mercoledì 7 agosto 2013

Superbia ed invidia sono brutte bestia.

Recentemente ho scritto sul mio profilo di faccialibro questa frase
"Chiedo formalmente a tutti i miei allievi (nessuno escluso), di evitare di farsi coinvolgere in puttanate bagatellari con altre accademie o persone, non è mio costume sparlare di nessuno, le cose le ho sempre dette in faccia. Il rispetto per la persona viene prima di tutto (chi sparla è un invidioso e gli invidiosi non meritano considerazione). Siccome i Vostri comportamenti si riflettono sul gruppo intero (anche se vi allenate da 4 giorni) cercate di agire di conseguenza (non metteteci/mi in imbarazzo). Se si vuole rispetto bisogna portare rispetto, non mi piacciono né gli atteggiamenti civettuoli, ne quelli da bulli, non amo chi si fa forte solo perché ha un gruppo alle spalle, tenetelo presente ed andremo d'amore e d'accordo".
La gestione dei miei gruppi è sempre stata improntata in un'ottica familistica, quindi i problemi del singolo sono i problemi del gruppo, come in tutte le famiglie che si rispettino, gli appartenenti devono comportarsi in maniera probe ed onorevole, se mio figlio sgarra comportandosi in malo modo (ovvero offende la propria famiglia con comportamenti fuori luogo) avrà un trattamento particolarmente ruvido tra le mura domestiche come contraltare,  non sono tollerati atteggiamenti provocatori, da parte di nessuno. 
Allo stesso modo chiunque tenga un comportamento offensivo nei confronti del nostro gruppo (sia esso interno od esterni) deve avere ben presente che c'è una comoda materassina che lo aspetta dove dare sfogo alle proprie espressioni superomistiche (alias frustrazioni masochistiche), sarà cura mia e degli altri anziani accontentare questi vezzi. 
Chiedi e ti sarà dato.


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