venerdì 29 luglio 2011

lunedì 25 luglio 2011

L'India e la lotta. Kumar Sushil ed il KUSHTI



Giunto agli onori della cronaca con il bronzo olimpico nel 2008 in Cina. Kumar ha replicato nel 2010 vincendo il mondiale nella 66 (più che mai categoria di ferro). Sono curioso di rivedere alle Olimpiadi di Londra Hasanov Vs Kumar (un regolamento di conti tra due fenomeni).
Per l'india credo che il bronzo vinto a Pechino sia stata la prima medaglia olimpica nella lotta di questo stato/continente, dalla tradizione marziale millenaria, rammento per in non avvezzi che il KUSHTI la tradizionale lotta indiana ha origini antichissime.



Sopra la semifinale mondiali 2010 cat. 66.





Due lottatori di KUSHTI
E' mia intenzione scrivere un articoletto su questa splendida e dura disciplina, su coloro che la praticano nonchè sulla lotta in genere, disciplina che si è sviluppata in tutti i continenti in forme disparate ma similari, è lo sport ed il metodo di combattimento + antico del mondo, indissolubilmente legato alla natura dell'uomo (e di buona parte del mondo animale).

venerdì 22 luglio 2011

martedì 19 luglio 2011

IF

Questo scritto di kipling (autore tra gli altri del "libro della Giungla", "Kim" e "Capitani Coraggiosi" ) mi fu fatto conoscere da mio padre anni orsono, rileggerlo mi commuove anche se alcuni passaggi non li condivido, lo ripubblico oggi sul nostro blog per il ricordo ed il nuovo significato che ha per me, perdonatemi l'uso personale del mezzo... ben arrivato figlio mio.


"Letter to the son"

by

Rudyard Kipling

If you can keep your head when all about you
Are losing theirs and blaming it on you,
If you can trust yourself when all men doubt you,
But make allowance for their doubting too;
If you can wait and not be tired from waiting,
Or being lied about, don't deal in lies,
Or being hated, don't give way to hating,
And yet don't look too good, nor talk too wise:
If you can dream - and not make dreams your master;
If you can think - and not make thoughts your aim;
If you can meet with Triumph and Disaster
And treat those two impostors just the same;
If you can bear to hear the truth you've spoken
Twisted by knaves to make a trap for fools,
Or watch the things you gave your life to, broken,
And stoop and build 'em up with worn-out tools;
If you can make one heap of all your winnings
And risk it on one turn of pitch-and-toss,
And lose, and start again at your beginnings
And never breathe a word about your loss;
If you can force your heart and nerve and sinew
To serve your turn long after they are gone,
And so hold on when there is nothing in you
Except the Will which says to them: "Hold on!"
If you can talk with crowds and keep your virtue,
Or walk with Kings - nor loose the common touch,
If neither foes nor loving friends can hurt you,
If all men count with you, but none too much;
If you can fill the unforgiving minute
With sixty seconds' worth of distance run:
Yours is the Earth and everything that's in it,
And - which is more - you'll be a Man, my son!



traduzione



Se riesci a mantenere la calma quando tutti intorno a te
la stan perdendo e te ne attribuiscono la colpa,
se sai aver fiducia in te stesso quando tutti dubitano di te
ed essere indulgente verso chi ti dubita;
se sai aspettare e non stancartene,
e mantenerti retto se la calunnia ti circonda
e non odiare se sei odiato,
senza tuttavia apparire troppo buono né parlare troppo da saggio;
se sai sognare senza abbandonarti ai sogni;
se riesci a pensare senza perderti nei pensieri,
se sai affrontare il Successo e la Sconfitta
e trattare questi due impostori nello stesso modo;
se riesci a sopportare di sentire la verità che tu hai detto
distorta da imbroglioni che ne fanno una trappola per gli ingenui;
se sai guardare le cose, per le quali hai dato la vita,
distrutte e riesci a resistere ed a ricostruirle con strumenti logori;
se sai fare un fascio di tutte le tue fortune
e giocarlo in un colpo solo a testa e croce
e sai perdere e ricominciare da capo
senza mai lasciarti sfuggire una parola su quello che hai perso;
se sai costringere il tuo cuore, i tuoi nervi, i tuoi muscoli
a sorreggerti anche quando sono esausti,
e così resistere finchè non vi sia altro in te
oltreché la volontà che dice loro: "Resistete!";
se riesci a parlare con i disonesti senza perdere la tua onestà,
o ad avvicinare i potenti senza perdere il tuo normale atteggiamento,
se nè i nemici né gli amici troppo premurosi possono ferirti,
se per te ogni persona conta, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l'inesorabile minuto
dando valore ad ogni istante che passa:
il mondo e tutto ciò che è in esso sarà tuo,
e, quel che conta di più, tu sarai un Uomo, figlio mio!

lunedì 11 luglio 2011

CRONACHE DI UNO SCOPPIATO ( 2 - secondo atto)



Mattina,Lunedi, luglio, ufficio…quattro cose che tutte in fila mettono di malumore a prescindere; cerco un attimo di sollievo mentale dalle problematiche lavorative e mi sparo un paio di video di lotta libera…aaaahhh che relax!...poi i video finiscono e io cazzeggiando sono già in ritardo sul lavoro…ritardo per ritardo decido così di rispondere a quel omofobico di andre che gentilmente, poco tempo fa, mi ha scritto una dolce missiva con affettuoso rimprovero finale sulla mia attualissima condizione di scoppiato.
“Ciao omofobico! Non ti chiedo come stai perché lo so bene, visto che sabato ti ho trascinato con me nella trappola viziosa dello scoppiato doc …alcool e casino!"
Eheheheh ripensando alla seratina mi sovviene il tipico inizio, cenetta, birretta e un paio d’ore di discussione su temi vari: lotta, grappling, mma, brazilian e affini con sfoggio di guantini nuovi finale e un po’ di vuoto davanti allo specchio…. Cacchio passano gli anni ma noi non cambiamo mai!
L’arrivo di quel pazzo da ricovero di morris non ha di certo migliorato la situazione e cosi fra schiaffetti ( e schiaffoni) qualche presa e i cocktail che sostituivano le birrette la serata è diventata mattino.
Oggi naturalmente il tutto pesa nel fisico e il senso di colpa opprime un po’ la soddisfazione di aver fatto una seratina come si deve…posso solo immaginare il TUO di senso di colpa e un ghignetto, l’ammetto, mi scappa…stasera sulla materassina la seratina di bagordi la pagheremo entrambi!!
Comunque ti anticipo un abbraccio ( sul tappeto sarà meno affettuoso ma ugualmente “sentito” da parte mia… e spero anche da parte tua hehehehe) ci vediamo dopo fratello.”
Adesso torno a lavorare agognando il momento in cui arriverò a casa, farò la borsa e correrò a sudare, faticare e divertirmi con quella banda di pazzi… è proprio vero, ogni tanto la vita ti dà delle soddisfazioni!
Simo c. duro/ernia/scoppiato

martedì 5 luglio 2011

Mavlet Baritov Alieno di 60 kg made in Russia

Visto che un caro amico preferisce Baritov postiamo anche quello. Trattasi di altro alieno già due volte campione olimpico e mondiale, mica pizza e fichi!!!
Un puma di 60 kg. L'highlight non è nitidissimo ma è il contenuto che conta.