martedì 27 luglio 2010

venerdì 16 luglio 2010

Articolo di BJJ Heroes sul nostro maestro


Roberto Atalla Facts and Bio
by admin on July 13, 2010



Roberto Atalla
Roberto Atalla is one of the finest Jiu Jitsu black belts teaching in Europe today. This legendary BJJ instructor and former World Champion is one of the founders of the Rio Grappling Club, an academy that has been producing some of the best European grapplers for the passed few years.
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Full name: Roberto de Moraes Atalla
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Roberto Atalla’s Nickname: “Risada” was a name given to him by Helio Moreira “Soneca” when he was still a white belt. The name stands for “laughter” and Helio called him that because he thought Atalla was always laughing when training.
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Roberto Atalla Lineage: Mitsuyo Maeda > Carlos Gracie > Helio Gracie > Carlson Gracie > Sergio Souza > Roberto Atalla
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Roberto Atalla’s Main Achievements in Grappling: 3x World Champion (1996 – Weight and Open Weight as a purple belt; 1997 – brown belt); World Silver Medallist (1999 – black belt); Pan American Silver Medallist (2000 – black belt); Brazilian National Silver Medallist (1999 – black belt); Rio de Janeiro State Champion (1998 – brown belt); British Sambo Champion (2003); British Grappling Champion (2003).
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Roberto Atalla Team/Association: Rio Grappling Club.

Roberto Atalla’s Biography
Roberto Atalla was born in the burgh of Botafogo in Rio de Janeiro, a neighbourhood with strong ties to the Botafogo soccer (football) team, though Atalla turned out to be a feverous Flamengo enthusiast.

He started training martial arts as a way to defend himself at school and while surfing as he was not a big individual. He had always admired Bruce Lee, but Kung Fu was unavailable where “Risada” lived and he believed Karate to be very rigid and stylised form of combat, so he chose to start training Capoeira.

In 1990 Roberto Atalla started looking at Jiu Jitsu academies, he believed the Brazillian Grappling art was more realistic then the kicking of Capoeira, so he began training in Tijuca (a famous spot for surfers) under Jean Jacques Machado. This was a historical period for jiu jitsu and this academy in particular as many world class jiu jitsu fighters came out of this amazing camp, fighters like Renzo Gracie, Roberto Correa, Helio “Soneca”, Vinicius Magalhaes, Roberto Atalla and many others.

In 1992 Atalla moved to the US for a short while and he took the opportunity to train in California with Rickson Gracie. He came back to Brazil in 1993 a changed fighter, awarding this change to the short exchange with the legendary Gracie.

Atalla received his blue belt from the former ADCC champion, Jean Jacques, but the Machado then moved to the USA so “Risada” spent the next few years training in different Gracie academies, spots like Renzo Gracie at “Lagoa” or the “Gracie Ipanema” academy, receiving his purple and brown belts during this period.

After an argument with the head coach of Gracie Barra, Carlos Gracie Jr., Roberto felt the need to change academies, and so he moved to the Rio Jiu Jitsu Club, a club that would later become BTT (Brazilian Top Team), there he met another pair of historical Jiu Jitsu figures, Murilo Bustamante and Sergio “Bolao” who would become Atalla’s instructors. He received his black belt in 1998 from Sergio “Bolao” Souza.

His first fight as a black belt was against the famous “Nino” Schembri, an established fighter that had been running through his division for some years. Atalla managed to break the submission streak of the Jiu Jitsu ace and almost got a submission of his own with a tight leg lock. In the end Nino ended winning the fight by 3 points (guard pass), though he was unable to continue the tournament because of an injury inflicted by Atalla.

Roberto moved to Europe shortly after, a bold choice at the time as he had no contacts in the Old Continent. He stayed in England first where he earned a living giving seminars, later he moved to the Netherlands for a short period before settling in Poland. Atalla’s first plan when he arrived was to stay in London as he knew the language, but the close contact with the polish people opened his heart to the Eastern European nation and so he moved there.

The Rio Grappling Club was founded by Roberto Atalla as a homage to the place where he trained before (Rio Jiu Jitsu Club). Atalla wanted to escape the internal politics of the big Jiu Jitsu teams and instead decided to form his own. Today Rio Grappling Club is a strong well established European team with fighters all over the continent.

Qui il Link:
http://www.bjjheroes.com/bjj-fighters/roberto-atalla

giovedì 15 luglio 2010

Morte al Lucingnolesimo



L’estate è iniziata e si sente, è tempo di staccare e divertirsi, nella testa tornato or ora da una vacanza in terra portoghese, mi sovviene un argomento che ho affrontato con alcuni fratelli ieri sera. La bella vita, le vacanze, la baldoria….il lucignolesimo.
Si è vero si deve staccare, SI è vero il riposo è parte integrante dell’allenamento, infine SI le vacanze devono essere motivo per rigenerarsi NON per distruggersi ... parlo così perché ho la coscienza sporca chiaro, ma anche perché sulla parte baldoria posso dire la mia quando mi ci metto.
Tornare alle 7 del mattino dopo una serata potente, non significa ricaricare le batterie, bersi decine di cuba e birrette manco, fumare men che meno. Sembrano frasi fatte, ma soprattutto quando si è adolescenti e si vuole fare gli splendidi si finisce per cadere nel vortice di queste serate UP, con i consueti strascichi del giorno dopo (il c.d. giorno del fantasma), quello in cui la sveglia è nel pomeriggio e tutti i bioritmi sono sfasati. Se poi la baldoria si protrae per più giorni consecutivi, emergono altri fattori: dislessia, insonnia, perdita della memoria etc. etc. etc. (senza contare rilassamento addominale e rughe varie). Domanda ne vale la pena!!!??? Non dico di non fare esperienze chiaro non sono un’orsolina, ma non siatene schiavi, domandatevi se senza gli eccessi siete in grado di divertirvi ugualmente (e se così non fosse … allora dovete rivedere il vostro stile di vita o la volontà di essere atleti my friend)

La cosiddetta bella vita, l’ozio, l’alcol, le droghe, le troie (non quelle a pagamento!!!), l’eccesso in generale, sono oramai diventati valori in questa società dell’apparire e siccome i valori che cerco di trasmettere nel mio piccolo sono ben altri è giusto rimarcarlo. Un'atleta deve a mio modo di vedere, vivere come un' atleta, anche e soprattutto fuori dalla palestra, altrimenti si corre il rischio di diventare dei balordi dei poco di buono, delle macchiette di se stessi, raggiungere un certo livello e non progredire; lo so sembrano frasi fatte e mi fanno sembrare un matusa, però il mio compito è anche informare l’atleta, non fare di certo il maestro di vita lungi da me, per quello ci sono genitori, libri, professori ed esempi più fulgidi ed integerrimi.
Il mio consiglio …..frequentare altri atleti, persone simili a voi, o a quello che volete essere, non quella manica di sfigati con le sopracciglia rifatte che girano con le braghe calate e la mutanda al vento.
Fine dello sfogo

martedì 6 luglio 2010

Chiusura corsi si riparte il 15 settembre.


Si chiudono i battenti e si tirano le somme all'RGC SESTRI LEVANTE.. Vediamo: 9 agonisti in 10 mesi (di cui 6 esordienti), medaglie ad ogni evento cui si è partecipato (anche nel k1 e nel Sanda dove si sono cimentati con successo Alessio Maggiani recentemente vittorioso nuovamente nella boxe e Federico Dentone ); due meritati passaggi di grado con Simone Conti e Davide Locatelli (per mano del Mestre in persona), 4/5 giovani agonisti di levatura, oltre ai soliti inossidabili della vecchia guardia. Due titoli italiani con Coccolino e l’Incu (qui in foto), vittorie anche all'estero. Non male per un team di provincia.
Anni fa quando con un manipolo di amici fondai questo team non mi sarei aspettato risultati così importati in breve tempo, il tutto senza scendere a compromessi e senza specchietti per le allodole (anche perché le allodole notoriamente non sono le benvenute nel nostro gruppo).
Lo confesso l’anno scorso ebbi problemi ad avere sparring competitivi in ogni disciplina, quest’anno grazie alle nuove promettenti leve, ho sempre avuto persone con cardio e preparazione da gara ad ogni sessione di allenamento, l’ideale per crescere sia come atleta che come gruppo. Il sentimento di appartenenza poi è molto cresciuto, grazie al collante naturale che sono le competizioni: condividere l’agonismo, le trasferte, la tensione, le vittorie, le sconfitte e soprattutto le estenuanti preparazioni unisce le persone e fortifica lo spirito.
Ringrazio nuovamente la vecchia guardia Simone Conti, Davide “la pazza” Locatelli e soprattutto Riccardo “Uomo Credenza” Garaventa per avermi sostituito a Dicembre durante l’assenza giapponese, nonché lo Sceriffo per aver accompagnato Cocco nella sua prima trasferta agonistica, un abbraccio alla donna biscotto (femmina bellicosa recentemente infortunatasi alla spalla) per essere stata sempre presente/agguerrita ed aver dato un pizzico di femminilità e buone maniere in una palestra di grebani da competizione.
Ringrazio giovani e meno giovani che si sono allenati con costanza ed allegria (anche quando si sputava sangue).
L’anno che verrà, sarà ancora più duro, il difficile è riconfermarsi, ma se il piglio sarà questo le soddisfazioni non mancheranno, perché solide fondamenta sono state gettate … grazie fratelli. Mi aspetto già dal gruppo attuale altri 2 o 3 agonisti chi vuol intendere intenda (traduco Jack,Demian e ....).
Infine un ringraziamento va alla nostra famiglia RGC Italia: a Metteone, Gianluca, Matteino, Erik, Raspa, Vanni, Alessio, Michele e a tutti i ragazzi che competono con i nostri colori.
Un abbraccio fraterno ai maestri Bernardo "fofino" Serrini e Roberto "risada" Atalla, la strada fatta è tanta, e tanta c’è né ancora da percorrere, però la via è quella giusta ed i risultati lo dimostrano, complimenti a voi e a noi tutti istruttori e atleti per quello che si sta costruendo.
RGC Sestri Presente.