitsu non è tutto; ma la vita è jiu jitsu...
è la lotta
è la via
martedì 22 marzo 2011
Ostia Italiani 2011 Figmma - due bronzi???
Ostia palafijkam 20 marzo 2011. Italiani Figmma
Si parte in 4 sic!!! Di cui due a tocchi (io e l'incu).
Gareggeranno Mono "Alessio Azzara" - 60 cl A, e l'uomo batuffolo al suo esordio - 75 (cl D). Anticipo subito...non è andata secondo le aspettative. Mono recupera un bronzetto che gli servirà come incentivo e monito per le future sfide.
Mi preme sottolineare però la prova del ragazzo (diciottenne da cui mi aspetto grandi cose una volta acquisita la sicurezza necessaria e la maturità fisica), contro l'ottimo Ceppi dell'accademia Kama (titolare della nazionale) sconfitta di un solo punto con un triangolo difeso da quest'ultimo per circa tre minuti. L'uomo batuffolo vince il primo incontro per vomitogatame (un juji vomitevole ma efficacie) e si arrende al secondo per mataleao (fratello sono pochi mesi che pratichi, ma con dedizione e sacrificio ti toglierai molte soddisfazioni).
Di lavoro ce n'è da fare e pure tanto, ma sono fiducioso che con il recupero di alcuni dei nostri elementi di spicco il peso delle medaglie sarà differente.
Credo inoltre che la mia assenza dalla lotta oramai da diverse settimane abbia condizionato l'approccio di taluni dei miei ragazzi, oltre all'apporto in gara e nel medagliere, non ho potuto fare da sparring con i + pesanti pertanto, - salvo ennesima operazione - confido di recuperare nel giro di un paio di settimane e fare almeno un paio di tornei prima dell'estate, non è ancora il momento di ritirarsi.
Un encomio particolare al nostro Leo "Incu" Moscatelli che seppur scassato ha diviso le spese ed ha provato infruttuosamente a schierarsi, allietandoci con gustosi aneddoti e mirabili perle di saggezza, nonchè frantumandomi i maroni con telefonate alle 4 di notte, sei una sagoma fratello, ma se avessi gareggiato, un mataleao notturno non te lo toglieva nessuno!!!
--- Aggiungo questo rigo perchè sul sito della federazione L'uomo Batuffolo figura Bronzo nella -75 cl D...Bah non ce ne siamo manco accorti che ignoranti. Buon per lui ed il suo Vomitogatame
Rgc Sestri a ranghi malconci e ridotti ma pur sempre presente.
In chiusura la frase del viaggio che andrà diritta diritta nell'angolo Ipse dixit ....: "Nel dubbio mettiglielo in mano". Fine e coincisa.
Si parte in 4 sic!!! Di cui due a tocchi (io e l'incu).
Gareggeranno Mono "Alessio Azzara" - 60 cl A, e l'uomo batuffolo al suo esordio - 75 (cl D). Anticipo subito...non è andata secondo le aspettative. Mono recupera un bronzetto che gli servirà come incentivo e monito per le future sfide.
Mi preme sottolineare però la prova del ragazzo (diciottenne da cui mi aspetto grandi cose una volta acquisita la sicurezza necessaria e la maturità fisica), contro l'ottimo Ceppi dell'accademia Kama (titolare della nazionale) sconfitta di un solo punto con un triangolo difeso da quest'ultimo per circa tre minuti. L'uomo batuffolo vince il primo incontro per vomitogatame (un juji vomitevole ma efficacie) e si arrende al secondo per mataleao (fratello sono pochi mesi che pratichi, ma con dedizione e sacrificio ti toglierai molte soddisfazioni).
Di lavoro ce n'è da fare e pure tanto, ma sono fiducioso che con il recupero di alcuni dei nostri elementi di spicco il peso delle medaglie sarà differente.
Credo inoltre che la mia assenza dalla lotta oramai da diverse settimane abbia condizionato l'approccio di taluni dei miei ragazzi, oltre all'apporto in gara e nel medagliere, non ho potuto fare da sparring con i + pesanti pertanto, - salvo ennesima operazione - confido di recuperare nel giro di un paio di settimane e fare almeno un paio di tornei prima dell'estate, non è ancora il momento di ritirarsi.
Un encomio particolare al nostro Leo "Incu" Moscatelli che seppur scassato ha diviso le spese ed ha provato infruttuosamente a schierarsi, allietandoci con gustosi aneddoti e mirabili perle di saggezza, nonchè frantumandomi i maroni con telefonate alle 4 di notte, sei una sagoma fratello, ma se avessi gareggiato, un mataleao notturno non te lo toglieva nessuno!!!
--- Aggiungo questo rigo perchè sul sito della federazione L'uomo Batuffolo figura Bronzo nella -75 cl D...Bah non ce ne siamo manco accorti che ignoranti. Buon per lui ed il suo Vomitogatame
Rgc Sestri a ranghi malconci e ridotti ma pur sempre presente.
In chiusura la frase del viaggio che andrà diritta diritta nell'angolo Ipse dixit ....: "Nel dubbio mettiglielo in mano". Fine e coincisa.
lunedì 14 marzo 2011
Mattia Macchelli vince allo Slam FC
Sabato 14 marzo 2011 si è tenuto a Firenze al Palamattioli lo Slam FC
E' con una punta d'orgoglio che posto il video del nostro fratello di Firenze Mattia "Muttley" Macchelli all'esordio nell'MMA.
Mattia è un virtuoso del nostro stile, ha un Brazilian Jiu Jitsu fluido e fantasioso (con solide basi sulle posizioni Atalla Docet) e con tale base ha gestito l'incontro sin dai primi secondi giungendo ad un meritata vittoria anzitempo per mataleao.
Mi ripeto sono orgoglioso della tua maturazione fratellino dalle sembianze canidi, il tuo modo di affrontare le competizioni mi ha sempre incuriosito (alla Andy Dufresne - le ali della libertà - nell'ora d'aria), una serentà ed una determinazione fuori dal comune e quell'aria di uno che se ne va ad una scampagnata che è a dir poco disarmante.
Rimani quello che sei, hai un gruppo dietro che ti sostiene e ti vuole bene, si magari non sempre sono d'accordo con te, si magari spesso ti bastonano (sai cosa intendo), però è compito di noi "maturi" strigliarvi e parlarvi anche in modo brusco e schietto, ma sempre e solo perchè vi si vuole bene.
Ancora complimenti da parte mia e dell'Rgc Sestri.Oss
giovedì 10 marzo 2011
Citazione del Giorno Dolores
Ieri dopo allenamento il nostro ultimo acquisto recentemente ribattezzato "Dolores" a cena ha dichiarato: "questo è proprio uno sport doloroso!"
Se non sono così non li vogliamo
RGC Sestri selezione all'ingresso
Se non sono così non li vogliamo
RGC Sestri selezione all'ingresso
giovedì 3 marzo 2011
Tempi di Rimpasti marziali
Ultimamente iniziano a brulicare in ogni dove ristoranti giapponesi, ma di Giapponesi in giro (almeno di residenti) non se ne vede manco l'ombra, che succede?
Ebbene i cinesi abili commercianti (sin dai tempi antichi) cavalcando l’onda del momento e sfruttando una certa somiglianza, si sono reinventati giapponesi riqualificando le loro attività (con metodi ingannevoli aggiungo).
L'occhio ed il palato consapevole ovviamente non sono suggestionabili da tali sofisticazioni, però i poveri neofiti potrebbero cadere in errore e rimanere profondamente delusi, con conseguente screditamento della mirabile cultura culinaria nipponica.
Nelle arti marziali sta succedendo la stessa cosa, fior di istruttori W.T.,KS, K.M., M.K., AK,KD... etc. etc. etc. negli ultimi tempi si stanno riconvertendo in maestri di MMA, BJJ o Grappling.
Qual'è l'origine di tale migrazione, le ragioni sono molteplici, occorre però fare una premessa.
Non tutti sti signori sono cazzari chiaramente... buona parte di costoro però non ha mai fatto agonismo in vita propria. Hanno ottenuto gradi, stellette, cinture, riconoscimenti, partecipando a corsi, corsettini, stage, pagando questo e quello e a loro volta, viste le spese sono costretti ad effettuare lo stesso metodo con altri pur di rientrare dei costi, quindi passaggi di grado a pagamento, corsi di 20 ore per diventare istruttori di questo o quello, vere e proprie catene di Sant’Antonio.
Poco importa se si fanno quelle arti (magari funzionano anche, il mio non è un approccio celodurista, non mi occupo di autodifesa), il problema è che i nostri sport, sono forgiati sulle competizioni e quivi l'arte del trasformismo oltre ad essere facilmente smascherabile può comportare anche gravi conseguenze.
Tutti gli insegnanti di prima e seconda generazione italiana provengono dalle esperienze marziali + disparate e tutti, o quasi, sulla materassina ci hanno messo la faccia oltre che le chiappe.
Reinventarsi a 40/50 anni gran maestri di bjj, è veramente una puttanata che trascende il ridicolo. Il rischio principale è vedere le materassine invase da cinture nere prese pagando corsi di 2 mesi mordi e fuggi, quando a noi altri, comuni mortali, ci è stato spiegato che requisito minimo sono un centinaio di incontri e 10 anni di pratica nonchè un livello tecnico confacente.
Ma anche questo potrebbe andare bene mi dicono che alla lunga la qualità paga...la mia domanda però è altra, quanto tempo ci vorrà prima che le persone si accorgano di queste mistificazioni? E quando se ne accorgeranno non sarà troppo tardi?
Credo che ci si debba fare un bel esame di coscienza, soprattutto per chi fa parte dei team più blasonati. Personalmente penso che crescere quantitativamente in stile franchising seppur a prima vista possa sembrare un grande successo sia un’emerita puttanata. Nel mio piccolo credo che nella quantità si perdano radici e qualità, rischiando di andare incontro ad una progressiva spersonalizzazione dei nostri gruppi ed ad un degradamento tecnico globale.
A monte di questa smania espansiva possono esserci anche nobili principi divulgativi, non è detto che ci sia la vile pecunia, però l’immagine che si da all'esterno è proprio quella dell’avidità... da amministratore di società pongo la crescita come obiettivo primario, ma vari sono gli step da percorrereonde evitare di finire gambe all’aria, in primis l’investire in risorse tecnologiche ed umane (bruttissima parola) con formazione e ricerca.
Allo stesso modo nei gruppi strutturati come i nostri la crescita può essere proficua ma solo se controllata. Allargarsi a macchia d’olio è un grande errore, gli ingressi devono essere centellinati, garantendo ai gruppi nuovi supporti tecnici costanti e pretendendo in cambio condivisione di principi e valori, solo così non si degrada una splendida realtà.
Nel nostro piccolo vediamo ogni anno arrivare nuove reclute presso la nostra provinciale realtà, alcune tramite il blog, la maggioranza per passaparola, e come ogni anno solo i più volitivi e simili a noi rimangono diventando parte integrante del nostro familistico gruppo. E’ chiaro le porte rimangono aperte così come le idee, ma i principi devono rimanere quelli condivisi per questo non abbiamo mai fatto marchette al fine di aumentare numericamente svilendo la nostra natura. Guardandoci da fuori forse l’immagine è quella di un gruppo di persone antiestetiche (Adone ci è nemico) chiuso ed ermetico, assolutamente falso, le nostre porte sono aperte a tutti, il nostro sport è comunicazione,
Rgc Sestri brutti ma buoni
Ebbene i cinesi abili commercianti (sin dai tempi antichi) cavalcando l’onda del momento e sfruttando una certa somiglianza, si sono reinventati giapponesi riqualificando le loro attività (con metodi ingannevoli aggiungo).
L'occhio ed il palato consapevole ovviamente non sono suggestionabili da tali sofisticazioni, però i poveri neofiti potrebbero cadere in errore e rimanere profondamente delusi, con conseguente screditamento della mirabile cultura culinaria nipponica.
Nelle arti marziali sta succedendo la stessa cosa, fior di istruttori W.T.,KS, K.M., M.K., AK,KD... etc. etc. etc. negli ultimi tempi si stanno riconvertendo in maestri di MMA, BJJ o Grappling.
Qual'è l'origine di tale migrazione, le ragioni sono molteplici, occorre però fare una premessa.
Non tutti sti signori sono cazzari chiaramente... buona parte di costoro però non ha mai fatto agonismo in vita propria. Hanno ottenuto gradi, stellette, cinture, riconoscimenti, partecipando a corsi, corsettini, stage, pagando questo e quello e a loro volta, viste le spese sono costretti ad effettuare lo stesso metodo con altri pur di rientrare dei costi, quindi passaggi di grado a pagamento, corsi di 20 ore per diventare istruttori di questo o quello, vere e proprie catene di Sant’Antonio.
Poco importa se si fanno quelle arti (magari funzionano anche, il mio non è un approccio celodurista, non mi occupo di autodifesa), il problema è che i nostri sport, sono forgiati sulle competizioni e quivi l'arte del trasformismo oltre ad essere facilmente smascherabile può comportare anche gravi conseguenze.
Tutti gli insegnanti di prima e seconda generazione italiana provengono dalle esperienze marziali + disparate e tutti, o quasi, sulla materassina ci hanno messo la faccia oltre che le chiappe.
Reinventarsi a 40/50 anni gran maestri di bjj, è veramente una puttanata che trascende il ridicolo. Il rischio principale è vedere le materassine invase da cinture nere prese pagando corsi di 2 mesi mordi e fuggi, quando a noi altri, comuni mortali, ci è stato spiegato che requisito minimo sono un centinaio di incontri e 10 anni di pratica nonchè un livello tecnico confacente.
Ma anche questo potrebbe andare bene mi dicono che alla lunga la qualità paga...la mia domanda però è altra, quanto tempo ci vorrà prima che le persone si accorgano di queste mistificazioni? E quando se ne accorgeranno non sarà troppo tardi?
Credo che ci si debba fare un bel esame di coscienza, soprattutto per chi fa parte dei team più blasonati. Personalmente penso che crescere quantitativamente in stile franchising seppur a prima vista possa sembrare un grande successo sia un’emerita puttanata. Nel mio piccolo credo che nella quantità si perdano radici e qualità, rischiando di andare incontro ad una progressiva spersonalizzazione dei nostri gruppi ed ad un degradamento tecnico globale.
A monte di questa smania espansiva possono esserci anche nobili principi divulgativi, non è detto che ci sia la vile pecunia, però l’immagine che si da all'esterno è proprio quella dell’avidità... da amministratore di società pongo la crescita come obiettivo primario, ma vari sono gli step da percorrereonde evitare di finire gambe all’aria, in primis l’investire in risorse tecnologiche ed umane (bruttissima parola) con formazione e ricerca.
Allo stesso modo nei gruppi strutturati come i nostri la crescita può essere proficua ma solo se controllata. Allargarsi a macchia d’olio è un grande errore, gli ingressi devono essere centellinati, garantendo ai gruppi nuovi supporti tecnici costanti e pretendendo in cambio condivisione di principi e valori, solo così non si degrada una splendida realtà.
Nel nostro piccolo vediamo ogni anno arrivare nuove reclute presso la nostra provinciale realtà, alcune tramite il blog, la maggioranza per passaparola, e come ogni anno solo i più volitivi e simili a noi rimangono diventando parte integrante del nostro familistico gruppo. E’ chiaro le porte rimangono aperte così come le idee, ma i principi devono rimanere quelli condivisi per questo non abbiamo mai fatto marchette al fine di aumentare numericamente svilendo la nostra natura. Guardandoci da fuori forse l’immagine è quella di un gruppo di persone antiestetiche (Adone ci è nemico) chiuso ed ermetico, assolutamente falso, le nostre porte sono aperte a tutti, il nostro sport è comunicazione,
Rgc Sestri brutti ma buoni
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