In teoria tutte le arti marziali sono efficaci e tutte le cinture colorate sono "forti"...in teoria.
In pratica il 70 % forse + dei cinturati che ammorbano palestre, strade e materassine è composta da scappati di casa, gente che si "allena" - il virgolettato è d'obbligo - una/due volte a settimana (quando va bene!!!), e che, con buona probabilità, non ha mai gareggiato in vita propria oppure ha un'esperienza miserrima che spaccia come immensa al fine di costruirsi un curriculum da sfoggiare.
Non è compito mio dire questo funziona e questo no (non sono in grado ne è quello che trasmetto in palestra), però visto il proliferare di professori forgiatisi su Blog e Youtube anziché materassine o ring, un paio di sassolini li tolgo volentieri dalle scarpe:
1 Mentre il teorico si riempie la bocca di filosofia, strategia tecnica e "strada", il pratico è in palestra a sudare, sputando lacrime e sangue.
2 Il teorico se va a fare una garetta la chiama combattere, il pratico la chiama garetta (perché gareggiare è il dovere di un marzialista specialmente se lottatore).
3 Quando un teorico lotta con un principiante il più delle volte passa buona parte del tempo a spiegare.... devi fare questo, devi fare quello etc etc..., morale non si suda manco e il novizio non capisce una sega per le troppe informazioni…però il teorico fa una gran figura. Il pratico invece lo fa muovere e lo punisce quando sbaglia.
4 Nella denegata ipotesi in cui un teorico si "muove" con un pratico, il teorico dirà sempre per sminuire tecnicamente lo sparring ma che forza che ha!!!...il pratico si limiterà a dire (forse è fuori forma).
5 Quando un teorico insegna, le tecniche sono mirabolanti e grazie all'uke accondiscendente fanno brillare l’occhio degli astanti, il pratico dedica molto tempo a tecniche basiche e pochi istanti alle mirabilie, meno appariscente alla vista molto + sostanzioso al tatto (dovere di cronaca non considero tornado, rubber spiral e inverted mirabilie...perchè entrano anche se un poco mi gira!!!).
6 Le tecniche basiche entrano su avversari forti non accondiscendenti, le tecniche da lunapark entrano su scappati di casa ed una volta ogni morte di Papa su altri.
7 Il pratico tende ad accogliere con moderata curiosità novità tecniche e di preparazione atletica, come san Tommaso "non crede se non vede", il teorico si entusiasma facilmente su ogni novità tecnica e di preparazione atletica, sfoggia conoscenze in ogni settore ed ambito, il pratico si limita a testare.
8 I teorici sono autoreferenziali e amano ricercare l'approvazione altrui, che ovviamente è data da altri teorici o da scappati di casa facilmente influenzabili. Il pratico approva solamente altri pratici le opinioni degli “altri” non le prende manco in considerazione.
9 Il pratico è spesso infortunato, ma non salta un allenamento neanche sotto tortura, il teorico raramente ha un capello fuoriposto.
10 Il pratico fa sparring con tutti e + sono duri più li cerca, il teorico naviga in acque dolci e salta regolarmente sparring che lo bastonano.
11 I teorici amano farsi chiamare maestri, i pratici sono intimiditi dal titolo, perchè lo stesso comporta maturare un'esperienza sempre lontana.
Questo è solo un misero elenco di pensieri sull'argomento, affiorati mentre abbozzavo un post su agonisti ed amatori (che posterò + avanti), argomento a me caro soprattutto negli ultimi tempi in cui ho aumentato i carichi di lavori in relazione agli apputamenti agonistici e mi sono visto pervenire messaggi giustificativi dagli assenteisti a dir poco esilaranti.
Sono una persona pragmatica, ne ho piene le tasche di Ninja e via discorrendo, non ho in quasi 20 anni di arti marziali e sport da combattimento conosciuto un teorico realmente efficace, mentre caso strano le persone che hanno segnato il mio cammino marziale, specialmente negli ultimi due lustri sono tutti tecnici pratici.
Essere un pratico non significa non studiare, significa approfondire ed applicare empiricamente quello che si è imparato. Penso al mio maestro di lotta (che avrei voluto conoscere da bambino... ora sarei un lottatore migliore) che ha 63 anni, due placche di titanio alle anche e tira tecniche che un ventenne non è in grado di fare, avvicinarsi con curiosità a discipline diverse come la nostra, ed osserverle dispensando consigli secondo il proprio punto di vista, quello di un uomo con un'esperienza cinquantennale (forse maggiore ehehehhe). Dall'altra sento di "Ninja" che approcciano con supponenza verso questo o quello.
Augurando un 2012 on the Mat a tutti... Ninja copresi, resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento. Adesso a partire dal 14 ore 14:00 anche al sabato "open Mat ed agonisti".
Rgc Sestri perchè belli si nasce ignoranti si diventa.
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