martedì 25 ottobre 2011

Nella lotta usare il cervello talvolta equivale a non usarlo

Pubblico in virgolettato una bella riflessione scritta dal Fratello, con la F maiuscola, Luca "Uomo Batuffolo" Onorato.
"Parto dal presupposto che per lotta intendo ogni confronto che può vedere impegnato il singolo individuo durante il suo cammino. Quello che succede su una materassina o su un tatami non è altro che un frammento, un microcosmo di quello che è la vita, con le sue frustrazioni, i suoi picchi verso l'alto, le sue sconfitte, i suoi momenti di riflessione. Io nel mio breve excursus di lottatore di momenti così ne ho avuti parecchi, anzi diciamo che le mie cene post allenamento spesso sono contornate da pensieri attinenti solo alla lotta, a quello che ho imparato, a quello che ho da migliorare, ai discorsi che spesso facciamo dopo ogni sessione col mio fratellone Andrea Lavaggi. E devo dire che imparare a vivere per vie traverse come può succedere a chi si confronta con un avversario è assolutamente propedeutico, soprattutto se un individuo ha il desiderio forte di migliorarsi e di completarsi. Mens sana in corpore sano è un detto che personalmente si addice al mio cammino in questi 33 anni...
Ma c'è un fattore... Presente... Anche troppo in alcuni casi... Che può essere un'arma a doppio taglio se non la si usa con dovizia... La mente, che spesso si traduce con insicurezze (umane tra l’altro...), paure, complessi... e non solo come guida per poter risolvere problemi o uscire da situazioni vischiose e apparentemente compromettenti (quante volte nella propria esistenza si rischia di finire "ghigliottinati"...). Talvolta questa può essere un ostacolo per ogni azione umana, e io da bagnino con una certa esperienza sul campo lo so bene, basti pensare a certe situazioni nelle quali ho messo a repentaglio la mia incolumità. Quando sei lì, da solo a volte, in un elemento che non è il tuo, con una persona che si affida a te per salvarsi la pelle... Che fai??? Ti butti e non pensi a niente, altrimenti sei fottuto... ti scorre tutto davanti ma vai dritto come un fuso... e questo lo impari sul campo, con l'esperienza...
Sulla materassina è lo stesso... solo che mi manca l'esperienza... e allora ben vengano le botte, se serve a svuotare la mente e non pensare a niente mentre combatti... A chi ti guarda, a cosa ti giochi, per chi combatti, contro chi combatti... Sono pronto a offrire il mio collo su un piatto d'argento ai miei fratelli se mi serve a uscire dalla merda... Perché il vero amico, il fratello, ti ci mette per insegnarti a vivere... Per uscirne da solo... Da uomo... da lottatore... che poi è la stessa cosa se vivi a testa alta... senza paura... col coraggio di ammettere di provarla quella sensazione di impotenza che ti spinge ad alzare l'asticella..." L.O.

1 commento:

  1. Svuotare la mente...lo dicono tutte le arti marziali tradizionali. Basta salire una volta sulla materassina per capirne realmente il significato. Ottime riflessioni ed ottimo articolo Luca. Ora mettiamo in pratica il concetto....Chiudo dicendo mi piace la vivacità del nostro blog.

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