mercoledì 27 aprile 2011

Lettere di un Omofobico

27 aprile 2011
Caro scoppiato
....anche questa mattina - come da diversi anni ormai - mi sono risvegliato in pieno mataleao al cuscino...pure mia moglie se ne è fatta una ragione!!!
Sai credo sia un male comune a molti justuka quello di lottare nel sonno, ogni notte chiudi gli occhi pensando agli avvenimenti e preoccupazioni quotidiane e con una certa cadenza ti risvegli come uscito da un campo di battaglia (una volta mi sono addirittura destato triangolando un cuscino).
Lasciato il mataleao e con il piede a mo di guardia coi ganci ho tolto le coperta e con un escape di bacino a gomiti stretti sono sceso dal letto.
Ho riscontrato tali anomali comportamenti in buona parte di quei deviati che frequento...sai ogni volta che mi ritrovo con costoro il saluto da stretta di mano o abbraccio, diventa una ludica lotta sulle prese, schermaglia e cinture come se piovessero. Il saluto del lottatore., ginocchio dentro testa sulla faccia una finta e via di cintura (devo scriverci un post per il nostro blog prima o poi, ed un altro intitolato il sonno del lottatore ahahh).
E’ inutile lottare è un qualcosa di primordiale che quando si risveglia diventa parte integrante del tuo modo di essere, il tuo corpo muta ( come le tue orecchie) così come la tua sensibilità, una persona con cui lotti diventa per te libro aperto e sembra di conoscerla da sempre.
Come ti è noto, non do molta confidenza alla gente, anche a quella che conosco da anni, però con costoro anche se appartenenti ad altre realtà, a volte distanti km dalla nostra, allargo le maglie e la dialettica diventa un continuo scherno, irriverente e goliardico. C'è una sorta di patto non scritto, ci offendiamo un po' ovunque e nei modi più disparati ghignando come matti, sappiamo perfettamente quando fermarci - Similia similibus curantur - un genere di confidenza che se venisse da altri provocherebbe reazioni iraconde, ma quando arriva da costoro strappa sempre un sorriso anche nei giorni bui.
Persone con curricula di tutto rispetto e degne di sofismi eruditi che si dileggiano come ragazzini delle elementari, ghigno come un matto.
Hai già visto come con una certa cadenza e nei momenti più inadatti ricevo filastrocche grottesche sul cellulare, da rispettabilissime cinture nere, ne cito uno ad es: "C'è poco di che dire, si era andato ad allenare, un dì giornata stramba, su un passaggio lui si arresta, sarà il ginocchio della gamba ... o quello che c'ha in testa?". Che poeta. Sarà la passione tutta livornese per la prosa, sarà un talento naturale, ma me la rido come un ebete da solo ogni volta che ne ricevo una.
A lottare si torna bambini, e ci si tratta come tali ...gente che a 40 anni suonati si intrufola nella palestra, mentre siamo negli spogliatoi, mi frega macchina e portafogli facendosi 500 metri a piedi solo per goliardico gusto del menaggio; tu ben sai quanto sia portato all’ira, eppure nella reciprocità e nel pactum tra simili ogni occasione è lecita e giustificata per la goliardia.
E’ un continuo amici Miei con risvolti esilaranti quindi chiudo questa mia lettera con una frase del Perozzi: “Cos'è il genio? È fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità di esecuzione!”. Dovresti saperlo perché sei spesso oggetto dei miei machiavellici menaggi .
Ps: Caro il mio scoppiato ho pensato molto alla tua teoria e condivido ad ogni modo piantala di gingillarti ed allenati altrimenti non diventerai mai un omofobico.

Omofobico

mercoledì 20 aprile 2011

Col bjj non quaglia...però il primo tempo di questo film era e rimane eccezionale (peccato per il secondo) ecco l'intro



Il primo tempo è puro Tarantino nel secondo eccede e diventa splatter (anche se ci sono alcune chicche)

Dal tramonto all'alba (1996) (Titolo originale From Dusk till Dawn)
Regia Robert Rodríguez
Soggetto Robert Kurtzman
Sceneggiatura Quentin Tarantino (the best)

Un monologo Random
Io ho sempre detto che di Dio non me ne è mai fregato un cazzo, ma ho appena cambiato idea. E mi è successo circa mezz'ora fa, perché so che qualunque forma abbia la cosa là fuori che vuole entrare, è male puro e viene dall'inferno. E se esiste l'inferno, e quei figli di puttana vengono dall'inferno, allora ci deve essere anche un paradiso, Jacob. (Seth, rivolto a Jacob)


Un altra molto fine (ihihihih)
Seth: Io l'ho capito. La fuori c'è un branco di vampiri del cazzo che vogliono entrare qui per succhiarci un bel po' di sangue, e questo è tutto. Chiaro e semplice. E non voglio sentir dire da nessuno: "Ma io non ci credo ai vampiri del cazzo!", perché io non ho mai creduto ai vampiri del cazzo, ma credo a quello che vedono i miei occhi e quello che ho visto erano dei vampiri del cazzo. Allora, siamo tutti d'accordo nell'affermare che abbiamo a che fare con dei vampiri del cazzo?

Non vedrete mai su questo blog uno spezzone di film di Nanni Moretti (siamo dei beceri ignoranti) e ce ne vantiamo.
RGC Sestri Pussy addicted

venerdì 15 aprile 2011

Involuzione

Nella gionata di ieri mentre mi preparavo per salire sulla materassina di lotta, ho assistito ad una scena a dir poco esilarante, due fratellini sugli 8/10 anni stavano lottando (come due leoni aggiungo)... uno di questi di colpo si è messo a gridare, il suo sparring (il fratello minore) lo aveva morso, al che l'altro fratellino con una scenata alla Gasman ha risposto: Mi stava strangolandooo!!! Il tutto condito con qualche lacrimuccia...Slave è arrivato e li ha costretti a guardarsi in faccia e darsi la mano. Mi sono guardato con le mezze che si stavano cambiando a bordo materassina e ci siamo messi a ridere sguaiatamente, era una sceneggiata pari pari a quella che facciamo io ed il mio amico fraterno Paolo Cordano...ogni nostra lotta finisce sempre con scenate del genere, io lo strangolo lui mi morde, lui mi da uno schiaffo io gli mollo un calcio, io sanguino lui dice che non ho un belino, gli dico che ha una scarpa slacciata e mentre la allaccia gli entro come un treno alle gambe. Lottiamo assieme da diversi anni almeno due volte a settimana, io conosco lui e lui conosce me, ci pestiamo a sangue senza concederci nulla ma sempre con allegria, stima, e soprattutto un grande rispetto reciproco, pochi sono gli sport che trasmettono realmente questi valori. A 34 anni mi diverto come se ne avessi 10 e calo regolarmente di 2 kg peso ad ogni sessione di allenamento, sono pieno di acciacchi ma non riesco a stare fermo. Lottare vuol dire anche tornare bambini, vuol dire fratellanza, vuol dire lasciare fuori dalla materassina tutte i problemi che ci circondano, vuol dire non mollare mai ... Rgc Sestri evviva l'involuzione

sabato 9 aprile 2011

Workout

Nel nostro sport il workout è fondamentale. Si sente parlare molto di functional training, di raw training etc (frizzi lazzi e rampazzi). Noi dell'Rgc Sestri per differenziarci seguiamo lo Spears System (ihihih). Gustatevi il video




STO CERCANDO DI CONTATTARLA PER ORGANIZZARE UN SEMINARIO

giovedì 7 aprile 2011

I pensieri dell' Uomo batuffolo ...(ho edulcorato il titolo se poi lo vuole come prima lo modifico)


Pubblico un bell'articolo del "Lemure" alias "Uomo Batuffolo" neoacquisto RGC Sestri e amico di vecchia data nonchè noto vitellone da spiaggia.

"Era un giugno di un paio di anni fa... nella favolosa Baia del silenzio a Sestri, dove lavoro come baywatch, mi apprestavo a concludere l'ennesima giornata di culo assurdo, riponendo i lettini sul muraglione.... quando all'improvviso si è stagliata la figura di un caro amico che non vedevo da troppo tempo... il nostro, al secolo Andrea Lavaggi, detto Battistacca oppure (assai più gradito a entrambi...) "o frigideiro", dopo esserci salutati ha iniziato a raccontarmi le sue vicissitudini marziali degli ultimi tempi... ho notato un grandissimo entusiasmo da parte sua, che per certi versi mi ha molto incuriosito. Ma schiavo com'ero dei formalismi un po' manichei delle arti marziali tradizionali che mi hanno condizionato per più di un decennio, tra forme di kung fu e allenamenti troppo "filosofici" di aikido, non riuscivo ad abbandonare questa sorta di crisalide...
L'anno scorso finalmente, dopo che mi aveva più volte invitato a provare, mi sono deciso e a fine Luglio ho messo piede in quella sorta di tempio che reputo essere la palestra di lotta di Chiavari... Lì, pur senza foto di Ueshiba e senza ideogrammi a ogni lato, ho respirato LA STORIA...
E grazie ad Andrea ho fatto questo primo step, subendo i suoi continui maltrattamenti per tutta la durata degli allenamenti, quasi come fosse una forma di benvenuto...
Entrando a far parte di questo team strepitoso posso dire, dopo appena sei mesi di pratica, di avere fatto la scelta migliore. Il sudore, le botte (sto pagando con un dito rotto la meravigliosa casualità di un impatto poco piacevole con la materassina...), le incazzature, le soddisfazioni, i progressi, le frustrazioni... ho provato davvero di tutto in questo lasso di tempo...
Ma quello che ho provato con maggior gioia è il sentirmi davvero parte di una squadra, di una famiglia, al contrario di alcune scuole che millantano unità di intenti mentre invece regnano invidie ed egoismi malsani... e purtroppo di quel mondo ho fatto parte per quasi un decennio....
Il ritorno alle gare, quelle serie però, dove ti metti in gioco per davvero, è stata una conseguenza... come per inerzia.
Il viaggio a Roma per i miei primi Campionati Italiani è stato semplicemente strepitoso, per tutto quello che ho vissuto... la mia vittoria all'esordio per Vomigatame, la sconfitta per mano di un atleta sicuramente bravo ma troppo carino per fare questo sport (per mataleao...)... le autocritiche, la mia voglia di rivalsa nonostante un terzo posto che mi rende orgoglioso soprattutto (se non solamente...) per il team... Spesso penso alle urla di Andrea e Leo dall'angolo... e mi sento da dio.... RGC semper brutus pelatusque"

venerdì 1 aprile 2011

Lo sport agonistico fa bene alla salute?

No.
Il post potrebbe finire qui, qualsiasi agonista anche degli sport più disparati potrebbe mostrare svariate ferite di guerra, dal ciclista, al pallavolista, i traumi, le contusioni, sono all’ordine del giorno. La dove si richiede velocità e preparazioni atletica l’infortunio è sempre in agguato. Se qualcuno dice il contrario o è un cazzaro o non ha mai fatto agonismo in vita sua (diverso è il discorso amatoriale chiaro).
Quindi che fare per non avere infortuni? diventare agonista di cirulla? Se vuoi competere ed essere sicuro di non farti male forse, anche se ho visto troppe partite di cirulla finite a schiaffi per poter consigliare questa temibile disciplina (dovrebbe entrare nel Coni!!!Non so se l'alcool nel sangue in dosi massicce venga considerato dopping ihihih). Fattene una ragione l’infortunio capita però fa di tutto per limitarne il numero e l’entità.
Lo stesso assioma vale a fortiori per le arti marziali, laddove c’è agonismo, dove si spinge il proprio corpo al limite le conseguenze traumatiche sono assolutamente da preventivare.
Ogni atleta agonista salvo rare e geneticamente dotate persone, è soggetto a traumi + o - gravi, l’infortunio è parte integrante dello sport e ci accompagna nel nostro percorso, scrissi tempo addietro un post sull’argomento in una situazione buia della mia carriera agonistica (quella volta i mesi di stop furono tre da me tramutati in due non senza strascichi che ancora pago) e da allora le mie idee pessimistiche non sono cambiate (così come la situazione attuale di infortunato in via di ripresa).
Crescendo ho capito, anche se non sono ancora del tutto convertito, che l’elisir di lunga vita è una grande elasticità, spesso molti atleti io in primis ci siamo affidati alla forza quale elemento fondante della nostra preparazione atletica, ancora adesso credo che una potenza fisica superiore sia un vantaggio enorme nelle dinamiche del combattimento, la forza ti consente di colmare lacune tecniche con azioni brutali (la santa ignoranza), questa però non deve essere la nostra prima arma, un marzialista che basa tutta la sua strategia sulla superiorità fisica nel tempo diventerà un depresso, gli anni passano per tutti ed i picchi di forza e preparazione capitano solo in alcuni periodi dell’anno, inoltre il mantenimento costa molti sacrifici.
Al solito il giusto binomio è un compendio tra le due strade, un corpo forte (non necessariamente erculeo) ma estremamente elastico, l’elasticità è facile da mantenere e differentemente della forza non ha controindicazioni (se non quella di farti sembrare sospetto ihihihh).
Inoltre attenti ai compagni di allenamento. Più mi alleno più capisco come sia importante, specialmente al rientro da uno stop, muoversi con persone che hanno dimestichezza e controllo nel combattimento, se uno ha acciacchi e si sente fragile deve muoversi con compagni “educati” nei movimenti, più tecnici e soprattutto meno bruschi. Ho notato ad esempio che ci sono persone che attraverso una naturale conoscenza del proprio corpo riescono a svolgere movimenti anche repentini e d’impatto, senza nocumento altrui, altri invece che anche nel semplice rolling fanno e si fanno male.
Altro consiglio che do è non allenarsi con sufficienza, né allenarsi sopra le proprie possibilità fisiche (incrementate i carichi gradualmente), un sovrallenamento è pericoloso quanto un infortunio, in entrambi i casi le possibilità di incorrere in una lesione sono molto alte. Allenatevi duramente, ma rispettate sempre il vostro compagno (la sua integrità e crescita permetteranno a voi di crescere di conseguenza).
Detto questo se siete infortunati e vi sognate in continuazione di lottare, non sentitevi pazzi, siete semplicemente dei lottatori … pregate semplicemente Iddio che nessuno vi molesti in queste crisi di astinenza (pregate per il bene del malcapitato ovviamente).


Durabo” direbbe il mio fratello - scoppiato di Lavagna - “resisterò (nel tempo) ”, ovvero nonostante le avversità, gli infortuni, le rotture di coglioni io ci sarò, questo è il mio modo di affrontare gli infortunii e credo che le “belle” persone con cui ho l’onore di condividere la materassina la pensino come me.
RGC Sestri diversamente belli.