Il jiu-jitsu brasiliano e il catch wrestling possono essere considerati gli antenati del grappling.
Il catch fu molto popolare negli USA durante gli ultimi anni del diciannovesimo secolo e i primi anni del ventesimo secolo. I combattimenti si svolgevano in un ring e duravano fino a quando un combattente sottometteva o immobilizzava il suo avversario.
Il jiu-jitsu brasiliano ha reso nuovamente popolare l’arte della sottomissione negli anni 90 focalizzandosi principalmente sul combattimento a terra. Il jiu jitsu brasiliano nacque in Brasile grazie alla famiglia Gracie ed è una evoluzione degli insegnamenti di Mitsuyo Maeda, un esperto judoka giapponese e membro del Kodokan di Jigoro Kano, che si trasferì in Brasile nel 1914.
Dagli anni 90 le Mixed Martial Arts (MMA) contribuiscono ad aumentare la popolarità degli stili di lotta con sottomissioni.
Nel 2003 fu costituita negli USA l’associazione internazionale di submission wrestling (ISWA) per sviluppare e gestire il grappling come sport amatoriale internazionale. I membri fondatori hanno passato tre anni provando e sviluppando le regole dello sport del grappling prima che la FILA (Federazione Internazionale delle lotte associate) le adottasse nel 2006. Unendosi alla FILA, l’ISWA si è trasformata nel Comitato Mondiale di Grappling (WGC). Il Grappling oggi è governato dal Comitato Mondiale di Grappling della FILA che ha come scopo lo sviluppo e la promozione di questo sport in tutto il mondo al fine di ottenere la sua inclusione tra gli sport olimpici. In Italia il Grappling è gestito dalla Federazione Italiana Grappling (FIGR) su delega della Federazione Italiana Judo Lotta Karate Arti Marziali del CONI (FIJLKAM). Tratto dal sito http://www.figr.it/
Federazione Italiana grappling
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