GODETEVELO
Brazilian Jiu Jitsu, Luta livre e Grappling a Genova http://spartamma.blogspot.it/
sabato 27 novembre 2010
venerdì 26 novembre 2010
Si ma il BJJ contro più avversari... (articolo di Giulio Candiloro)
Pubblico un interessante articolo di Giulio Candiloro amico, cintura marrone di bjj, nonchè boss della Nova Invicta Salerno (in calce il link di riferimento). Per coloro che leggono i miei articoli ... non ci siamo messi d'accordo, si tratta però di pensiero comune tra noi malati di mente.
" Come giustamente scrive qualcuno, principalmente Mario Puccioni che si ammazza un giorno si e l’altro pure per avvisare i naviganti sulle VERE arti marziali, ormai le M.M.A, ma anche il jiu jistu brasiliano da solo, hanno dimostrato che ci sono arti marziali che funzionano e minchiate che vengono spacciate per arti marziali.
Il problema non è tanto il dimostrare cosa funziona e cosa non funziona … il problema è che esistono persone che per un non preciso motivo (masochismo, poca voglia di lavorare in palestra, paura di farsi la bua) preferiscono scimmiottare un improbabile animale studiando l’antica forma del maestro pickopallin di Pechino, invece di “perdere” tempo a cercare di studiare una leva del jiu jitsu o un pugno del pugilato, la cui funzionalità scaturisce da principi di fisica e non da studio del meridiano in contrapposizione con la cometa di Americo che si incrocia con la data di nascita di Nikola Todorov…
Puttanate signori mie… PUTTANATE! E la gente a cui gustano si butta! E’ perfettamente inutile che ci ammaziamo a cercare di far capire la VERITA’ oggettiva delle cose… ci sarà sempre un finocchio di maestro che spunterà dal nulla e farà leva su quelle persone che cercano quel tipo di pratica... ovviamente quelle persone non sono adatte allo studio di una disciplina vera e difficilmente si amalgameranno con un gruppo di VERI praticanti marziali. Nel 2010, con youtube e cose varie, i giochi sono fatti… non è più come prima che c’erano i pentiti delle “arti marziali tradizionali” oggi se uno vuole PERDERE tempo a studiare “la posizione del cavaliere” lo faccia, i tempi sono cambiati vent’anni fa quando studiavamo un calcio girato eravamo convinti che potesse funzionare perché nessuno ci aveva dimostrato il contrario, quando eravamo convinti che Bruce Lee era veramente un campione del combattimento era perché nessuno poteva dimostrare il contrario… oggi sappiamo che Lee era un attore, che il kung fu non serve a un cazzo e che i sistemi di difesa personale sono puro marketing… oggi lo sappiamo! Se uno continua a spaccare tavolette di legno e a fare la posizione della Gru vuol dire che ha fatto la sua scelta, ha deciso di fare qualcosa di simpatico, spensierato, paradossalmente anche faticoso, ma che all’occorrenza non serve a un nulla.
Brus lìn aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!"
http://novainvictabjj.blogspot.com/2010/11/si-ma-il-bjj-contro-piu-avversari.html
" Come giustamente scrive qualcuno, principalmente Mario Puccioni che si ammazza un giorno si e l’altro pure per avvisare i naviganti sulle VERE arti marziali, ormai le M.M.A, ma anche il jiu jistu brasiliano da solo, hanno dimostrato che ci sono arti marziali che funzionano e minchiate che vengono spacciate per arti marziali.
Il problema non è tanto il dimostrare cosa funziona e cosa non funziona … il problema è che esistono persone che per un non preciso motivo (masochismo, poca voglia di lavorare in palestra, paura di farsi la bua) preferiscono scimmiottare un improbabile animale studiando l’antica forma del maestro pickopallin di Pechino, invece di “perdere” tempo a cercare di studiare una leva del jiu jitsu o un pugno del pugilato, la cui funzionalità scaturisce da principi di fisica e non da studio del meridiano in contrapposizione con la cometa di Americo che si incrocia con la data di nascita di Nikola Todorov…
Puttanate signori mie… PUTTANATE! E la gente a cui gustano si butta! E’ perfettamente inutile che ci ammaziamo a cercare di far capire la VERITA’ oggettiva delle cose… ci sarà sempre un finocchio di maestro che spunterà dal nulla e farà leva su quelle persone che cercano quel tipo di pratica... ovviamente quelle persone non sono adatte allo studio di una disciplina vera e difficilmente si amalgameranno con un gruppo di VERI praticanti marziali. Nel 2010, con youtube e cose varie, i giochi sono fatti… non è più come prima che c’erano i pentiti delle “arti marziali tradizionali” oggi se uno vuole PERDERE tempo a studiare “la posizione del cavaliere” lo faccia, i tempi sono cambiati vent’anni fa quando studiavamo un calcio girato eravamo convinti che potesse funzionare perché nessuno ci aveva dimostrato il contrario, quando eravamo convinti che Bruce Lee era veramente un campione del combattimento era perché nessuno poteva dimostrare il contrario… oggi sappiamo che Lee era un attore, che il kung fu non serve a un cazzo e che i sistemi di difesa personale sono puro marketing… oggi lo sappiamo! Se uno continua a spaccare tavolette di legno e a fare la posizione della Gru vuol dire che ha fatto la sua scelta, ha deciso di fare qualcosa di simpatico, spensierato, paradossalmente anche faticoso, ma che all’occorrenza non serve a un nulla.
Brus lìn aiutaci tu!!!!!!!!!!!!!!"
http://novainvictabjj.blogspot.com/2010/11/si-ma-il-bjj-contro-piu-avversari.html
lunedì 22 novembre 2010
Gare troppo ravvicinate. Scelte dure ma necessarie
L’aver inserito gare troppo ravvicinate porta a dover optare per l’una o per l’altra competizione. Personalmente non ho alcuna pregiudiziale nei confronti di una o dell’altra federazione, se l’organizzazione è buona e le spese sostenibili perché non partecipare!!!. Facciamo complessivamente 80/100 incontri l’anno come team, e come RGC si è sempre dimostrato che dove c’è competizione noi si è presenti.
Allora cos’è che porta a scegliere una competizione anziché un’altra.
Le ragioni sono molteplici, una prima e principale, almeno per i miei allievi, è di natura strettamente economica; i costi di trasferta e di iscrizione, soprattutto per le tasche dei + giovani sono estremamente onerosi (60 € per fare un paio di lotte è eccessivo, ed anche 30 non sono pochi).
Altra ragione è il tempo, per coloro come me che tengono famiglia e che lavorano distanti tutta la settimana, mancare da casa è un sacrificio difficilmente sostenibile soprattutto se protratto per settimane.
Ultima ragione, è il tempo che passa, avendo molte fibre bianche tendo ad infortunarmi spesso, più il fisico è tirato + si incorre in infortunii, avere entrambe le ginocchia fuori uso non mi ha impedito di partecipare alla coppa Ita (anche se ha ovviamente ha condizionato la mia strategia), pertanto consiglio soprattutto per i + maturi di selezionare le competizioni cui si vuole aderire, in relazione alle proprie ambizioni/condizioni.
In questi due mesi finali (nov. Dic.) come atleta ho deciso di puntare su tre competizioni: - La coppa Ita – Il Nogi London Open - L’Italian Grappling Open, lasciando libero arbitrio ai miei alievi su cosa scegliere.
Dopodichè parteciperemo all’Europeo a Lisbona, a Torino Bjj challenge, Roma Bjj Challenge (sempreché non sia in prossimità dei campionati Ita), al Campionato Italiano Di Grappling, Coppa Ita di Sambo (forse) e Campionati Ita di Libera (salvo infortuni e preparazione permettendo).
Non escludo aprioristicamente la partecipazione anche a tornei come MMA Italy o ADCC, che non reputo affatto minori (anzi a volte hanno numeri considerevoli specialmente il primo), ma che purtroppo spesso hanno date coincidenti ad altri eventi che si svolgono in un’unica data, infatti constano di + tappe con tutte le problematiche che ne conseguono, ovvero graduatorie legate alla sommatoria delle stesse, quindi obbligo per vincere di partecipare a + eventi possibili.
Personalmente preferisco partecipare a tornei NoGi, non mi nascondo dietro un dito (nonostante mi alleni esclusivamente col gi per la parte a terra), il fatto che non ci siano cinture (salvo nel torneo di Londra) ti consente di gareggiare con i migliori sin da subito, hanno un costo minore ed in categoria hai + persone (questo il + delle volte...anche se la politica italiana dei boicottaggi certamente non giova agli atleti).
Pertanto chiedo ai miei agonisti di fare delle scelte e dei sacrifici, competere con disinvoltura Gi e NoGi.
Allora cos’è che porta a scegliere una competizione anziché un’altra.
Le ragioni sono molteplici, una prima e principale, almeno per i miei allievi, è di natura strettamente economica; i costi di trasferta e di iscrizione, soprattutto per le tasche dei + giovani sono estremamente onerosi (60 € per fare un paio di lotte è eccessivo, ed anche 30 non sono pochi).
Altra ragione è il tempo, per coloro come me che tengono famiglia e che lavorano distanti tutta la settimana, mancare da casa è un sacrificio difficilmente sostenibile soprattutto se protratto per settimane.
Ultima ragione, è il tempo che passa, avendo molte fibre bianche tendo ad infortunarmi spesso, più il fisico è tirato + si incorre in infortunii, avere entrambe le ginocchia fuori uso non mi ha impedito di partecipare alla coppa Ita (anche se ha ovviamente ha condizionato la mia strategia), pertanto consiglio soprattutto per i + maturi di selezionare le competizioni cui si vuole aderire, in relazione alle proprie ambizioni/condizioni.
In questi due mesi finali (nov. Dic.) come atleta ho deciso di puntare su tre competizioni: - La coppa Ita – Il Nogi London Open - L’Italian Grappling Open, lasciando libero arbitrio ai miei alievi su cosa scegliere.
Dopodichè parteciperemo all’Europeo a Lisbona, a Torino Bjj challenge, Roma Bjj Challenge (sempreché non sia in prossimità dei campionati Ita), al Campionato Italiano Di Grappling, Coppa Ita di Sambo (forse) e Campionati Ita di Libera (salvo infortuni e preparazione permettendo).
Non escludo aprioristicamente la partecipazione anche a tornei come MMA Italy o ADCC, che non reputo affatto minori (anzi a volte hanno numeri considerevoli specialmente il primo), ma che purtroppo spesso hanno date coincidenti ad altri eventi che si svolgono in un’unica data, infatti constano di + tappe con tutte le problematiche che ne conseguono, ovvero graduatorie legate alla sommatoria delle stesse, quindi obbligo per vincere di partecipare a + eventi possibili.
Personalmente preferisco partecipare a tornei NoGi, non mi nascondo dietro un dito (nonostante mi alleni esclusivamente col gi per la parte a terra), il fatto che non ci siano cinture (salvo nel torneo di Londra) ti consente di gareggiare con i migliori sin da subito, hanno un costo minore ed in categoria hai + persone (questo il + delle volte...anche se la politica italiana dei boicottaggi certamente non giova agli atleti).
Pertanto chiedo ai miei agonisti di fare delle scelte e dei sacrifici, competere con disinvoltura Gi e NoGi.
lunedì 15 novembre 2010
3° Coppa Italia di Grappling: un oro ed un bronzo
Tolfa 14 novembre 2010. Campagna romana a ranghi ultraridotti per l’RGC Sestri Levante. Partiamo solo io e mono (cocco influenzato, Leo esame, Lele assente giustificato).
Decido di schierarmi nonostante i dolori alle coste e le ginocchia in borsite (ringrazio la mesoterapia ed il doc per avermi reso aruolabile) Peso il giorno prima (ottima cosa io calo di 1,6 kg e mono di 500 gr).
Tolfa è letteralente a puttane e cvd il tom tom ci abbandona a Roma poco prima di raggiungere la palestra dove si effettuano le operazioni di peso.
Il giorno dopo si gareggia, l’rgc italia partecipa con c.a. una decina di agonisti poco roba, evidentemente la stagione sta mietendo vittime in ogni sede.
Reconto della giornata.
Parto io – 75 cl A contro il giovane judo-grapper alievo di raffi (quello che a livorno ha chiuso il brasiliano Torres bisogna stare attenti)…dopo alcuni secondi di lotta sulle prese lavoro bene da greca e poi entro basso, proiettando e passando la guardia, controllo per quasi tutto l’incontro e finendo in monta, non vanno a segno nè la ghigliottina da nord-sud ne gli altri tentativi di finalizzazione effettuati (bravo lui a difendere, troppo attendista io).
Il secondo Match è quello per cui sono venuto... scontrarmi con Paolo Strazzullo amico lottatore Jutsuka (cintura marrone di bjj) titolare della nazionale di Grappling, l’avversario duro e puro, uno di quelli che se c’è vale la pena di andare solo per lottarci, se non c’è si può anche passare, facciamo una lotta estremamente tattica (come la prima volta che ci incontrammo impostata molto + in piedi, finiamo in parità e qs volta il sorteggio finalmente lo vinco, resisto ai suoi ultimi assalti e vinco l’incontro (pregusto l’oro).
Non faccio i conti però con un’atleta del grappling clan (non lo conoscevo e vado un po’ troppo sicuro... grande errore quando si lotta in classe A), il quale mi inchioda sul tempo dopo una mia entrata braccio-gamba (maledetta tutte le volte che la faccio nel grappling finisco nelle canne), kimura triangolo e non posso far altro che arrendermi… giramento di maroni all’ennesima potenza, complimenti a lui e cazzone io che ho difeso con troppo pressapochismo. Morale Finisco bronzo per le alchimie del regolamento pur avendo lo stesso numero di vittorie dei miei aversari.
Mono categoria – 60 cl b ha solo un avversario in cat, un forte atleta dell’RGC Cesena, si danno subito battaglia sino ad un’ottima proiezione da greca del nostro alfiere il quale consolida e poi controlla non senza difficoltà al suolo. Ottima prova ed onore al suo compagno avversario.
N.B. si tratta dell’ultima gara da cl B per il nostro giovane agonista, d’ora in poi solo classe A, nell’attesa che qualcuno dalla federazione lo noti. Solido in piedi (anche se ancora un filo bloccato su alcune tecniche), ottimo passador e guardia ermetica sono i suo biglietti da visita.
Come suo istruttore non posso che essere contento dei progressi sino a qui fatti, in ogni sua prova vedo miglioramenti, la mentalità da agonista si sta formando (finirà la stagione con una ventina di incontri!!!), brutto è brutto (dote necessaria per far parte dell’elitè dei lottatori), il soprannome buffo ce l’ha (mono da mononucleosi)… per ora non posto foto perché tengo alla salute dei lettori.
Rgc Sestri Presente
Un saluto a tutti i fratelli venuti in quel di Tolfa e complimenti a tutti medagliati e non, è sempre un piacere macinare chilometri per vedere i propri fratelli.
Un encomio particolare va Simone Baldi (secondo nella – 65 cl A), fuori categoria e fuori forma, si presenta e prende un argento… Mio piccolo amico sei l’esempio di come deve essere un’agonista ed al contempo di come non deve essere un’atleta. Il tuo socio muscoloso è il tuo opposto...vi aspetto entrambi dalle nostre parti
lunedì 8 novembre 2010
Seminario con Fernando Tererè
Sabato 8 novembre 2010, presso la palestra dell’RGC Firenze si è tenuto uno splendido seminario col mestre Fernando Tererè cintura nera, pluricampione mondiale di BJJ.
Da Sestri si parte in tre, io, mono e Simo”Ernia” Conti, naturalmente con due macchine (no comment).
E’ stata una splendida giornata di bjj in compagnia di uno dei più grandi campioni di sempre di questa disciplina.
Tecniche efficaci alla portata di tutti con spiegazioni ricche di dettagli, condite con sano sparring dulcis in fundo.
Che dire Tereré è tornato operativo e presto tornerà anche a competere al mundial, dopo le note vicissitudini che lo hanno tenuto lontano dalle competizioni (ovviamente tiferemo tutti per lui).
Ottima esperienza e delizioso aperitivo finale in piazza Santo Spirito, in compagnia del Machelli (sempre più tecnico), del Longo (in gran spolvero), del Capannesi (una vera e propria guida osss) e del Bennati (uno dei top contender del nostro team). Ragazzacci con i quali è sempre un piacere condividere tatame e serate. Un abbraccio a Firenze
Rgc Sestri Presente
martedì 2 novembre 2010
Digressioni
Quello che mi piace del nostro sport è che si può provenire da diverse realtà, si può essere di qualsiasi estrazione sociale, linguistica, religiosa, ma una volta che si sale sulla materassina, si lotta duramente senza concedere nulla e finita la ripresa ci si abbraccia e si ringrazia. Questo crea immediatamente un rapporto di rispetto e complicità che fa cadere qualsiasi barriera.
E’ lo spirito che più mi affascina di questa disciplina dura e faticosa. Ci sono meno formalismi, meno prime donne, meno mostri sacri. Non ci sono “illuminati” inarrivabili pinco pallino che ti pelano soldi (oddio qualcuno inizia ad esserci sic!!!) che non si sono mai messi in gioco in vita loro e si fanno pagare fior di quattrini per insegnare una forma, bensì uomini con i loro limiti e difetti, pieni di cicatrici ma con la faccia sorridente, che non pretendono di insegnarti l’arte definitiva, ma semplicemente il loro modo di interpretare l’arte soave, ci si saluta con una stretta di mano e si parte con la battaglia.
Non ci sono forme e gli esercizi propedeutici si fanno al 95 % in coppia e con contatto. Niente puttanate, niente false invenzioni, niente energia interna, niente colpi segreti, solo leveraggi e posture, io ti tiro questo, tu difendi e contrattacchi e via discorrendo, qui non si diventa combattenti senza combattere (come non si diventa piloti senza guidare).
Certo l’improvvisa notorietà di questo stile ha portato ad un fiorire di scuole e palestre che si lanciano nell’insegnamento del Grappling o del bjj senza grandi cognizioni di causa, da una parte ne degradano il livello, dall’altra però, consentono ad una platea sempre più vasta la fruibilità delle discipline.
Personalmente come istruttore Rgc e da atleta non posso che esserne felice, più palestre ci sono più il movimento è destinato a crescere, e sempre + marzialisti potranno apprezzare la nostra splendida disciplina. Ho pubblicato tempo fa un articolo del nostro presidente Saverio Longo (un’intervista da lui sostenuta) è stato molto bello vedere che, anche ai vertici del nostro movimento il pensiero rispecchia quello della base.
Venendo a Noi Sestresi, la stagione è appena cominciata (2 ori ed un bronzo a Livorno) e già è partito il tam tam tra noi anziani,…. siamo troppi, occorre dividere il corso in due, occorre + materassina. Effettivamente ci avviciniamo alle 20 unità, un numero interessante per poter crescere, ed un numero difficile da seguire, per uno abituato ad individualizzare l’allenamento per ogni atleta.
Sono stimoli importanti che mi fanno riflettere su quando mi capitava di sostenere allenamenti davanti a tre o 4 allievi/e, allora dubitavo sulla tipologia di allenamento, sulla mancanza di ricambio generazionale e di stimoli a competere. Dopodiché, il passaparola ha iniziato a funzionare (visto che di pubblicità gratuita sui giornali a Noi non viene fatta), ed anche il metodo di allenamento da sempre perorato ha dato i suoi frutti, senza fare concessioni o sconti (meglio chiudere che svendersi).
Il numero di atleti è aumentato, ed i vecchi, almeno quelli più affezionati, sono tornati a dare il loro importante contributo, coinvolti nel progetto RGC. Soprattutto gli agonisti sono aumentati (questo era il mio cruccio da sempre) ed hanno dato stimolo ed immagine al gruppo.
Quando si parte in massa a correre, è piacevole vedere che tutti tengono un buon ritmo, constatare la necessità di dividere il corso in due è stato necessario, confidando nella disponibilità delle mie cinture blu (scoppiati che non siete altro!!!!), per poter concentrare + tempo sugli agonisti (per modo di dire ovviamente ihihihih ignoranti come siamo ihihih).
Questo è il primo anno che si parte senza quote rosa, un po’ me ne rammarico, ed è un elemento da analizzare, aver impostato allenamenti tutti assieme con ritmi importanti, purtroppo ha dato il là ad una selezione e le fanciulle sono state le prime a pagarne le conseguenze. Selezione evitabile esclusivamente con un numero maggiore di ore e separazione dei corsi nonché di + disponibilità da parte di tutti. Anche questo sarà l’obiettivo di questo anno, rendere più accessibile la pratica, attraverso la divisione dei compiti.
Mio malgrado sono stato costretto ad allontanare coloro che non intendono praticare bjj o grappling, mi spiace ma questa è la nostra politica, lo scopo non è crescere nel numero ma qualitativamente, almeno per ora, + agonisti e + atleti (nulla di eugenetico per carità, ma semplice vademecum, quando saliranno di grado altri due o tre elementi si potrà ragionare diversamente).
Non lo facciamo per soldi né per un’effimera fama locale, quindi chi non vuole sudare ma vestire delle cinture colorate vada altrove, sicuramente troverà una casa più accogliente.
Altrimenti si correrebbe il rischio di trascurare quelli che ci seguono da più tempo, che hanno sudato e faticato con noi sino ad oggi, inseguendo nuovi che magari si allenano per un mese e poi mollano perchè si fatica, cercheremo di moltiplicare gli sforzi tentando di andare incontro alle esigenze di tutti, aprendo le porte a nostri simili ed al necessario ricambio generazionale.
Ovviamente il tetto massimo alle iscrizioni resterà quello noto.
RGC Sestri Presente
E’ lo spirito che più mi affascina di questa disciplina dura e faticosa. Ci sono meno formalismi, meno prime donne, meno mostri sacri. Non ci sono “illuminati” inarrivabili pinco pallino che ti pelano soldi (oddio qualcuno inizia ad esserci sic!!!) che non si sono mai messi in gioco in vita loro e si fanno pagare fior di quattrini per insegnare una forma, bensì uomini con i loro limiti e difetti, pieni di cicatrici ma con la faccia sorridente, che non pretendono di insegnarti l’arte definitiva, ma semplicemente il loro modo di interpretare l’arte soave, ci si saluta con una stretta di mano e si parte con la battaglia.
Non ci sono forme e gli esercizi propedeutici si fanno al 95 % in coppia e con contatto. Niente puttanate, niente false invenzioni, niente energia interna, niente colpi segreti, solo leveraggi e posture, io ti tiro questo, tu difendi e contrattacchi e via discorrendo, qui non si diventa combattenti senza combattere (come non si diventa piloti senza guidare).
Certo l’improvvisa notorietà di questo stile ha portato ad un fiorire di scuole e palestre che si lanciano nell’insegnamento del Grappling o del bjj senza grandi cognizioni di causa, da una parte ne degradano il livello, dall’altra però, consentono ad una platea sempre più vasta la fruibilità delle discipline.
Personalmente come istruttore Rgc e da atleta non posso che esserne felice, più palestre ci sono più il movimento è destinato a crescere, e sempre + marzialisti potranno apprezzare la nostra splendida disciplina. Ho pubblicato tempo fa un articolo del nostro presidente Saverio Longo (un’intervista da lui sostenuta) è stato molto bello vedere che, anche ai vertici del nostro movimento il pensiero rispecchia quello della base.
Venendo a Noi Sestresi, la stagione è appena cominciata (2 ori ed un bronzo a Livorno) e già è partito il tam tam tra noi anziani,…. siamo troppi, occorre dividere il corso in due, occorre + materassina. Effettivamente ci avviciniamo alle 20 unità, un numero interessante per poter crescere, ed un numero difficile da seguire, per uno abituato ad individualizzare l’allenamento per ogni atleta.
Sono stimoli importanti che mi fanno riflettere su quando mi capitava di sostenere allenamenti davanti a tre o 4 allievi/e, allora dubitavo sulla tipologia di allenamento, sulla mancanza di ricambio generazionale e di stimoli a competere. Dopodiché, il passaparola ha iniziato a funzionare (visto che di pubblicità gratuita sui giornali a Noi non viene fatta), ed anche il metodo di allenamento da sempre perorato ha dato i suoi frutti, senza fare concessioni o sconti (meglio chiudere che svendersi).
Il numero di atleti è aumentato, ed i vecchi, almeno quelli più affezionati, sono tornati a dare il loro importante contributo, coinvolti nel progetto RGC. Soprattutto gli agonisti sono aumentati (questo era il mio cruccio da sempre) ed hanno dato stimolo ed immagine al gruppo.
Quando si parte in massa a correre, è piacevole vedere che tutti tengono un buon ritmo, constatare la necessità di dividere il corso in due è stato necessario, confidando nella disponibilità delle mie cinture blu (scoppiati che non siete altro!!!!), per poter concentrare + tempo sugli agonisti (per modo di dire ovviamente ihihihih ignoranti come siamo ihihih).
Questo è il primo anno che si parte senza quote rosa, un po’ me ne rammarico, ed è un elemento da analizzare, aver impostato allenamenti tutti assieme con ritmi importanti, purtroppo ha dato il là ad una selezione e le fanciulle sono state le prime a pagarne le conseguenze. Selezione evitabile esclusivamente con un numero maggiore di ore e separazione dei corsi nonché di + disponibilità da parte di tutti. Anche questo sarà l’obiettivo di questo anno, rendere più accessibile la pratica, attraverso la divisione dei compiti.
Mio malgrado sono stato costretto ad allontanare coloro che non intendono praticare bjj o grappling, mi spiace ma questa è la nostra politica, lo scopo non è crescere nel numero ma qualitativamente, almeno per ora, + agonisti e + atleti (nulla di eugenetico per carità, ma semplice vademecum, quando saliranno di grado altri due o tre elementi si potrà ragionare diversamente).
Non lo facciamo per soldi né per un’effimera fama locale, quindi chi non vuole sudare ma vestire delle cinture colorate vada altrove, sicuramente troverà una casa più accogliente.
Altrimenti si correrebbe il rischio di trascurare quelli che ci seguono da più tempo, che hanno sudato e faticato con noi sino ad oggi, inseguendo nuovi che magari si allenano per un mese e poi mollano perchè si fatica, cercheremo di moltiplicare gli sforzi tentando di andare incontro alle esigenze di tutti, aprendo le porte a nostri simili ed al necessario ricambio generazionale.
Ovviamente il tetto massimo alle iscrizioni resterà quello noto.
RGC Sestri Presente
Un pò di storia - Bernardo Serrini
http://branquino.blogspot.com/2010/10/un-po-di-storia.html
Fieri di aver percorso con Voi fratelli questa strada. Uniti verso il raggiungimento di nuovi traguardi.
"Ardire non ordire" Rgc Sestri presente
Fieri di aver percorso con Voi fratelli questa strada. Uniti verso il raggiungimento di nuovi traguardi.
"Ardire non ordire" Rgc Sestri presente
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