mercoledì 28 dicembre 2011

Teorici o Pratici.

In teoria tutte le arti marziali sono efficaci e tutte le cinture colorate sono "forti"...in teoria.
In pratica il 70 % forse + dei cinturati che ammorbano palestre, strade e materassine è composta da scappati di casa, gente che si "allena" - il virgolettato è d'obbligo - una/due volte a settimana (quando va bene!!!), e che, con buona probabilità, non ha mai gareggiato in vita propria oppure ha un'esperienza miserrima che spaccia come immensa al fine di costruirsi un curriculum da sfoggiare.
Non è compito mio dire questo funziona e questo no (non sono in grado ne è quello che trasmetto in palestra), però visto il proliferare di professori forgiatisi su Blog e Youtube anziché materassine o ring, un paio di sassolini li tolgo volentieri dalle scarpe:
1 Mentre il teorico si riempie la bocca di filosofia, strategia tecnica e "strada", il pratico è in palestra a sudare, sputando lacrime e sangue.
2 Il teorico se va a fare una garetta la chiama combattere, il pratico la chiama garetta (perché gareggiare è il dovere di un marzialista specialmente se lottatore).
3 Quando un teorico lotta con un principiante il più delle volte passa buona parte del tempo a spiegare.... devi fare questo, devi fare quello etc etc..., morale non si suda manco e il novizio non capisce una sega per le troppe informazioni…però il teorico fa una gran figura. Il pratico invece lo fa muovere e lo punisce quando sbaglia.
4 Nella denegata ipotesi in cui un teorico si "muove" con un pratico, il teorico dirà sempre per sminuire tecnicamente lo sparring ma che forza che ha!!!...il pratico si limiterà a dire (forse è fuori forma).
5 Quando un teorico insegna, le tecniche sono mirabolanti e grazie all'uke accondiscendente fanno brillare l’occhio degli astanti, il pratico dedica molto tempo a tecniche basiche e pochi istanti alle mirabilie, meno appariscente alla vista molto + sostanzioso al tatto (dovere di cronaca non considero tornado, rubber spiral e inverted mirabilie...perchè entrano anche se un poco mi gira!!!).
6 Le tecniche basiche entrano su avversari forti non accondiscendenti, le tecniche da lunapark entrano su scappati di casa ed una volta ogni morte di Papa su altri.
7 Il pratico tende ad accogliere con moderata curiosità novità tecniche e di preparazione atletica, come san Tommaso "non crede se non vede", il teorico si entusiasma facilmente su ogni novità tecnica e di preparazione atletica, sfoggia conoscenze in ogni settore ed ambito, il pratico si limita a testare.
8 I teorici sono autoreferenziali e amano ricercare l'approvazione altrui, che ovviamente è data da altri teorici o da scappati di casa facilmente influenzabili. Il pratico approva solamente altri pratici le opinioni degli “altri” non le prende manco in considerazione.
9 Il pratico è spesso infortunato, ma non salta un allenamento neanche sotto tortura, il teorico raramente ha un capello fuoriposto.
10 Il pratico fa sparring con tutti e + sono duri più li cerca, il teorico naviga in acque dolci e salta regolarmente sparring che lo bastonano.
11 I teorici amano farsi chiamare maestri, i pratici sono intimiditi dal titolo, perchè lo stesso comporta maturare un'esperienza sempre lontana.

Questo è solo un misero elenco di pensieri sull'argomento, affiorati mentre abbozzavo un post su agonisti ed amatori (che posterò + avanti), argomento a me caro soprattutto negli ultimi tempi in cui ho aumentato i carichi di lavori in relazione agli apputamenti agonistici e mi sono visto pervenire messaggi giustificativi dagli assenteisti a dir poco esilaranti.
Sono una persona pragmatica, ne ho piene le tasche di Ninja e via discorrendo, non ho in quasi 20 anni di arti marziali e sport da combattimento conosciuto un teorico realmente efficace, mentre caso strano le persone che hanno segnato il mio cammino marziale, specialmente negli ultimi due lustri sono tutti tecnici pratici.
Essere un pratico non significa non studiare, significa approfondire ed applicare empiricamente quello che si è imparato. Penso al mio maestro di lotta (che avrei voluto conoscere da bambino... ora sarei un lottatore migliore) che ha 63 anni, due placche di titanio alle anche e tira tecniche che un ventenne non è in grado di fare, avvicinarsi con curiosità a discipline diverse come la nostra, ed osserverle dispensando consigli secondo il proprio punto di vista, quello di un uomo con un'esperienza cinquantennale (forse maggiore ehehehhe). Dall'altra sento di "Ninja" che approcciano con supponenza verso questo o quello.
Augurando un 2012 on the Mat a tutti... Ninja copresi, resto a disposizione per qualsivoglia chiarimento. Adesso a partire dal 14 ore 14:00 anche al sabato "open Mat ed agonisti".
Rgc Sestri perchè belli si nasce ignoranti si diventa.

martedì 27 dicembre 2011

11° Memorial Canova - Ovvero Calcio Lotta alla Chiavari Ring



Di seguito il succulento report del Presidente Stefano Braschi:


"Come da tradizione ormai più che decennale anche questo 26 dicembre nella nostra palestra di Via Gastaldi si è svolta l’11° edizione del memorial Canova … con la gradita presenza del “ de cuius”.
Naturalmente alla più importante kermesse calcistica del Levante hanno partecipato i migliori esponenti dell’arte della pedata (nel culo).
Ben 16 sono stati i facinorosi ke, dopo una contestata estrazione a sorte, sono stati divisi in 4 squadre per aggiudicarsi la vittoria finale.
Al termine del girone di andata e di quello di ritorno il successo è andato al Sing Sing Footbal Club, capitanato dal principe dei mariuoli Paolo Pavel Cordano; al secondo posto a pari punti i Ladrones e il President Team, al quarto posto si è classificato il Lokomotiv Banny.
Sottolineamo come il nome di 2 delle 4 squadre è stato assegnato in base alle peculiarità dei componenti delle stesse.
Alla manifestazione ha presenziato anche la “Madama” rappresentata da Gin “Bomber” Falcone, uno dei più forti pedatori della storia del Memorial Canova, famoso per la sua freddezza sotto porta e per il “macchialooo”, suo terribile urlo di battaglia.
Di seguito un breve commento sulla prestazione di ogni partecipante.

Sing Sing Football Club
Paolo Pavel Cordano, guida la squadra a suon di goals fantasma e di piedi nel culo degli avversari. Condottiero
Nicola Nico Delongis, da buon politico tesse una trama di relazioni discutibili e poco pulite con gli arbitri lasciando il lavoro sporco ai compagni. Intrallazzatore
Andrea Washes Lavaggi, predica nel deserto, classe superiore al servizio dei compagni ke invece seguono altre strade. Sprecato
Daniele Forrest Mistrangelo, abbina corsa ed impegno a due piedi imbarazzanti. Generoso

Ladrones
Thomas Around the World Coppola, nonostante gli allenamenti in giro per il mondo rimane fumoso e inconcludente quando è in possesso di palla;in compenso riesce a rubare decine di goals negando l’evidenza. Spudorato
Slave Coach Iliev, abbina all’estro balcanico la furbizia italica, spalleggia il compagno nel protestare in occasione dei goals avversari e inventandone altri a suo favore. Fantasioso
Marcello La Marsela Cevasco, ricompare in occasione del memorial, sopporta e supporta i compagni nelle proteste e nei furti di goals. Ghost
Marco Azerbaigiano Rinosi, gioca il girone di apertura con i Ladrones trovandosi a suo agio con la filosofia aziendale, il girone di clausura con il President Team senza incidere. Confuso

President Team
Stefano The President Braschi, patisce le libagioni natalizie mostrando una condizione fisica precaria, costretto a polemizzare con gli avversari per difendere gli interessi della sua squadra anziché punirli a suon di pere. Gatto di marmo
Antonio Toninho Rugiano, anche lui accusa gli eccessi delle feste natalizie e non mostra i numeri che gli sono valsi il soprannome. Timido
Riccardo La Mezza Valle, combatte da solo contro tutti tenendo a galla la baracca. Gladiatore
Marco La Marchina Canova, il “de cuius” probabilmente sente l’emozione della gara e sfodera una prestazione al di sotto delle aspettative. Sensibile

Lokomotiv Banny
Roberto Bambino Bannino, al rientro dopo una lunga assenza mostra la solita cattiveria agonistica riuscendo a segnare un paio di goals. Agonista
Marco La Legge Sarteschi, mette il fisico al servizio dei compagni poiché la tecnica è primitiva. Ciclopico
Giovanni John Cademartori, conosce poco i compagni e questo lo penalizza durante il gioco. Timido
Mauro Lingotto Roncoli, partecipa per la prima volta al memorial e paga lo scotto del noviziato, sfiora l’infarto ma combatte su ogni pallone. New entry

La presidenza augura a tutti voi un grande 2012 e vi aspetta l’anno prossimo per la dodicesima edizione del Memorial Marco Canova, trofeo di calci e molto altro…"


Che dire oramai sono due anni che vinco questa durissima manifestazione ...che di calcistico ha ben poco. La prima regola del memorial è che non ci sono regole...tranne prendere la palla co le mani, è gradito rubare, picchiare, schienare e protestare...ma soprattutto è meraviglioso dileggiare chi perde ihihihi. . Viva La Rosa o Marchina o De Cuius, Viva il Memorial e Viva il Sing Sing Football Club.

venerdì 16 dicembre 2011

Solidarietà alla Polisportiva Affori

Ho appreso dal sito della federazione che dei mentecatti ‘ndranghetisti hanno incendiato il centro sportivo dove si allenavano i ragazzi della Polisportiva Affori.
Cito le parole del presidente della federazione Saverio Longo
"Solo degli infami potevano eliminare in questo modo uno spazio per le attività sportive così importante per tanti ragazzi; solo degli infami potevano colpire in questo modo lo sport dilettantistico che, in tanti quartieri di periferia, rappresenta l’unica sana alternativa ai pericoli della droga e della criminalità e che, quasi sempre, riesce a sopravvivere grazie all’impegno e ai grandi sacrifici personali ed economici di persone che dedicano la loro vita allo sviluppo psico-fisico dei nostri giovani"

Conosco Tumazzo da vari anni io ed i miei allievi abbiamo lottato con i suoi, persone dure e corrette. Il Rio Grappling Sestri si unisce alla Federazione nell'esprimere la massima solidarietà ad atleti, insegnanti e dirigenti della Polisportiva Affori.

Come la fenice risorgerete dalle ceneri.
Rgc Sestri Levante
Andrea Lavaggi

martedì 13 dicembre 2011

Coppa Italia di Grappling 2011 - Fiat Lux...ma ga ri

Ultima gara dell’anno per noi RGCSestresi (forse!!!) e nonostante le numerose defezioni si parte in tre da Sestri, io (75 kg Cl A), Ale “russo come un alpino ubriaco” Giannotti (nuovo del gruppo ed alla prima esperienza dopo un par di mesi di allenamento – 80 clD) ed Enrico “BigBro” Romanelli (anch’egli nuovo del gruppo ed alla prima gara di grappling – 70 clD). Alla trasferta si aggiunge l’amico Gianluca “mi piace vincere facile” Radaelli (atleta in forza all’RGC La Spezia, da me ribattezzato così perché autoiscrittosi nella 75 clD).
Il viaggio è uno spasso si beve nulla tranne il caffè e si fa il peso alla hung Mun il giorno prima. Tutti ok tranne il sottoscritto che si barda e perde altri 4 etti in loco (poca roba), dopodiché albergo (che ficata) e cena loculliana. La mattina dopo la consueta riga di madonne tirate ai miei compari russatori (Ale e Gianlu) . Si va a gareggiare.
Il primo a scendere sulla materassina è BigBro pronti via entra proietta staccando dal suolo l’avversario senza stabilizzare poi un vorticoso gioco di ribaltamenti ignoranti, non consolida manco un punto finisce sotto in guardia. Poco male il "ragazzo" tiene carattere, lavora immediatamente di highguard, isola la spalla e via di armbar che termina invertendo a pancia sotto. Ma che bello, bravo Enri.
Visto che in programma non c’era nessuno cui fare angolo vado a mangiucchiare e… c.v.d. chiamano anticipatamente Ale, sono dall’altra parte del palazzetto. Mi vengono a chiamare ma arrivo che Ale ha già finito, perde 1 a zero (con all’angolo Gianlu Radaelli e Berna) ma mi dicono comportandosi benino.
Ale per fortuna viene ripescato ed in cat sono pochi, salta un turno e si spara una finalina per il bronzo (questa volta sono presente …scusa ancora!!!) entra bene, tranquillo proietta e va in monta, poi viene messo in guardia ma vince 5 a 1 (o 2 non ricordo). Bravo fratello hai passato i 40 e ti metti in gioco sei un esempio.
Enri fa il suo secondo match trova un avversario assolutamete passivo, ancora una volta ceffa l’entrata, perde un punto si rialza e poi spara un Jujigatame al volo rovesciato (roba da applauso e carrozzella), l’avversario ha le bacchette e tiene la finalizzazione sino all’ultimo (perde 1 a zero ma che gesto atletico…sticazzi!!!).
Anche lui ripescato e questa volta chiude agilmente l’incontro per il bronzo con un ottimo Jujigatame. Ottima prestazione autoritaria…pure troppo un filo di strategia in più e l’oro era tranquillamente in tasca.
Bravi entrambi e salto di categoria per tutti e due.
Gianluca “Mi piace vincere facile” Radaelli vince in scioltezza la categoria finalizzando tutti e quattro i suoi avversari, ben fatto fratellino, però come ti ho detto non sono quelli i tuoi avversari, quindi salta una o due categorie…a mio parere puoi fare molto bene comunque oss (bravo Lui ed Erik suo istruttore).
Il sottoscritto gareggia come al solito a fine serata, la categoria a detta di tutti è la + tosta, i nomi ci sono tutti o quasi, sono carico come una molla nonostante la notte insonne a causa dei due scappati di casa russatori con cui ho condiviso la camera.
Al primo incontro mi attende l’amico Omar Barioni Shooteam Modena (è la quarta volta che ci incontriamo…la prossima volta ci si trova in un autogrill e ci meniamo nel piazzale!!!ihihihi). L’ultima volta mi fregò mentre ero avanti ai punti le due precedenti andò meglio a me, quindi decido di non concedere nulla e rischiare il minimo indispensabile. Omar è uno che lavora bene di schiena e prova sottomissioni da ogni zona (vinco 6 (o 4 Boh!!!) a 0 ma che fatica…il mio collo ha ancora qualche postumo). Non faccio in tempo ad uscire dalla materassina dopo che l’arbitro mi ha alzato il braccio che boom!!! salta tutta la luminaria. Si rimane tutti al buio, rimango sudato nel palazzetto per un’ora e mezza sperando di ritornare a lottare. Poi sbotto e vado (5 ore di macchina sono tante se fatte da stanchi e a notte fonda). La gara poi sarà annullata perché la luce non è + tornata (Azz ero già a podio con la possibilità di incontrare il vincente tra Fabio Anacoreta o Fogà. battaglia garantita) .
Un pensiero... la federazione ovviamente non centra nulla con tutto questo casino, però chi gestisce il “palafijkam”, la struttura più rinomata per la lotta/Judo/Grappling in Italia, deve farsi un bell’esame di coscienza, non si stava a fare una garetta di briscola, si era 300 atleti incazzati ed affamati, che hanno preparato la gara facendo sacrifici (lasciando moglie e figli a casa), spendendo tempo e denaro per partecipare. In ballo oltre al risultato in se c’era la possibilità di guadagnarsi un posto in nazionale (parlo per i cl A) quindi è comprensibile che si sia furenti per non dire altro. Personalmente ho saltato Milano Challenge per tirarmi a lucido e credo che chi mi ha visto lottare lo abbia notato (si avevo molti acciacchi…ma a 34 anni sono compagni di avventura quasi necessari), cmq sia, inutile deprimersi addesso sotto a far legna.
Saluto tutti i miei fratelli RGC presenti alla competizione belli (solo le fanciulle) brutti (tutti i restanti). Un abbraccio fraterno a Simone Drunken Hobbit Baldi, che sopra ai punti in finale si deve arrendere a causa di uno strappo alla spalla sinistra (fa stretcing!!! brutto cazzone quando pompi con i pesi), la gara era tua e vedertela sfumare mi fa piangere il cuore specialmente perché indossavi la maglia 100%ignoranza. Un abbraccio a Gianluca Boni (mi sarebbe piaciuta una finale con te fratello) e Bernardo Serrini.
Rgc Sestri presente anche nell'oscurità.